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(10 Ottobre 2003)
Da Arcipelago mi fanno sapere che molte e-mail chiedono perché io scriva sempre più di rado, nonostante di materiale per le mie cattiverie la situazione generale ne fornisca ad abundantiam.
E' presto detto: ne succedono talmente tali e tante che dovrei passare le mie giornate a sputare veleno nel computer e, sinceramente, nella vita ho ancora qualcosa di meglio da fare.
E poi, mettetevi nei miei panni: chi ci capisce più niente? I DS stanno per sciogliersi nuovamente, come è loro abitudine da quasi quindici anni: adesso vogliono fare il partito riformista, insieme alla Margherita e allo SDI, che poi sarebbero i sottoprodotti della vecchia DC e del vecchio PSI, più qualche campioncino del riciclaggio come Cicciobello Rutelli, ex di professione: ex radicale, ex verde, ex verde arcobaleno, ex democratico asinista, sempre a galla come so io cosa.
Rifondazione Comunista è sempre più in balia del suo funambolico Segretario, che prima ha mandato a gambe all'aria il governo di centrosinistra di Romano Prodi, poi ha stretto alleanze con il centrosinistra ovunque, poi ha detto che c'era il movimento che avrebbe cambiato tutto e quindi nel 2001 è andato alle elezioni da solo, poi ha fatto un congresso tutto a sinistra perché bisognava rompere la gabbia dell'Ulivo e il centrosinistra era bello che morto, poi si è alleato nuovamente ovunque con il centrosinistra, poi ha promosso un referendum sacrosanto boicottato da quasi tutto il centrosinistra e infine ha scoperto che il centrosinistra non era affatto morto, ma è vivo, è cambiato radicalmente grazie al movimento e quindi si può, anzi si deve fare un accordo di governo, anzi l'accordo lo ha già fatto e quel che resta del suo partito - dimezzato nei voti e negli iscritti - non deve fare altro che prenderne atto e pedalare di concerto con i nuovi esponenti del rinnovato centrosinistra: Rutelli, Veltroni, Fassino, D'Alema, Castagnetti, Dini, Amato, Boselli, Intini e Mastella.
Tutti volti nuovi, non compromessi con le nefandezze del vecchio centrosinistra, quello dei famigerati Rutelli, Veltroni, Fassino, D'Alema, Castagnetti, Dini, Amato, Boselli, Intini e Mastella. L'alleanza con quei volti nuovi, naturalmente, porterà ad un governo nuovo, del tutto diverso da quello vecchio di Romano Prodi: un nuovo governo presieduto da Romano Prodi.
Mi chiedete ancora perché non mi va di scrivere?
Cyrano
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