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    Immigrati. Da Brescia a Milano esplode la protesta. “Stanchi di essere trattati come bestie”

    (6 Novembre 2010)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

    Scritto da Alessandra Valentini
    Sabato 06 Novembre 2010 12:50
    Da Brescia la protesta degli immigrati arriva a Milano, al grido “sanatoria per tutti”. Ieri pomeriggio, mentre è ancora in corso la protesta a Brescia, un gruppo di sei, sette immigrati extracomunitari è salito sulla ex torretta “Carlo Erba” del Maciachini Center. I manifestanti hanno protestato contro le normative sull'immigrazione esponendo striscioni contro il reato di clandestinità. Gli immigrati sono saliti dopo un presidio iniziato alle 18.30 di una cinquantina di persone organizzato dal Comitato Immigrati in Italia in segno di solidarietà alla protesta in corso a Brescia dove sei stranieri sono da giorni su una gru contro quella che chiamano «sanatoria truffa». E a Brescia come a Milano (ma non solo), dove siamo al settimo giorno di protesta, si tratta di una vera e propria truffa, gli immigrati hanno investito tutto quello che avevano richiedere la sanatoria per poi vedersi negare il permesso di soggiorno. «Basta truffare gli immigrati – grida un migrante dalla gru - abbiamo pagato tutti i contributi». E la sanatoria, quindi, dovrebbe valere anche per loro, anche se a lavori in corso è stato introdotto il reato di clandestinità. Ma la sanatoria cosa sana? A chi è rivolta, se comunque questi lavoratori hanno versato i loro contributi? I migranti hanno spiegato in una lettera aperta le loro ragioni. «Ci siamo stufati di essere trattati come bestie, sfruttati nei luoghi di lavoro per salari più bassi di quelli dei nostri colleghi, addetti ai lavori più duri e dequalificati anche se abbiamo lauree e professionalità alte, guardati sempre male se camminiamo per la strada o chiacchieriamo nelle piazze come se fossimo tutti delinquenti». Così gli immigrati che chiedono sanatoria per tutti. «Siamo spremuti quando serve fare cassa da uno Stato che in cambio non ci dà nulla, nemmeno la dignità di essere riconosciuti come persone e non come stranieri - si legge nella lettera - Per questo ora diciamo basta, chiediamo il rispetto che si deve a persone che lavorano, pagano le tasse, contribuiscono alla ricchezza del paese e al benessere di questa Italia. Chiediamo che venga concesso il permesso di soggiorno a tutti coloro che hanno partecipato alla sanatoria, che in quanto tale deve sanare tutte le irregolarità precedenti, compresa la posizione di chi ha il reato di 'clandestinità». Gli immigrati hanno espresso la loro solidarietà «ai nostri compagni di Brescia, che da sabato scorso sfidano il freddo e le intemperie in un gesto estremo di protesta contro la condizione cui siamo costretti a vivere».
    Intanto il prefetto di Brescia, Livia Narcisa Brassesco Pace ha formalmente diffidato il rappresentante dell'associazione «Diritti per tutti» dal proseguire la protesta sulla gru.
    Dal sito dirittipertutti capiamo meglio i motivi della protesta. “La sanatoria del 2009 poteva aiutare alcuni di noi, ma è stata studiata e gestita non per permetterci di uscire dalla forzata clandestinità, ma per far trarre il massimo beneficio alle casse dello Stato”. E non solo, infatti sulla sanatoria hanno speculato in tanti, che in cambio di molto denaro assicuravano gli stranieri di sistemare tutto. “Così siamo stati truffati due volte: dallo Stato, e dai parassiti che in un paese come questo traggono dall’alto l’ispirazione per i loro loschi comportamenti, sicuri della propria impunità. Inoltre, alla truffa si sta aggiungendo la presa in giro: molti di noi hanno visto rifiutarsi il permesso di soggiorno perché erano stati precedentemente trovati senza documenti e dunque macchiati del reato di “clandestinità”, oppure perché alla data di presentazione della domanda, più di un anno fa, avevano un contratto a tempo determinato (cosa che ci accomuna alla stragrande maggiornaza degli italiani che trovano lavoro in questi anni di precarietà diffusa) che ora, grazie alle lungaggini delle questure, sta per scadere e dunque non viene considerato “valido” per ottenere il permesso”.

    6-11-10

    Alessandra Valentini DirittiDistorti

    Fonte

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