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(15 Novembre 2010) Enzo Apicella
Continua la protesta degli immigrati bresciani sulla gru contro la sanatoria truffa

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    BRESCIA, 8 Novembre 2010, il giorno più lungo

    (9 Novembre 2010)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cobas.it


    Una pesantissima e lunghissima operazione di polizia, con cariche, manganellate, inseguimenti, feriti, svariate decine dii fermi (al momento, ore 15,30, ancora reclusi in questura 6 cittadini bresciani e 8/9 immigrati), di cui attualmente non si conosce ancora la sorte, è in corso a Brescia da questa mattina all'alba.
    E' la risposta proditoria del potere all'enorme manifestazione di solidarietà con i sei immigrati arrampicati sulla gru svoltasi l'altro ieri in città.
    E' la risposta, alcuni dicono, suggerita direttamente da Maroni, che esprime il cinismo e l'irresponsabilità di una classe politica di governo locale e nazionale, ormai immersa nella melma del malaffare, delle speculazioni e della corruzione, che esercita con spietatezza il suo dominio sulle fasce più povere e deboli (ormai maggioritarie) della popolazione, che alimenta il veleno del razzismo e del menefreghismo più bieco per restare a galla ed impinguare i propri portafogli..
    L'operazione non è ancora terminata, chissà cosa può ancora succedere; finora la polizia ha guadagnato trenta metri di spazio, ma ha moltiplicato i partecipanti al presidio, da alcune decine a diverse centinaia.
    Cariche e fermi sono serviti a far accorrere politici di centrosinistra, finora del tutto assenti in questa lotta.
    Ovviamante a sindaco, vicesindaco e prefetto va addebitata grandissima parte di responsabilità delle operazioni cilene della polizia.
    Continua invece ad esserci, persino a crescere, quella Brescia che resiste, la Brescia solidale, la Brescia antifascista e antirazzista che non si fa piegare da minacce, cariche e arresti.
    I sei migranti sulla gru rappresentano la punta di iceberg della lotta, che ormai non è soltanto più per i sacrosanti permessi di soggiorno, ma per la dignità, la democrazia, i diritti di tuttti e per tutti.
    Andiamo avanti.
    Solidarietà con i compagni e le compagne arrestati e feriti.
    Libertà per tutti.

    cariche.doc 12,50 k

    Confederazione Cobas

    Fonte

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