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Ustica. Monumento all'assassino ignoto

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(28 Giugno 2011) Enzo Apicella
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    Roma: basta con le provocazioni

    Giù le mani dal movimento di lotta per la casa

    (6 Novembre 2003)

    Da giorni continua, su alcuni organi di stampa, una campagna tesa a criminalizzare tutto il movimento di lotta per la casa, partendo dagli arresti di Alessandro Costa e Saraceni Federica e dagli avvisi di garanzia emessi nei confronti di altri quattro occupanti che vorremmo ricordare, per inciso, si sono tutti dichiarati estranei ai fatti loro addebitati, ma come ben sappiamo il garantismo in questo Paese è merce rara e, troppo spesso, riservata servilmente ai potenti.

    L'operazione in corso, tesa a criminalizzare tutta la storia e la lotta per la casa in questa città è vergognosa e indecorosa e portata avanti, spesso, da alcune testate giornalistiche che non hanno esitato in passato, per evidenti interessi di parte, ad evidenziare le battaglie di chi, in questa città, si batteva per il diritto alla casa.

    Lo abbiamo detto e lo ribadiamo, noi risponderemo a queste campagne diffamatorie continuando nella città la lotta per il diritto alla casa, contro i processi di privatizzazione e il tentativo di annullare ogni forma di garanzia sociale in questo Paese.

    La storia del coordinamento cittadino di lotta per la casa è nota alle migliaia di persone che nel corso degli ultimi anni hanno dato battaglia nella città affinché non fosse annullato il diritto alla casa e rivendichiamo, con orgoglio, che grazie a queste lotte si è incrementato il patrimonio pubblico nella città e sono partiti progetti di autorecupero che hanno consentito a migliaia di persone di avere una vita più dignitosa.

    Tutto ciò non ha niente a che fare con vicende come quelle delle brigate rosse che tentano, attraverso degli omicidi, di resuscitare fantasmi e tesi politiche del passato, sconfitte dalla storia e rifiutate da quei proletari che intenderebbero rappresentare. Noi continuiamo a pensare che i percorsi dell'antagonismo e di coloro che si battono per cambiare una società basata sull'oppressione e lo sfruttamento non solo sono anni luce lontano dalle storie di questi individui delle brigate rosse, ma sono e continueranno ad essere altra cosa.

    Ancora una volta, come in passato, si usano le brigate rosse per tentare di colpire i reali movimenti di opposizione cercando di creare un gran polverone dove si possano confondere gli obiettivi e le lotte: noi non ci stiamo, nessuna provocazione potrà cancellare le lotte per il diritto alla casa, al reddito, ad una vita dignitosa.

    Roma, 5 novembre '03

    Coordinamento cittadino di lotta per la casa

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