">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Lazio: contro i tagli agli ospedali e l’assalto dei privati alla Sanità Pubblica l’USB sciopera

(11 Novembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Lazio: contro i tagli agli ospedali e l’assalto dei privati alla Sanità Pubblica l’USB sciopera

foto: www.radiocittaperta.it

Marco Santopadre, Radio Città Aperta

11-11-2010/18:34
--- Mentre si aspetta ancora che la Cgil pronunci la parola 'sciopero' (cosa ancora più improbabile dopo l’elezione a segretaria generale della craxiana Camusso) il sindacalismo di base continua e rafforza una mobilitazione già intrapresa prima dell’estate. La Federazione dell’Unione Sindacale di Base del Lazio ha proclamato infatti uno sciopero regionale intercategoriale per il 25 novembre prossimo, prevedendo un corteo fino alla sede della Giunta Regionale in via Cristoforo Colombo. La giornata di sciopero interesserà i lavoratori delle ditte e delle cooperative dei servizi esternalizzati della sanità pubblica, delle cooperative sociali e delle ditte che operano nei servizi pubblici in appalto, ma anche i lavoratori della scuola, quelli del trasporto pubblico locale, dei call center, dell’energia, del consorzio Ri.Rei., dell’igiene ambientale, del Teatro dell’Opera di Roma, gli LSU e i cassaintegrati. Parteciperanno alla manifestazione anche i cassaintegrati e i lavoratori dell’indotto Alitalia, quelli del commercio, le educatrici degli asili nido e le insegnanti delle scuole dell’infanzia. Questa mattina nella sede centrale dell’Inpdap i delegati di tutti settori coinvolti nello sciopero hanno realizzato a partire dalle 10 una assemblea aperta per confortarsi con i movimenti sociali, i movimenti per il diritto all’abitare e per la difesa dei beni comuni in modo che la mobilitazione si allarghi e coinvolga tutti i settori colpiti da una gestione autoritaria e antipopolare della crisi che ne scarica sempre più i costi sulle categorie sociali più deboli e sui lavoratori.
Intanto contro l’attacco della giunta Polverini alla sanità laziale e le pesanti ricadute sui lavoratori e sugli utenti, l’USB Sanità del Lazio ha proclamato per domani, venerdì 12 novembre, 24 ore di sciopero. Ad incrociare le braccia – lo sciopero era previsto per lo scorso 5 novembre ma è stato rinviato di una settimana a causa del solito intervento della cosiddetta ‘Commissione di garanzia’ - saranno gli operatori della sanità regionale pubblica e privata da inizio turno mattutino a fine turno notturno. A partire dalle 10 del mattino, in concomitanza con lo sciopero regionale, si terrà a Roma un’assemblea presso l’Aula Magna dell’Ospedale CTO a Garbatella, proprio uno degli ospedali interessati dalla chiusura decisa dalla giunta regionale, a cui parteciperanno anche i precari e il personale delle ditte esternalizzate, fra i primi ad essere colpiti dai tagli. “Lo sciopero di domani arriva al termine di un lungo percorso di confronto con i lavoratori e le lavoratrici del settore realizzato attraverso decine di assemblee organizzate dal sindacato di base in tutti i nosocomi della regione e che ha visto il coinvolgimento anche di operatori non sindacalizzati’ ha detto ai microfoni di Radio Città Aperta Maurizio Fusà, dell’esecutivo regionale dell’USB Sanità. Con l’obiettivo di unificare le lotte a difesa dei posti di lavoro e dei servizi per i cittadini, delle quali lo sciopero non rappresenta che un primo momento, anche in questo caso i comitati territoriali spontanei, sorti numerosi a difesa degli ospedali in diversi quartieri o comuni del Lazio, sono stati invitati a partecipare alla mobilitazione di domani ed in particolare all’assemblea. “Alla proclamazione dello sciopero siamo arrivati – racconta ancora Fusà - perché non c’erano altre vie per opporsi allo smantellamento del sistema sanitario pubblico nella nostra regione, e anche perché la Giunta Polverini va avanti per la sua strada senza ascoltare minimamente le critiche anche trasversali nei confronti dei suoi tagli: si parla di 2865 posti letto tagliati, di 24 ospedali chiusi su un totale di 56 esistenti nella Regione, di 11 pronto soccorso cancellati. E questo in una situazione in cui il 52% dei servizi sanitari sono in mano agli imprenditori privati finanziati con denaro pubblico”.

Radio Città Aperta - Roma

6507