">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Morti bianche

Morti bianche

(1 Settembre 2011) Enzo Apicella

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(L'unico straniero è il capitalismo)

SOSTENIAMO LA LOTTA DEGLI IMMIGRATI!
ALCUNE PROPOSTE PER ANDARE AVANTI

(14 Novembre 2010)

Di fronte alla lotta iniziata su una gru a Brescia, e proseguita su una torre a Milano, il governo continua sulla linea della fermezza rispetto alla truffa della sanatoria, condannando centinaia di migliaia di lavoratori immigrati alla clandestinità (cioè alla repressione) e al lavoro nero (cioè al super-sfruttamento); in due parole: moderno schiavismo!
D’altra parte nessuno di noi si fa illusioni: mai come ora, in tempi di crisi, l’esercito dei diseredati, dei senza-diritti, dei cosiddetti clandestini, fa comodo ai profitti di padroni e padroncini, che li possono sfruttare a piacimento e, attraverso questo, ricattare l’insieme dei lavoratori.
Ma la lotta può crescere, anche perché è l’unica strada che possono percorrere oltre un milione di persone provenienti da ogni dove: quella di imporre al governo una regolarizzazione generalizzata, ponendo fine alla condizione di clandestinità forzata.
E infatti il sostegno al presidio permanente sta crescendo progressivamente proprio grazie alla presenza di molti immigrati, nonostante la repressione che si è espressa a Brescia.
L’assemblea nazionale di oggi cade in un momento decisivo per la lotta ed è quindi un’occasione importante per fare il punto della situazione e decidere come proseguire questo percorso.
Come sostenitori attivi sottoponiamo all’attenzione di tutti alcune considerazioni ed alcune proposte emerse in una settimana di discussioni e di assemblee

1) Per raggiungere gli obiettivi indicati nella piattaforma del Comitato Immigrati è indispensabile che la lotta si estenda in altre città e in più quartieri a livello milanese. A partire dall’assemblea di oggi, la settimana che abbiamo di fronte sarà decisiva per verificare questa possibilità e soprattutto metterla in atto.

2) Le difficoltà di chi si trova oggi “in alto” (particolarmente pesanti per i compagni di Brescia sottoposti ad un vero e proprio assedio) non devono indurci a cercare frettolose vie d’uscita politiche che stroncherebbero la lotta senza risultati tangibili, a meno di non essere disposti ad accettare qualche briciola e rinunciare alla piattaforma di lotta. Al contrario i compagni sulla torre di Imbonati ci ricordano che la lotta è appena cominciata e garantiscono di poter resistere abbastanza a lungo per poter sperimentare le potenzialità di crescita del movimento.

3) La repressione si è abbattuta sui nostri compagni di Brescia con la reclusione nei CIE per 12 di loro. La battaglia ormai storica contro i nuovi “lager democratici” diventa così ancor più impellente. Proponiamo quindi che in tutte le città si dia vita ad una giornata di mobilitazione contro i CIE con l’obiettivo di far sentire la nostra voce e la nostra presenza ai compagni di lotta reclusi, proseguendo verso la loro chiusura definitiva.

4) La lotta contro la clandestinità non è separabile da altre battaglie sociali e politiche di primaria importanza quali la lotta contro i licenziamenti e il super-sfruttamento, per i pieni diritti per tutti, contro la repressione dilagante. Comprendere e far comprendere questo legame, è fondamentale per avere una prospettiva e riuscire coinvolgere fette importanti della popolazione italiana rompendo il possibile isolamento dei sans-papiers italiani
Anche se il Presidio Permanente di via Imbonati non può farsi carico di una
piattaforma generale, è importante che si senta parte di un conflitto sociale più generale.

Milano, 14 novembre 2010

Comitato antirazzista milanese

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Notizie sullo stesso argomento

Ultime notizie del dossier «L'unico straniero è il capitalismo»

4089