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    Processo Radio Vaticana: “Livelli di rischio simili alla bomba atomica”

    (15 Novembre 2010)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

    Processo Radio Vaticana: “Livelli di rischio simili alla bomba atomica”

    foto: www.radiocittaperta.it

    Fonte: Romatoday

    Sconvolgente, questo è il primo aggettivo che viene alla mente pensando ai risultati dell'incidente probatorio richiesto nei confronti di Radio Vaticana nel 2006 dalla Procura della Repubblica nell'ambito del processo penale contro la Radio.
    Infatti, quel che emerge dai risultati depositati, riguarda un'associazione “coerente, importante e significativa di rischio di morte per leucemia o di rischio di ammalarsi di leucemia, linfoma e mieloma per lunga esposizione residenziale ai ripetitori dell’emittente della Santa Sede fino a 12 chilometri di distanza da questa.”
    Il responsabile dell'inchiesta è il pm Stefano Pesci e i risultati arrivano dall'accertamento condotto da Andrea Micheli dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Micheli ha spiegato, secondo un comunicato del Coordinamento dei Comitati di Roma Nord: “L'eccesso di rischio è clamorosamente alto. L'effetto è molto importante e non può essere dovuto al caso. I risultati ottenuti sono assolutamente impressionanti. Non siamo stati in grado di trovare un fattore di causa diverso dalla Radio Vaticana.” Quindi ha aggiunto: “Non si può non pensare che lì sia successo qualcosa di importante per la vita di quelle persone, che non è spiegabile con altra causa che non siano le emissioni della Radio Vaticana. I risultati hanno a che fare con la dislocazione in cui queste persone hanno abitato nella loro vita e questi bambini hanno abitato nel loro periodo di vita. Livelli così elevati di rischio si riscontrano, nella letteratura scientifica, soltanto negli studi epidemiologici relativi alle zone che hanno subito gli effetti dell'esplosione di una bomba atomica”.
    Il coordinamento dei Comitati di Roma Nord chiede la «delocalizzazione immediata degli impianti della Radio Vaticana, il blocco immediato delle costruzioni edilizie nel territorio, il controllo sanitario specifico per patologie come leucemie, mielomi, linfomi, e l’istituzione di un registro dei tumori nel territorio limitrofo agli impianti della Radio Vaticana entro i 12 chilometri di distanza dal centro della Santa Sede. Il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord ha reso noto di essere a conoscenza di nuovi casi di patologie leucemiche nel territorio ed ha annunciato che, non appena entrerà in possesso di tali dati, li consegnerà alla Procura della Repubblica.
    Tornando ai risultati, lo studio di mortalità ha analizzato i decessi per tutte le età avvenuti negli anni dal 1997 al 2003 per patologie quali leucemia, linfoma e mieloma e ha esaminato i 20 anni di storia abitativa antecedenti la data della morte, determinando, fino a 12 chilometri dalla Radio Vaticana, un fattore di rischio di morte per leucemia 4,9 volte superiore al valore atteso oltre i 12 km. di distanza e un fattore di rischio pari a 1,7 volte se si considerano tutte le patologie tumorali del sistema emolinfopoietico.

    Radio Città Aperta - Roma

    Fonte

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