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Alemanno: ‘più tasse per single e coppie non sposate’. La reazione dei movimenti femministi e gay

(20 Novembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Alemanno: ‘più tasse per single e coppie non sposate’. La reazione dei movimenti femministi e gay

foto: www.radiocittaperta.it

Redazione Radio Città Aperta

19-11-2010/19:26 --- «Bisogna sfuggire alla tentazione di voler dare tutto a tutti, e quindi ai gay e ai single, altrimenti non faremo mai politiche familiari. Bisogna concentrarsi sulla famiglia della Costituzione formata da un uomo e una donna che fanno figli”. Lo ha detto la scorsa settimana il sindaco di Roma Gianni Alemanno, intervenendo alla Conferenza Nazionale della Famiglia.
Una dichiarazione sconcertante e discriminatoria nei confronti di diverse categorie sociali, oltre che intrisa di una ideologia reazionaria che fa a cazzotti con una realtà ben lontana dalla visione schematica improntata all’ideologia cattolica. Una dichiarazione che non è affato piaciuta al movimento gay: “Siamo in molti ad essere stanchi di questa politica che si ricorda di tirare fuori i valori tradizionali in vista di crisi politiche – ha risposto Imma Battaglia, presidente di Gay Project. - La famiglia tradizionale, le famiglie tutte meritano rispetto e politiche serie, non demagogia». Era chiaro infatti che la conferenza nazionale della famiglia sarebbe stata segnata da un’impronta ideologica ben precisa, come ha spiegato Graziella Bertozzo, del coordinamento nazionale ‘Facciamo breccia’, ai microfoni di Radio Città Aperta: “La conferenza è stata indetta e pagata dal governo ma di fatto è stata gestita dal forum delle associazioni familiari che aveva già organizzato nel 2007 il Family Day. Era dunque evidente che si sarebbe trattato di una conferenza ideologica che tornava a proporre la famiglia intesa come famiglia ‘naturale’”. “Già la precedente conferenza del 2007 organizzata dall’esponente del PD Rosi Bindi (presente anche quest’anno), seguì la medesima traccia con una grande presenza di vescovi e cardinali - ricorda la Bertozzo. -Inoltre la tassa sul celibato di cui parla Alemanno, che tante polemiche ha scatenato, fa anche capire come questa Conferenza nazionale della famiglia si sia tenuta in un momento estremamente difficoltoso all’interno della maggioranza di governo e come una certa parte si stia proponendo come capofila di un certo tipo di politiche: da un lato c’è il progetto ideologico portato avanti dal Vaticano di rafforzare il concetto di famiglia naturale, dall’altro il problema di applicare concretamente certe misure”. Secondo Graziella Bertozzo, quindi, anche alcune critiche provenienti da aree vicine a Fini contro questa conferenza vanno lette più come imbarazzo di chi è interessato a implementare misure concrete di impronta familista che come contrarietà ideologica a quanto affermato dal Vaticano e dalle aree politiche ad esso fedeli. “Vale la pena di ricordare che questo tipo di Conferenze Nazionali sulla Famiglia furono inaugurate all’inizio del secolo scorso, ma poi entrarono in crisi e furono sospese all’inizio degli anni ’40 quando le frizioni tra governo fascista e Chiesa aumentarono” ricorda la Bertozzo.

Radio Città Aperta - Roma

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