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(15 Novembre 2010) Enzo Apicella
Continua la protesta degli immigrati bresciani sulla gru contro la sanatoria truffa

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Immigrati. A Milano prosegue la protesta

(23 Novembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Scritto da Alessandra Valentini
Martedì 23 Novembre 2010 12:18
Sono trascorsi 19 giorni, ma gli immigrati sopra e sotto la Torre Carlo Erba di Milano non si arrendono e seguitano a chiedere di essere trattati da persone normali, non da criminali. Ieri pomeriggio tantissime persone si sono date ancora appuntamento sotto la Torre, portando bandiere e striscioni di solidarietà, e dando vita ad un corteo a sostegno della lotta di questi cittadini extracomunitari contro quella che è stata definita «una sanatoria truffa». La pioggia ha fatto compagnia ai manifestanti, in prima fila Najat Tantoui del Comitato immigrati. «Vogliamo vivere nella legalità – ha detto Najat Tantoui –, queste persone sono lavoratori che sono stati truffati. Noi non vogliamo fare la rivoluzione ma che vengano riconosciuti i nostri diritti e quelli dei nostri figli». Tre dei manifestanti sulla torre sono decisi a non scendere almeno fino a quando il Prefetto non incontrerà nuovamente i sindacati e il Comitato immigrati per trovare una soluzione. Ecco le richieste sul tavolo: rilascio del permesso di soggiorno per chi ha partecipato alla sanatoria-truffa al prolungamento del permesso per chi ha perso il lavoro; si chiede poi il rilascio del permesso per chi denuncia il datore di lavoro in nero o lo sfruttamento sul lavoro; l'emanazione di una legge che garantisca chiaramente il diritto di asilo. La manifestazione, promossa dal Comitato immigrati, ha raccolto l’adesione della Camera del lavoro di Milano oltre che delle Acli dell’Arci, dei tre sindacati confederali. Si sono visti anche alcuni ragazzi dei centri sociali. Al termine dell'incontro in Prefettura, i rappresentanti sindacali si sono detti soddisfatti per aver ottenuto disponibilità a un tavolo istituzionale permanente nel quale analizzare i problemi legati al decreto flussi e alla sanatoria e perché «abbiamo incontrato una buona disponibilità ad intervenire dove ci siano casi di sfruttamento, il che ci lascia la possibilità di fare vertenza, denunciare il datore di lavoro e arrivare in alcuni casi specifici alla concessione di sei mesi in attesa di occupazione per quanto riguarda l'articolo 18». Tuttavia dalla Prefettura è giunta la conferma che non ci saranno deroghe per gli irregolari.

A.V.

23-11-10

DirittiDistorti

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