Capitale e lavoro :: Lotte operaie nella crisi

'Uniamo le lotte contro la crisi’: giovedì sciopero regionale contro tagli, privatizzazioni e precarietà

(23 Novembre 2010)

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Marina D’Ecclesiis, Radio Città Aperta

23-11-2010/13:20 --- Sarà una giornata di sciopero contro la politica dei tagli, delle privatizzazioni, della precarietà e della cassa integrazione, quella di giovedì, indetta dalla Federazione del Lazio dell’Unione Sindacale di Base. La giornata di sciopero interesserà i lavoratori delle ditte e delle cooperative dei servizi esternalizzati della sanità pubblica, delle cooperative sociali e delle ditte che operano nei servizi pubblici in appalto, ma anche i lavoratori della scuola, quelli del trasporto pubblico locale, dei call center, dell’energia, del consorzio Ri.Rei., dell’igiene ambientale, del Teatro dell’Opera di Roma, gli LSU e i cassaintegrati.
Nella stessa giornata una grande manifestazione partirà alle 9 e 30, dalla stazione metro San Paolo e terminerà sotto la sede della Regione Lazio proprio per rivendicare la tutela dei territori, la difesa e il rilancio dei consultori, della sanità e dei servizi pubblici, un vero piano di case popolari, il reddito garantito per disoccupati e precari. Alla manifestazione, infatti parteciperanno anche i lavoratori dell’indotto Alitalia, quelli del commercio, i cassaintegrati, le educatrici degli asili nido e le insegnanti delle scuole dell’infanzia.
“Il sistema politico e imprenditoriale per uscire dalla crisi economica sta massacrando i lavoratori - si legge in un comunicato dell’Usb - con la complicità dei sindacati concertativi, attaccando l’occupazione, i diritti e il salario, senza far pagare nulla alle banche e al sistema finanziario, tra i maggiori responsabili della crisi in atto”. Il piano di risanamento del deficit, denunciano i promotori della mobilitazione, non rende migliore la situazione dei lavoratori del Lazio che a causa delle scelte della Giunta Regionale, pagano la tassazione più alta e subiscono le conseguenze delle privatizzazioni dei beni comuni e dei servizi, i tagli ai fondi per la sanità, la casa, la scuola, il reddito minimo, i trasporti.
Alla manifestazione parteciperanno anche le associazioni antirazziste romane e i movimenti di lotta per la casa che scenderanno in piazza contro il cosiddetto “housing sociale”, che appalta ai privati la costruzione di alloggi per i quali è previsto un canone troppo alto e del tutto inadeguato per rispondere alle esigenze delle famiglie alle prese con il ‘caro affitti’.
“A fronte di questa situazione – chiarisce Maria Teresa Pascucci, della USB del Lazio, ai microfoni di Radio Città Aperta - abbiamo connesso le lotte sindacali in atto nel Lazio in un’unica vertenza complessiva, costruendo una sorta ‘Unità di Crisi’ che intende imporre alla Regione, la quale detiene e gestisce le risorse economiche del territorio, un cambio di rotta ed un diverso utilizzo delle risorse esistenti”.
Nella stessa giornata, scenderanno in piazza anche i precari e il personale della scuola della Calabria per chiedere, con forza, al governo regionale, di essere finalmente stabilizzati. ''L'esclusione dei precari calabresi (ennesima beffa) dai fondi destinati dal governo nazionale ai lavoratori Lsu-Lpu del sud- si legge in un comunicato dell’Usb- testimonia come per il governatore della regione Calabria il problema del lavoro non sia affatto centrale”.
Lo sciopero, indetto dalla Federazione regionale dell’Usb, sarà caratterizzato da una manifestazione che si terrà a Villa San Giovanni (Rc), a partire dalle ore 10.

Radio Città Aperta - Roma