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(14 Novembre 2003)
Il governo italiano che prima ha applaudito i bombardamenti dei B52 sulla popolazione irakena e poi ha partecipato all'occupazione coloniale dell'Irak recita oggi l'ipocrisia del "dolore" e dell'"indignazione" per l'uccisione dei militari italiani. E' rivoltante.
La verità è che il governo Berlusconi e quelle forze del centro dell'Ulivo che hanno votato la spedizione militare sono i veri responsabili politici e morali di quei morti. Altro che missione "di pace"! L'occupazione militare dell'Irak serve a sostenere gli interessi occidentali in terra araba nella logica della spartizione del bottino di guerra e dell'umiliazione di un popolo.
Progetto comunista, sinistra del Prc, è da sempre contro il fondamentalismo islamico e la logica terroristica di Al Quaeda. Ma riconosce il pieno diritto del popolo irakeno ed arabo a resistere all'occupazione coloniale, a sollevarsi con tutte le proprie forze contro le truppe occupanti, a lottare sino in fondo per la propria autodeterminazione e libertà contro un governo fantoccio sostenuto dall'imperialismo. Peraltro solo la rivolta delle masse arabe contro il colonialismo per una coerente prospettiva antimperialista può emarginare le suggestioni fondamentaliste o bathiste.
"Via le truppe italiane dall'Irak, l'Irak agli irakeni, dimissioni del governo Berlusconi, governo coloniale e di guerra": è necessario promuovere ovunque una mobilitazione nazionale attorno a queste parole d'ordine immediate.
AMR Progetto Comunista
sinistra del PRC
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