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TAV. Vogliamo le dimissioni del sindaco di Musile di Piave

(30 Novembre 2010)

La questione Tav è l’emblema della contraddizione che ruota attorno al sindaco; sono quasi due mesi che continua a prendere in giro i cittadini di Musile cambiando idea su questo argomento e addolcendo la pillola con un bel discorso in stile doroteo proprio nella serata dedicata alla festa della Lega di Musile, quando è stato ospite anche il presidente del Veneto Zaia. I due esponenti leghisti hanno detto tutto il contrario di ciò che avevano affermato qualche settimana prima, attraverso dichiarazioni pubbliche apparse sui media locali.

Sulla Nuova Venezia del 13 ottobre apprendiamo che “Friuli Venezia Giulia e Veneto hanno ufficializzato la loro posizione sulla Tav tra Venezia e Trieste: da Mestre a Portogruaro il tracciato seguirà la variante sud, da Portogruaro a Ronchi dei Legionari correrà parallelo all'autostrada A4.

La posizione è stata comunicata oggi a Trieste dai due presidenti, Renzo Tondo e Luca Zaia, al coordinatore del Progetto prioritario numero 6, Laurens Jan Brinkhorst. Lo si è appreso al termine dell'incontro.”. Il presidente Tondo infatti afferma : "La scelta del Veneto per la Tav è quella del tracciato basso lungo la costa. E' una scelta legittima. Noi, del Friuli Venezia Giulia, il nostro percorso lo abbiamo già individuato e lo confermeremo".

Negli stessi giorni però, si era riunita anche la Commissione di Salvaguardia (di cui è presidente proprio Luca Zaia) che come apprendiamo dalla Nuova Venezia del 15 ottobre si oppone all’accordo tra Veneto e Friuli per il tracciato balneare della Tav a causa di innumerevoli vincoli ambientali. Ancora la Nuova Venezia (28 novembre) ci offre uno spunto per confermare le dichiarazioni contraddittorie di Zaia, stavolta alla festa della Lega di Musile, quando afferma : “Zaia ha tranquillizzato il territorio sull'Alta Velocità: «Sul tracciato della Tav riteniamo fondamentale il confronto con i sindaci e la condivisione col territorio» ha assicurato. “
Ma veniamo ora al sindaco Forcolin e alla sua abilità nel confondere le menti e le opinioni di chi non è adeguatamente informato, ma si affida solo all’ onestà dell’amministratore pubblico, nonché deputato della Repubblica Italiana!

Innanzitutto, Forcolin è stato negligente visto che non ha mai informato i cittadini del suo comune sul tema dell’alta velocità e a svelare il tracciato della Tav, è stato il viceministro Roberto Castelli, sollecitato dai deputati del Pd Viola, Rubinato e Mariani all’inizio di ottobre e per la precisione il 6 ottobre 2010 in una seduta della IX Commissione Trasporti della Camera.

Chiediamo le sue dimissioni per imperizia, cioè incapacità nello svolgere il compito di sindaco, in quanto non tutela realmente gli interessi dei suoi cittadini visto che, come ci suggerisce la lettera del dimissionario ass. Teso, “Qualche giorno fa ha addirittura incontrato il governatore Zaia assieme al segretario locale della Lega, per discutere della TAV, senza coinvolgere nessuno; ha sottoscritto l’approvazione del cosiddetto “tracciato basso” della nuova linea ferroviaria e, dieci giorni dopo, ha firmato un documento a favore del tracciato “alto”…” e tutto viene confermato sulla Nuova Venezia del 19 novembre, quando Forcolin afferma “E' vero che abbiamo sottoscritto un documento che prevede, nel caso di tracciato basso, tutta una serie di indicazioni da parte dei sindaci.”
Vogliamo che si dimetta in quanto è stato imprudente, vista la leggerezza con cui ha trattato l’argomento Tav dopo che il 30 ottobre dichiara pubblicamente sulla Nuova Venezia che “tra le possibilità il sindaco Gianluca Forcolin lancia quella di un tracciato tutto spostato verso le spiagge, con un ulteriore tratto iniziale sub lagunare, così da evitare Musile e servire poi tutto il litorale, da Cavallino a Bibione. «L'ho detto anche al sindaco Calzavara - assicura Forcolin - Jesolo si assuma oneri e onori del progetto»” salvo poi rimettere tutto in discussione a fine novembre a Caposile, alla festa della Lega, dichiarando “Mi sembra molto positivo che si dica che il territorio dovrà esprimersi e la posizione dei sindaci dovrà contare”.

Federazione della Sinistra Circolo "E Che Guevara" Piave Livenza

Fonte

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