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La Fiom e la Fiat

La Fiom e la Fiat

(29 Dicembre 2010) Enzo Apicella
La Cgil attacca la Fiom per essersi opposta al ricatto di Marchionne

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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    Marchionne ha deciso il futuro del lavoro e della vita umana

    (5 Dicembre 2010)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cobas.it

    Comunicato stampa - Marchionne ha deciso il futuro del lavoro e della vita umana

    Foto del presidio all'Unione Industriali di Torino del 2 dicembre 2010 (www.cobas.it)

    Unione Industriale 2 dicembre. Non esiste trattativa. Marchionne ha deciso: non c’è niente su cui trattare, l’accordo è già scritto. O questo o niente

    Unione Industriale 3 dicembre. Non si fa l’accordo. Marchionne ha deciso: non bastano le firme dei soliti noti, Fim-Uilm-Fismic, vuole anche quella della Fiom. O si sottomettono tutti o la colpa è dei sindacati conflittuali se la Fiat porta via le produzioni dall’Italia.

    Questo è il diktat imposto ai lavoratori e lavoratrici della Fiat Mirafiori:

    ASSUNZIONE IN UNA NUOVA SOCIETÀ in joint venture con Chrysler nella quale i lavoratori non transiteranno per cessione di ramo d’azienda ma attraverso il licenziamento da Fiat Auto e una assunzione ex-novo. Gli operai delle Carrozzerie verranno assorbiti -si dice testualmente- “in via preferenziale” …cosa significhi questa dizione non lo spiegano affatto, ma si sa per esperienza cosa si prospetta: l’intensificazione dello sfruttamento sarà tale per cui per almeno il 30% degli attuali occupati non ci sarà posto: a tanto infatti in Fiat ammontano i cosiddetti “inidonei”, coloro che si sono usurati e ammalati di lavoro in azienda.

    SOSTITUZIONE DEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE CON IL NUOVO CONTRATTO AZIENDALE, il che significa:

    - vengono riscritte ad arbitrio e profitto padronale le voci della paga base, valori tabellari, maggiorazioni, ferie, permessi etc.

    - i primi ad essere sotto tiro saranno i diritti del lavoro e della sicurezza con i sindacati in funzione non già di difesa, ma di strumento padronale di controllo sui lavoratori. E così la contrattazione si riduce a una farsa di comodo,e si prevedono tempi durissimi per il rinnovo delle Rsu/Rls. Già il divieto di sciopero al sabato e in tutte le giornate di lavoro straordinario comandate dall’azienda è scritto nell’”accordo”, e questo non è la punta dell’iceberg ma solo l’inizio della perdita dei diritti e dello Statuto dei Lavoratori.

    INTRODUZIONE DEI 18 TURNI CON IL SABATO LAVORATIVO OBBLIGATORIO e giorno di riposo infrasettimanale a scorrimento. Gli straordinari aumentano di tre volte (da 40 a 120 ore). Riduzione di 10 minuti ( da 40 a 30) delle pause sulle linee di montaggio e spostamento della mensa a fine turno. Accantonate -per ora- le proposte di turni addirittura di 10-11 ore.

    NON SONO PAGATI I PRIMI TRE GIORNI DI MALATTIA con istituzione di commissioni di monitoraggio delle assenze per introdurre ulteriori penalizzazioni.

    E tutto questo per cosa? Quale sarebbe lo sviluppo di Mirafiori?

    Non ci sarà produzione avvicendata di nuovi modelli a largo mercato, ma i veicoli di gamma alta dell’Alfa Romeo e il nuovo SUV -l’auto più inquinante del mondo- che Fiat intende produrre con Chrysler, non per il mercato interno ma per l’estero. Cioè Mirafiori dovrebbe essere destinata proprio a quelle produzioni che in America Obama ha dismesso come superate e perdenti.

    LA LOTTA CONTRO IL DEGRADO BARBARO DEL LAVORO, DELLA VITA STESSA DEI LAVORATORI E DELLE LAVORATRICI VA COMBATTUTA FINO IN FONDO.

    Ma è anche su tutte le categorie che incombe a tempi stretti lo svuotamento del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e la sostituzione dei diritti universali con contratti individuali. E’ urgente prenderne coscienza: LA RESISTENZA DEVE E PUÒ ESSERE GENERALIZZATA A TUTTE LE CATEGORIE LAVORATIVE.


    Comunicato Stampa su Mirafiori-Marchionne 2-3.12.2010.pdf 130,19 k

    Cobas Fiat Mirafiori
    Confederazione Cobas

    Fonte

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