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Fascisti sull'Autobus.

(6 Dicembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it

Fascisti sull'Autobus.

foto: www.comunistiuniti.it

Alemanno non è il sindaco di tutti ma solo di chi in questa città vuole fare affari con i soldi pubblici.

Ma voi le vedete le politiche clientelari, oscurantiste e reazionarie portate avanti dal sindaco.E ve le ricordate le promesse della sua campagna elettorale? Aveva promesso 20.000 alloggi popolari ma il suo piano casa serve solo a regalare i soldi pubblici ai palazzinari. Nel frattempo sgombera centinaia di famiglie e singoli costretti ad occupare immobili abbandonati da decenni. Dopo lo scandalo dei mondiali di nuoto, con milioni di euro buttati al vento nella realizzazione di impianti sportivi mai terminati, ci riprova con la formula 1 all’Eur. Nel frattempo Roma muore nel traffico. Non potendosi vendere l’aria avvelenata dallo smog che ogni giorno respiriamo, prova a vendere ai privati l’acqua dei romani. Azzera i fondi destinati alla cultura, riesce a far crollare il turismo a Roma e nel frattempo sgombera quei luoghi autogestiti di progettazione sociale, culturale e politica. Straparla di sicurezza ma interi quadranti dei nostri quartieri non hanno da mesi l’illuminazione pubblica notturna. Ai lavoratori migranti, cosi’ come ai rom, viene data come unica soluzione la ghettizzazione, il degrado, la negazione di ogni diritto e vere e proprie deportazioni. Aveva promesso trasparenza nell’amministrazione ma ha piazzato parenti e amici, affaristi e corrotti, nei ruoli chiave del comune e nelle aziende partecipate. All'Atac per esempio sono 854 le assunzioni facili effettuate dal management messo in sella dalla giunta di Gianni Alemanno. Non solo mogli, parenti e amici di politici e ex sindacalisti. Nella “parentopoli” esplosa all’Atac, sulla quale ora sta indagando la procura di Roma, spuntano anche i nomi di ex estremisti di destra assunti anche loro con chiamata diretta. Sono Francesco Bianco, ex Nar, e Gianluca Ponzio ex Terza Posizione. Da mettersi le mani nei capelli. Francesco Bianco, è stato il responsabile romano di forza nuova, e’ un ex NAR protagonista di alcune rapine e azioni insieme ai fratelli Fioravanti, Alibrandi e Anselmi, pur rimanendo un personaggio, diciamo minore, della galassia NAR. Francesco Bianco è stato arrestato e condannato ad alcuni anni per banda armata. Come ricorda il “Messaggero” Bianco era l'autista della prima rapina dei Nar, niente soldi ma armi: da prendere nella bottega Centofanti, quartiere Monteverde, la zona dei Fioravanti. Bianco è al volante della Ford Taunus azzurra, rubata la sera prima. I Centofanti, gli armieri, sparano i fascisti scappano, Francesco Bianco corre da solo impaurito e pericoloso, tanto pericoloso, (era con gli altri quando Valerio Fioravanti uccise «il rosso» Roberto Scialabba, nel 1978 davanti a casa mia) corre dentro la galassia neofascista romana che aveva le sue roccheforti al bar Tomeucci e al Fungo dell’Eur, oppure in piazza Euclide ai Parioli e in piazza Jacini a Vigna Clara, per arrivare fino all'Atac per chiamata diretta. Ponzio era un simpatizzante, legato dal vincolo di fratellanza agli esponenti dell’estrema destra dell’epoca . Un po' defilato, solo un paio d'arresti. Il nome di Ponzio invece è spesso associato a quello di Antonio D'Inzillo, ufficialmente morto due anni fa in Africa, tornato sulla scena come «faccendiere» (iscritto P2 o P3 comunque muratorino) di Gennaro Mokbel.(quello dello scandalo Finmeccanica). Mokbel che negli anni, si dedica al più lucroso traffico di stupefacenti, guadagnandosi a contorno una serie di condanne per ricettazione, detenzione di armi da fuoco, lesioni aggravate, e “usurpazione di titoli”, prima di riciclarsi come imprenditore criminale.

Poveri noi poveri noi, dove è andato a finire il nostro sogno di una Roma citta’ più aperta, borgatara e solidale e partecipata, ricca di differenze, vivibile, piena di passioni civili e di speranza città nostra che educhi alla legalità alla trasparenza ai diritti, alla cultura.

Mauro Puliani

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