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Mercenari di Berlusconi

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(28 Febbraio 2011) Enzo Apicella
Silvio Berlusconi difende la scuola cattolica contro quella pubblica che subirebbe l'influenza deleteria di ideologie che non rispettano la verità

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(La controriforma dell'istruzione pubblica)

Un'altra giornata di confronto e di strada per gli studenti napoletani

(7 Dicembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.caunapoli.org

Un'altra giornata di confronto e di strada per gli studenti napoletani

foto: www.caunapoli.org

>>> foto della giornata

Oggi gli studenti dall'Università Orientale, in mobilitazione da oltre 10 giorni contro il DDL Gelmini, si sono di nuovo incontrati in assemblea pubblica, per confrontarsi su come continuare la mobilitazione. Preso atto che i Presidi delle facoltà hanno rifiutato di concedere il blocco parziale della didattica dalle 14 in poi, dichiarando addirittura di apprezzare la Riforma Gelmini, hanno deciso di mantenere Palazzo Giusso in occupazione e gli altri palazzi in agitazione permanente.

Quindi subito dopo l'assemblea gli studenti sono scesi di nuovo in strada in un altro corteo spontaneo. Appena usciti dall'università, dietro lo striscione "l'università dell'unione europea non si riforma, si combatte", ci siamo diretti alla Cumana/circumflegrea, dove abbiamo bloccato i tornelli, consentendo a centinaia di lavoratori/trici, immigrati e napoletani, studenti e studentesse di usufruire gratuitamente dei trasporti pubblici.

Abbiamo esposto uno striscione "pre(te)ndiamo ciò che ci spetta: istruzione, sanità e trasporti per tutti!". Crediamo infatti che la Riforma dell'Università vada ritirata, che i trasporti debbano essere gratuiti per le fasce meno agiate della società, che la crisi di questo sistema economico - che ci vuole clienti in scuole ed università e soggetti ipersfruttati sul mondo del lavoro - la debbano pagare coloro che l'hanno generata, le banche, i politici e gli imprenditori con le loro logiche di profitto!

Dopo aver lasciato la Pigna secca, a Piazza Carità, abbiamo incrociato e unito il nostro corteo a quello di un altro pezzo della società che nella nostra città si muove quotidianamente per i propri diritti: i disoccupati. Il loro corteo muoveva dal palazzo di Confindustria, lo stesso palazzo che abbiamo bersagliato di uova e vernice rossa il 30 novembre scorso, il palazzo simbolo dell'ingiustizia che ci colpisce tutti, studenti, lavoratori ed immigrati.

Con loro, abbiamo continuato per le strade del centro storico il corteo: perchè diversamente da quello che ci raccontano i giornali e i politici di questa città, non sono "terroristi" che creano solo disagio alle persone "per bene". Come è accaduto a noi nel teatro San Carlo due giorni fa, sono vittime della repressione, dei manganelli che colpiscono chi manifesta per i propri diritti, senza chinare la testa!

LA LOTTA CONTINUA DOMANI, CON ALTRI MOMENTI DI INCONTRO, CON ALTRE INIZIATIVE POLITICHE E CULTURALI

Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli

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