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(14 Agosto 2012) Enzo Apicella

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Colpo grosso a t.i. sparkle le banche e l'azienda ringraziano

(12 Dicembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it

AI LAVORATORI SACRIFICI E RISCHI PER IL FUTURO

E' stato sottoscritto da CGILCISLUILUGL (tranne una RSU CGIL) l'accordo sulla mobilità di Telecom Italia Sparkle, senza esitazioni, senza un dubbio, soprattutto senza ascoltare la voce dei lavoratori e delle lavoratrici che pur a gran voce avevano chiesto anche con una petizione di non firmare nulla senza passare prima per una condivisione assembleare, quindi senza alcun mandato.
I Sindacati Confederali hanno ribadito la correttezza e l'opportunità della proposta aziendale, accolta integralmente e hanno dichiarato che hanno evitato le assemblee perché i dipendenti, di fronte a progetti di ristrutturazioni con rischi annessi per il proprio futuro, non sarebbero stati sereni nel decidere e quindi era meglio che qualcun altro decidesse “responsabilmente” per loro.
Le RSU SNATER (che ricordiamo avevano firmato il pari accordo del 2008 perché aveva maggiori garanzie) hanno reiteratamente dichiarato che per aprire una trattativa degna di questo nome bisognava discutere su alcuni punti importanti:
• riduzione del numero spropositato degli esuberi richiesti
• condivisione dei sacrifici con il Management
• previsione di nuove assunzioni o mobilità volontaria interaziendale per non lasciare in sofferenza i reparti coinvolti da riduzione di personale per mobilità

In più, non meno importante, abbiamo chiesto di contestualizzare la richiesta dell'Azienda cioè di conoscere e condividere processi riorganizzativi, sia quelli già in atto che quelli futuri, ma oltre a
non accogliere nessuna delle nostre proposte, neanche in una fase solo interlocutoria, la delegazione aziendale ha confermato che gli incontri previsti su questo tema non ci saranno prima della fine di gennaio, cioè, come si dice a Roma “a babbo morto”.
SNATER, pur riconfermando apprezzamenti per le linee guida del piano industriale 2011-2012, intende specificare che le proprie controproposte presentate si sono rese necessarie non solo per la difesa occupazionale dei lavoratori, ma anche per il sostegno all'autonomia e alla stabilità di Sparkle perché siamo convinti che le due questioni non possono essere considerate disgiunte e, al pari e se non più della controparte, siamo fortemente preoccupati per il futuro e le prospettive di questa nostra azienda viste anche le ricette proposte per il suo rilancio.
All'inizio della riunione abbiamo presentato (e non consegnato) le 350 firme raccolte in un giorno e mezzo nelle sedi di RM-MI-PA con la richiesta di un percorso partecipativo dei dipendenti attraverso la convocazione urgente di assemblee e abbiamo invitato tutta la delegazione a non
procedere ad alcuna firma affrettata.
Mentre UGL non è mai intervenuta al dibattito, sia il 24 novembre che ieri 7 dicembre, per i confederali hanno parlato solo le segreterie nazionali. E' bene ricordare, non per vena polemica, ma per amore di verità e per le ferite che lascerà nella vita sociale all'interno dell'Azienda, che metà della delegazione sindacale che era presente non è stata MAI votata da nessuno, tra segretari nazionali e regionali e RSU avute in omaggio con le quote gratis del 33%.

Questa moltitudine di sedicenti rappresentati dei lavoratori si è semplicemente limitata a sottoscrivere acriticamente e passivamente la proposta aziendale già illustrata il 24 u.s. rinunciando al ruolo che la natura sindacale imporrebbe: quella di contrattare. Tale atteggiamento, di concerto con quello aziendale, ha impedito così alle RSU SNATER di avere nell’ambito dell’incontro lo spazio necessario all’approfondimento delle tematiche affrontate facendo sì che si arrivasse alla firma dell’accordo prendendo per oro colato tutte le analisi e le asserzioni portate a supporto del drammatico piano di riduzione del personale del 26%.

In ultimo un atteggiamento aziendale che ci rende un po’ ansiosi (ma solo noi dello SNATER?) è che per un paio di argomenti essa ha preso solenne impegno a rispettare ma che si è altrettanto tassativamente rifiutata di mettere per scritto nell'accordo per la mobilità: la rinuncia ad eventuali
mobilità territoriali nell’ambito della prossima riorganizzazione aziendale e l’estensione ai colleghi di Sparkle andati in mobilità prima del 31 maggio di quella “clausola di salvaguardia” a copertura degli slittamenti dell’erogazione della pensione che i colleghi di Telecom hanno già ottenuto
nell’ambito degli accordi del 4 agosto, estensione che, per la verità, era stata esplicitamente sin qui negata .
Non si può continuare così: azienda e confederali continuano a negare a SNATER, che è il primo sindacato in Sparkle, il diritto di convocare le assemblee e non sappiamo se dalle altre OO.SS. verranno convocate, almeno a posteriori, con carattere esclusivamente “informativo”.
Invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici di Sparkle, che ringraziamo e apprezziamo per la partecipazione fattiva alla raccolta delle firme per la petizione, a continuare su questo percorso di autodeterminazione della difesa dei propri diritti e a valutare appieno il comportamento che le altre
organizzazioni sedicenti sindacali ha avuto nei loro confronti.
CGILCISLUILUGL considerano i lavoratori una massa isterica che non e’ in grado di ragionare responsabilmente per poter così scippare loro ogni passaggio democratico che li veda partecipi sulle
scelte sul proprio futuro e accettano una politica che non è nemmeno più concertativa ma semplicemente supina ai voleri aziendali, se non è un motivo per stracciare una tessera non sapremmo proprio quale altro potrebbe essere.
Noi di SNATER crediamo che il rilancio di un’azienda non possa essere basato sulla coercizione di chi ci lavora, crediamo che la strada sia tutt’altra; che faccia perno sul bene più prezioso che essa ha, i suoi dipendenti che giorno dopo giorno, pur con retribuzioni e diritti in regressione, fanno il
proprio lavoro producendo gli utili che permettono dividendi, prebende e profitti alle banche e al management.
Ma non si può chiedere collaborazione con la coercizione ma solo attraverso un confronto serio e corretto con tutti i lavoratori e chi li rappresenta veramente e siamo seriamente preoccupati per il
rilancio di quest’azienda che sembra non voler cogliere questo aspetto essenziale del progetto di rilancio che non può funzionare contro i lavoratori ma che può funzionare con i lavoratori.

Noi valuteremo anche se sussistono gli estremi per impugnare legalmente tale modalità di approdo alla firma senza mandato.

In ogni caso, ogni nostra energia sarà sempre indirizzata responsabilmente nella difesa dei nostri diritti e nel sostegno alla stabilità della nostra azienda affinchè T.I. Sparkle recuperi il suo ruolo egemone nel panorama delle telecomunicazioni internazionali.

8 dicembre 2010

RSU SNATER di Telecom Italia Sparkle Alessandro Caruso, Umberto Consolazio, Daniela Cortese, Jacopo Romano

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