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"Incidenti"

(6 Novembre 2010) Enzo Apicella
Esplode la Eureco di Paderno Dugnano: sette operai feriti, quattro rischiano la vita. In Puglia tre morti sul lavoro nell'ultima settimana

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Thyssen/1. Oggi la fase finale del processo. Compagni di lavoro e familiari chiedono verità e giustizia

(14 Dicembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Scritto da DirittiDistorti
Martedì 14 Dicembre 2010 08:11

A distanza di 3 anni , con quasi 100 udienze consumate (tra processo preliminare dal 1 luglio al 20 novembre 2008, al processo di 1° grado in corso dal 15 gennaio 2009 ad oggi), con l’ udienza del 14 dicembre,...

si apre la fase finale del Processo contro i sei Dirigenti della Multinazionale tedesca con la requisitoria finale e le richieste delle Pene da parte della Procura della Repubblica.
Seguiranno nelle prossime settimane gli interventi delle Parti Civili ed infine della Difesa dei sei Dirigenti, che si sono macchiati di un reato così barbaro e vergognoso, l’aver procurato le condizioni per cui quella maledetta notte del 6 dicembre 2007 i nostri Sette ragazzi, i nostri Sette Cari, i nostri Sette compagni di lavoro persero ingiustamente e tragicamente la vita.
Questa Strage sul lavoro ha consegnato i loro nomi alla lunga lista, che ogni giorno si allunga inarrestabile, delle morti sul lavoro nel nostro Paese, in cui ogni anno muoiono circa 1000-1300 lavoratori, una media di 3 al giorno ( peggio di una Guerra !!! ), che non fa distinzione tra lavoratori Italiani e Immigrati, tra le categorie , ma che vede soprattutto nel lavoro nero ed in particolari “settori a rischio” ( l’ edilizia e l’ industria e l’ agricoltura ) uno stillicidio continuo di lavoratori con decine di migliaia di feriti ed invalidi , oltrechè come nella nostra tragica vicenda di lavoratori che dopo una giornata di lavoro non rientrano più a casa dai loro cari.
In questo senso tutti i dati e le statistiche delle Istituzioni e degli Istituti preposti alla Salute e alla Sicurezza nei luoghi di lavoro sugli infortuni sul lavoro ed i morti , sono dati falsati quando va bene dall’ inattività dei settori produttivi e dell’ edilizia, dalle milioni di ore di Cassa Integrazione, se non addirittura erronei ossia che non tengono in conto di una serie di categorie coinvolte e del crollo del numero degli occupati negli ultimi due anni.
Facciamo appello a tutta la cittadinanza ed all’ opinione pubblica ed in particolare ai lavoratori, a stringersi solidariamente attorno a noi in questa battaglia finale che vedrà entro i prossimi due mesi, il determinarsi da parte dei Giudici togati e della Giuria Popolare, il pronunciamento della sentenza che ovviamente ci aspettiamo sia di massima condanna per i responsabili della Strage e che risulterà determinante anche dall’ apporto e dal sostegno che ci sarà con la presenza fisica in Tribunale di più persone possibili.
Noi non abbiamo dimenticato, e ricordiamo bene il sostegno e l’ emozione con cui la cittadinanza e l’ opinione pubblica Torinese e Nazionale si erano strette, in particolare attorno le famiglie, e di questo saremo sempre grati a tutti, ma dobbiamo tuttavia denunciare a malincuore che nell’ ultimo anno ( soprattutto ) ma in verità già subito dopo la fase iniziale del Processo di 1° grado questa solidarietà non sempre vi è stata ed è andata ad affievolirsi lasciandoci soli ad affrontare l’ iter processuale.
In questo senso un appello accorato lo facciamo al Sindacato ( assente ingiustificato !!! ) ed ai lavoratori , in particolare agli operai delle fabbriche, di venire in Tribunale e seguire le udienze , anche in virtù del fatto, che purtroppo la situazione della Crisi economica fa sì che ci siano molte Aziende ferme con i lavoratori in Cassa Integrazione e che potrebbero sostenere questa battaglia, questa Causa , che rammentiamo è una Battaglia di Civiltà Progresso e Dignità per tutte le Lavoratrici ed i Lavoratori nel nostro Paese e non solo per i lavoratori e per i famigliari della ThyssenKrupp.
Dall’ esito del Processo Simbolo per le morti sul lavoro in Italia né conseguirà di fatto , in base al risultato di condanne più o meno severe, se in questo tanto caro Bel Paese , sia normale o giusto morire di lavoro invece di vivere e lavorare dignitosamente !!!

Associazione Legami d’ Acciaio
(Ex-Operai TK e Familiari delle Vittime)


Torino Dicembre 2010

DirittiDistorti

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