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Berlusconi salvo per 3 voti. Guerriglia, scontri, feriti e fermi a Roma

(14 Dicembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Berlusconi salvo per 3 voti. Guerriglia, scontri, feriti e fermi a Roma

foto: www.radiocittaperta.it

Una Roma ancora sotto l’assedio dei manifestanti, tra studenti, lavoratori, sindacati di base, centri sociali, movimenti per il diritto all’abitare e per la difesa dei territori e dei beni comuni, è la città nella quale oggi, con soli tre voti di scarto, Camera e Senato hanno votato la fiducia al governo Berlusconi. Un unico imponente corteo sta percorrendo le vie del centro di una capitale militarizzata, a protezione dei palazzi del potere, dopo che le tre manifestazioni partite da tre punti diversi della città, Porta San Paolo, Piazza Aldo Moro e Colosseo, nella tarda mattinata sono confluite in Piazza Venezia per marciare insieme in direzione di Montecitorio. Dopo momenti di alta tensione nei pressi di Palazzo Grazioli e in altri punti della piazza in cui i manifestanti hanno letteralmente assaltato alcuni blindati delle forze dell’ordine, il lungo cordone si è diretto prima verso Corso Rinascimento e poi verso Corso Vittorio Emanuele, per fermarsi all’arrivo della notizia sull’esito del voto sulla fiducia e poi ripartire nuovamente alla volta di Piazza del Popolo passando per il Lungotevere. Lasciandosi alle spalle le vetrine distrutte della Deutsche Bank e di alcuni esercizi commerciali, una parte del corteo, una volta raggiunta Piazza del Popolo si è staccata per dirigersi di corsa verso piazza Goldoni, in Via del Corso, a poche centinaia di metri da Montecitorio, dove una violenta carica delle forze dell’ordine ha provocato alcuni feriti tra i manifestanti e durante la quale sono stati fermati una decina di studenti. Scontri sono ancora in corso nelle vie adiacenti mentre alcune automobili sono state date alle fiamme dai manifestanti e alcuni cassonetti sono stati rovesciati e utilizzati come barricate. Gli scontri si stanno spostando in Piazza del Popolo dove proseguono le cariche e altri manifestanti sono stati fermati. Un blindato della polizia e un mezzo dell’Ama sono stati dati alle fiamme.

Ore 11,10 - E’ partito alle 11,00 in punto da Porta San Paolo il corteo degli studenti medi e universitari, dei movimenti per la casa, dei sindacati di base, dei centri sociali, deciso ad arrivare il più possibile vicino a Montecitorio e a Palazzo Madama, “un corteo - ha raccontato Marco Santopadre ai microfoni di Radio Città Aperta – dove la fiducia dei movimenti nell’opposizione parlamentare al Governo Berlusconi è minore che negli altri appuntamenti di piazza previsti per oggi nella capitale, come dimostra il clima determinato e combattivo che coinvolge i manifestanti, clima che ha attirato il movimento di Terzigno contro la discarica, il cui presidio è stato sgomberato la notte scorsa, e i terremotati de L’Aquila che inizialmente avevano annunciato di voler partire dal Colosseo insieme alla Fiom” – ha aggiunto Santopadre descrivendo la composizione della piazza. “Fiducia in questo governo non ne abbiamo - Il futuro è nostro e ce lo riprendiamo” è ciò che si legge sullo striscione di apertura della manifestazione che sta percorrendo le strade di una Roma “militarizzata”, come sottolineato da Francesca Mannocchi nella corrispondenza in diretta dal Colosseo. "Se non cadete da soli - si legge su uno striscione- saremo noi la vostra buccia di banana". Il corteo partito dal Colosseo si fermerà su Via dei Fori Imperiali, all'altezza di via Cavour, per aspettare gli studenti universitari partiti dalla Sapienza. Manifestazioni e occupazioni sono in corso in tantissime città italiane, da Palermo a Milano, dove gli studenti hanno occupato il palazzo della Borsa.

Mila Pernice (Radio Città Aperta)

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