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(10 Settembre 2011) Enzo Apicella
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    Lo sciopero dei camionisti ARCESE di Gerbole ha vinto

    (16 Dicembre 2010)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cobas.it

    Lo sciopero dei camionisti ARCESE di Gerbole ha vinto

    foto: www.cobas.it

    Al terzo giorno di blocco totale dei cancelli lo SCIOPERO dei CAMIONISTI ARCESE di GERBOLE HA VINTO

    La proprietà stessa nella persona di Eleuterio Arcese verrà da Arco per incontrarsi con la RSU COBAS - FILT, venerdì 17 dicembre, al mattino in sede di Gerbole e al pomeriggio alla Prefettura di Torino. E pertanto lo sciopero è stato chiuso. La più grande conquista, comunque, è quella dell’unità straordinaria che si è formata tra gli autisti, che non solo hanno scioperato più del 90%, ma hanno dato una presenza compatta e generosa giorno e notte al blocchi: è questa la nostra vera garanzia per il futuro.

    Intanto un primo risultato già si è visto nell’incontro di oggi 15 dicembre con la Direzione di Gerbole, dove si è ottenuta la perequazione dei viaggi, su cui le Rsu potranno vigilare eliminando i casi di arbitrio “clientelare” o di discriminazione “punitiva” nella distribuzione delle trasferte.

    Le motivazioni dello sciopero, dichiarato i primi due giorni da Filt e Cobas e il terzo giorno dal solo Cobas, si sono espresse contro la deregulation sempre più incontrollata nell’uso di autisti slovacchi e polacchi, che hanno sostituito massicciamente il lavoro che prima era degli autisti italiani: ma comunuque con la viva solidarietà dei nostri autisti per le condizioni in cui gli slovacchi devono vivere, accampati in Italia senza casa e servizi. Certo! Questi autisti stranieri costano ad Arcese meno della metà dei suoi dipendenti italiani, ma i lavoratori sono essere umani in carne e ossa, non sono “costi” da tagliare. Al contrario da parte dei vertici aziendali Arcese riaffiorano periodicamente le minacce di esuberi e messa in mobilità. E la stessa situazione di scippo del lavoro peggiora sempre più per il dilagare di padroncini e aziende associate; privilegiate perfino rispetto ai tempi di attesa del carico/scarico, costringendo gli autisti Arcese a umilianti, improduttive attese di ore e ore, spesso dell’intera giornata.

    Altro obiettivo di lotta è la chiusura totale da parte di Arcese al rinnovo del Contratto Aziendale Integrativo scaduto dal 2004. E non si tratta affatto solo di soldi, perché il testo presentato da Cobas - Filt elimina un sistema di pagamento basato sui chilometri percorsi, che di fatto istiga alle violazioni del codice della strada e della normativa CEE.
    Noi richiediamo invece il riconoscimento effettivo di tutta la giornata oraria di lavoro, secondo la normativa CEE e il CCNL che considera lavoro da remunerare tutti gli altri tempi non solo quelli di guida. Questa lotta quindi rappresenta le esigenze di sicurezza sulla strada che un paese civile deve garantire al massimo.

    COBAS ARCESE Confederazione Cobas Torino

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