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Gli ex alunni della scuola Diaz

Gli ex alunni della scuola Diaz

(15 Novembre 2012) Enzo Apicella
La polizia carica i cortei studenteschi, a Roma e in altre città

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Luigino veniva arrestato tutte le volte che un gerarca fascista arrivava a Spoleto

(20 Dicembre 2010)

Luigino è stato arrestato preventivamente dalla milizia fascista spoletina almeno 50 volte, ogni qualvolta un dignitario del regime si affacciava in città.

Gli arresti preventivi erano uno degli strumenti repressivi del regime fascista per mettere a tacere l’opposizione politica.
I fascisti di Spoleto, di Luigino avevano paura che facesse quello che aveva sempre fatto, una delle sue dimostrazioni, come mettere una bandiera rossa su di un campanile ( anche Luigino saliva in alto per protestare).

Una misura fascista rimane sempre una misura fascista, anche se chi la propone si presenta come ex fascista.

Una misura fascista per piegare che cosa ? Il movimento degli studenti, i giovani che difendono la scuola pubblica e il diritto di tutti a studiare e ad avere una cultura.

Per difendere che cosa ? Il mercenariato parlamentare, quella compravendita di parlamentari che terrà in piedi il governo del “Padrone”, ma di questo chi se ne importa alla fin fine, se a sostituirlo sarebbe stato un “Governo dei Padroni”, il che è più o meno la stessa cosa; ma quel mercenariato, quell’indegno spettacolo di parlamentari comprati e venduti sarebbe servito stavolta a mettere in ginocchio la scuola, l’università, la cultura, i sogni e i diritti dei giovani.

Per difendere chi ? Le banche, quell’Istituto perfettamente adatto a far versare lacrime e sangue a chi lavora, per salvare il quale, ovvero il privilegio di chi vive di rendita, in Grecia e in Irlanda, e tra poco in Spagna, Portogallo, Italia, toglieranno il pane alle famiglie degli operai e degli impiegati e dei loro figli disoccupati.

E’ una vera vergogna e per difendere questa vergogna si invocano misure fasciste, da parte di quel Gasparri così uomo di stato da aver definito cloaca (fogna) il Consiglio Superiore della Magistratura, che non è altro che una manifestazione volgare di un’idea sovversiva, del più tipico sovversivismo delle classi dominanti.

Gli incidenti del 14 dicembre hanno lasciato tra le mani delle forze dell’ordine alcuni quindicenni che erano in Piazza per difendere la loro scuola, colpevoli praticamente di nulla e per questo rilasciati, rendendo esplicito come il messaggio fascista che viene dal governo sia impastato di menzogne.

Non hanno ancora capito, o forse hanno capito fin troppo bene di quale radicalità sociale sia questo Movimento nato il 14 dicembre, per questo cercano un diversivo, cercano una “cattivo maestro” da pescare in qualche Centro Sociale, quando invece è il Movimento in sé che esprime Rivolta Sociale e dice basta al saccheggio del diritto allo studio.

Coloro che oggi chiedono misure di stampo fascista contro il Movimento degli studenti sono gli stessi che ogni giorno attaccano la Costituzione nata dalla Resistenza.

In realtà chi fa squadrismo di governo, odia i giovani figli di lavoratori, odia la pretesa di questi giovani di avere gli stessi diritti dei figli dei ricchi, per questo massacra la scuola pubblica, per questo invoca il manganello contro chi non accetta questo ritorno indietro.

Gli uomini di cultura l’hanno capito da tempo, hanno avvisato, ci hanno detto: difendetevi, ricambiateli con la stessa moneta. Non ci sono cattivi maestri c’è solo una realtà insopportabile.

Edoardo Sanguineti, uno dei più grandi poeti italiani del novecento ci ha lasciato poco tempo fa con queste parole: "Bisogna restaurare l’odio di classe. Perché loro ci odiano, dobbiamo ricambiare. “Loro” sono i capitalisti, “noi” siamo i proletari del mondo d’oggi: non più gli operai di Marx o i contadini di Mao, ma «tutti coloro che lavorano per un capitalista, chi in qualche modo sta dove c’è un capitalista che sfrutta il suo lavoro.

A me sta a cuore un punto. Vedo che oggi si rinuncia a parlare di proletariato. Credo invece che non c’è nulla da vergognarsi a riproporre la questione. E’ il segreto di pulcinella: il proletariato esiste. E’ un male che la coscienza di classe sia lasciata alla destra mentre la sinistra via via si sproletarizza.

Bisogna invece restaurare l’odio di classe, perché loro ci odiano e noi dobbiamo ricambiare. Loro fanno la lotta di classe, perché chi lavora non deve farla proprio in una fase in cui la merce dell’uomo è la più deprezzata e svenduta in assoluto? Recuperare la coscienza di una classe del proletariato di oggi, è essenziale.

E’ importante riaffermare l’esistenza del proletariato. Oggi i proletari sono pure gli ingegneri, i laureati, i lavoratori precari, i pensionati. Poi c’è il sottoproletariato, che ha problemi di sopravvivenza e al quale la destra propone con successo un libro dei sogni".

Pensiamoci, prima che tornino a prenderci nelle nostre case come facevano con Luigino.

Associazione Culturale CASA ROSSA

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