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(13 Settembre 2010) Enzo Apicella
La scuola dopo la controriforma Gelmini

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(La controriforma dell'istruzione pubblica)

No alla scuola di Moratti e Berlinguer

via Berlusconi ma non per Prodi

(26 Novembre 2003)

ggi la controriforma Moratti sta portando a termine in maniera devastante il processo di privatizzazione della scuola pubblica avviato dai ministri ulivisti Berlinguer e De Mauro.

Dopo i tagli previsti dalla finanziaria (che toglie soldi alla scuola pubblica per convogliarli nel finanziamento dell’occupazione coloniale in Iraq), la rigida separazione classista tra formazione liceale e formazione professionale (quest’ultima affidata esclusivamente agli istituti regionali, in gran parte privati), il potenziamento dei finanziamenti pubblici alle scuole private, oggi il ministro Moratti annuncia ulteriori agevolazioni (detassazione e finanziamenti) per le imprese che intervengono nei processi formativi! Tutto questo in un quadro segnato dall’ulteriore precarizzazione del personale docente e non docente, da tagli degli organici (si veda la riesumazione del maestro unico e l’abolizione del tempo pieno), dallo smantellamento delle già poche strutture studentesche (mense, alloggi, buoni pasto ecc).

Mentre il governo Berlusconi va all’affondo contro la scuola pubblica, D’Alema e il Centro liberale dell’Ulivo (Margherita e maggioranza Ds) annunciano che un futuro governo di Centrosinistra non metterà in discussione nel suo complesso la controriforma Moratti! Dichiarazioni che dimostrano che il Centrosinistra si candida a rappresentante privilegiato del padronato italiano, contro gli interessi dei lavoratori e degli studenti. Non c’è nulla di cui stupirsi: la controriforma Moratti non fa altro che riprendere gli assi fondamentali della controriforma Berlinguer voluta dal Centrosinistra. Non solo: è stato proprio il governo di Centrosinistra a introdurre, nel ’99, la parità e l’autonomia scolastiche, con le quali si legittimava l’entrata delle scuole private nel sistema nazionale dell’Istruzione (con i connessi cospicui finanziamenti pubblici).

La battaglia per il ritiro della controriforma Moratti e per la cacciata del governo Berlusconi è anche una battaglia contro la svendita delle mobilitazioni di lavoratori e studenti alla sciagurata prospettiva di un nuovo governo Prodi. Riteniamo estremamente grave che la maggioranza dirigente del nostro partito abbia annunciato la disponibilità ad un alleanza di governo con chi per anni ha svenduto la scuola pubblica ai privati (e continua a svenderla: basta pensare alla recente Legge regionale sulla scuola dell’Emilia Romagna –voluta dal Centrosinistra e votata anche dal Prc che fa parte dell’alleanza di governo!- che riproduce i punti cardine della Moratti).

Per il ritiro della controriforma Moratti
Per la cacciata del governo Berlusconi
Per una vera alternativa di sistema che liberi la scuola dalla logica del profitto e della mercificazione

Associazione Marxista Rivoluzionaria
PROGETTO COMUNISTA
Sinistra del Partito della Rifondazione Comunista

Fonte

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