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20.12.10 - Lettera aperta alla Segreteria della Cgil di Modena

(21 Dicembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.rete28aprile.it

Lunedì 20 Dicembre 2010 17:40
Cari compagni, abbiamo letto con un certo stupore e dissenso il comunicato stampa della segreteria della CGIL di Modena circa la giornata di lotta degli studenti del 14/12 a Modena (...)

Al Segretario Generale della Cgil di Modena

Alla Segreteria Confederale Cgil di Modena

Cari compagni,

abbiamo letto con un certo stupore e dissenso il comunicato stampa della segreteria della CGIL di Modena circa la giornata di lotta degli studenti del 14/12 a Modena dal titolo "PROTESTA SCUOLA UNIVERSITÀ14 DICEMBRE: UN MOVIMENTO CONVINTO E PACIFICO, TURBATO DA GRAVI EIRRESPONSABILI ATTEGGIAMENTI DI FRANGE MINORITARIE".

Vorremmo pertanto, come dirigenti, delegati e militanti della CGIL di Modena esprimere le seguenti valutazioni in merito:

la prima cosa che un comunicato del genere lascia trapelare è che la Cgil prende le distanze da forme di lotta come quella di occupare strade e binari. Il tentativo di occupare i binari, rientra in una pratica di lotta che da due mesi gli studenti di tutta Italia portano avanti, insieme all´occupazione dei monumenti e altre forme di visibilità. E´ un metodo di lotta che può non piacere, ma perchè solo a Modena dovrebbe essere etichettata addirittura come una iniziativa "violenta e intimidatoria"?? Tra l´altro, i lavoratori iscritti alla CGIL praticano da sempre questa forma di lotta, in mille vertenze per la difesa del lavoro o la conquista del contratto. Siamo forse tutti"irresponsabili"? Perchè non si dice nulla invece sulla violenza totalmente gratuita usata dalla polizia in tale frangente? Martedì, a parte qualche manganellata isterica ed inaccettabile, non è successo davvero niente di grave!

L´assemblea tenutasi il giorno13/12 (citata nel comunicato) ha visto la proposta della segreteria della CGIL, per provare a tenere insieme settori diversi di movimento, finire in netta minoranza tra gli studenti presenti. Perciò, il giorno successivo, la stragrande maggioranza degli studenti, non per un fraintendimento ma perchè così aveva deciso il coordinamento degli studenti medi, ha preferito andare al corteo"autorganizzato" evidentemente ritenuto, piaccia o no, più attrattivo e convincente.

Evocare il Brigatismo degli anni70 quasi a voler dire che chi occupa i binari di una stazione è un terrorista, è davvero una considerazione da irresponsabili! Anziché correre dietro alle dichiarazioni degli sceriffi di turno, siano essi di centro-destra o di centro-sinistra, la CGIL dovrebbe interrogarsi sul perchè la stragrande maggioranza degli studenti ha optato per quella forma di manifestazione e su qual è il grado di esasperazione che c'è all'interno della società a causa delle vessazioni che quotidianamente le classi subalterne stanno subendo.

Appare chiaro che la radicalità di questo movimento è quella di chi non vuole limitarsi a "esprimere civilmente il proprio dissenso" ma si è stancato e vuole provare concretamente a fermare i processi in atto. Da questo punto di vista gli studenti hanno da insegnare, visto che il nostro sindacato non riesce ancora a proclamare lo sciopero generale, nonostante l´attacco continuo e quotidiano che i lavoratori stanno subendo.

Come delegati e attivisti che hanno aderito all'area Programmatica "LA CGIL CHE VOGLIAMO" continueremo a fare quello che una forza sindacale dovrebbe fare: provare ad unire il movimento, senza "fare la lezione" e senza stilare liste di "buoni" e "cattivi". Crediamo certamente che rafforzare e far progredire la lotta significhi anche sconfiggere quegli atteggiamenti settari e di "studentismo" che subordinano l´importanza cruciale dell´unità studenti-lavoratori ad atteggiamenti autoreferenziali, ma lo si deve fare politicamente, nel dibattito e non con atti burocratici.

Circa l'operato della segreteria della CGIL di Modena, ci sentiamo di esprimere forti criticità. L'asprezza della crisi, spingerebbe all'assunzione di un ruolo guida – soprattutto i settori chiave come la Formazione – che il nostro sindacato (in Italia come sul territorio) non manifesta.

Questa segreteria è nata con un'impostazione "unitaria e plurale" ma i segni di tale pluralità e rinnovamento, non riusciamo a coglierli. Ci sembra prevalente un continuismo, rispetto ad altre stagioni, di cui il documento sui fatti del 14 dicembre è chiara espressione. La CGIL di Modena non deve in alcun modo sterilizzare il conflitto e i movimenti, quanto piuttosto porsi al loro fianco, con la sua autonomia e autorevolezza. Del resto, la conflittualità di questa "generazione negata", nei prossimi anni non potrà che accentuarsi e radicalizzarsi: senza lavoro, senza welfare, senza tutele, senza rappresentanza, senza futuro, centinaia i migliaia di giovani e giovanissimi reagiranno con rabbia alla loro esclusione sociale. La Cgil sceglierà di lasciarli soli? E i gruppi dirigenti del nostro sindacato non sentono alcuna responsabilità storica verso questa deriva sociale e generazionale?

Le manganellate, le denunce, e adesso persino le perquisizioni contro alcuni attivisti sociali, sono il segno di un clima sociale che si deteriora. La CGIL deve opporsi con forza a questo clima mefitico di repressione che i giornali padronali alimentano con forza. Nelle scorse settimane era toccato ai lavoratori migranti del Windsor subire una operazione di polizia stile rastrellamento israeliano, denunciata da pochi (spiace dirlo: nel silenzio anche della CGIL).

Tira decisamente una brutta aria, anche in questa città. La CGIL dica una parola di chiarezza: con chi stiamo e contro chi.

Su queste e altre questioni, chiediamo un incontro chiarificatore con il segretario della CGIL di Modena.

Firmato

Paolo Brini, Diana Terzi, Francesco Santoro, Antonella Minelli, Silvano Merighi, Antonino Grimaldi (Componenti Direttivo Cgil Modena)

Massimo Valentini (Direttivo Regionale Cgil Emilia Romagna)

Giovanni Iozzoli, Beppe Faillace, Giuseppe Violante, Matteo Parlati, Elvis Fischetti, William Natali, Silva Benedetti, Piero Ficiarà, Roberto Malverti (Componenti Direttivo Fiom Modena)

Denis Bruni (Componente Direttivo Spi Modena)

Massimo Albinelli, Laura Schenetti (Componente Direttivo Filctem Modena)

Claudio Po', Mirko Martinelli (Componenti Direttivo Filcams Modena)

Segue il comunicato della Cgil di Modena sulla manifestazione degli studenti del 14 dicembre, cui è seguita la lettera pubblicata sopra

PROTESTA SCUOLA UNIVERSITÀ 14 DICEMBRE:
UN MOVIMENTO CONVINTO E PACIFICO, TURBATO DA GRAVI E IRRESPONSABILI ATTEGGIAMENTI DI FRANGE MINORITARIE

Rispetto allo svolgimento della protesta del mondo della scuola e dell'università tenutasi ieri martedì 14 dicembre a Modena, ci preme precisare alcuni punti sulle due manifestazioni che si sono svolte nella mattinata.
La Cgil che è stata promotrice con la sua categoria Flc/Cgil insieme a Gilda, ai coordinamenti genitori, alla Rete degli Studenti Medi e Unione Universitaria della manifestazione che si è svolta pacificamente, ha tentato nei giorni precedenti di prendere contatti con gli organizzatori dell'altra manifestazione partecipando ad un'assemblea e proponendo di unificare le due iniziative con una piattaforma che tenesse insieme le legittime rivendicazione contro i tagli e per la valorizzazione dell'istruzione pubblica. Anche in considerazione che la manifestazione sindacale teneva insieme un mondo vasto che va dagli studenti medi e universitari, a docenti, personale Ata, ricercatori universitari e genitori.

Da parte però degli organizzatori dell'altra iniziativa non c'è stata alcuna volontà di trovare una sintesi, rifiutandosi aprioristicamente di trovare una linea comune con la nostra manifestazione.
Ieri mattina approfittando della presenza sin dalle prime ore del mattino dei ragazzi in piazza Sant'Agostino, hanno fatto partire un corteo senza specificare in quale direzione, e senza chiarire cosa sarebbe accaduto durante quell'iniziativa.

La Cgil considera irresponsabile l'iniziativa di chi intendeva portare i ragazzi sui binari della stazione ferroviaria di Modena, mettendo seriamente a rischio anche la loro incolumità fisica (ricordiamo che la stazione di Modena è stazione di transito anche di treni ad alta velocità).

Convinti che la stragrande maggioranza dei partecipanti abbia voluto manifestare pacificamente la propria rabbia e il proprio dissenso, la Cgil condanna però slogan e atteggiamenti di certi manifestanti quali quello di indicare con la mano il segno della "P38", atteggiamenti gravi e pericolosi che riportano alla mente tragici periodi della storia recente di questo Paese.

Iniziative come queste sono oltre che dannose, controproducenti per gli obiettivi che il movimento di protesta pacifico e democratico si prefigge: chi sfrutta le manifestazioni studentesche con iniziative a carattere violento e intimidatorio persegue l'obiettivo della divisione e oggettivamente fa lo stesso gioco del Governo che intende contestare e di chi vorrebbe ridurre gli spazi di partecipazione, democrazia e protesta.

La Cgil è convinta che il movimento studentesco sia sano e abbia al proprio interno gli anticorpi per respingere e isolare provocatori violenti e irresponsabili, anche in previsione delle prossime iniziative.

Segreteria Cgil Modena

Rete del 28 aprile per l'indipendenza e la democrazia sindacale

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