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(13 Settembre 2010) Enzo Apicella
La scuola dopo la controriforma Gelmini

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    Contro gli studenti denunce e minacce. Ma domani si torna in piazza contro il ddl Gelmini e il furto di futuro

    (21 Dicembre 2010)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

    Contro gli studenti denunce e minacce. Ma domani si torna in piazza contro il ddl Gelmini e il furto di futuro

    foto: www.radiocittaperta.it

    21-12-2010/13:36 --- Sono finora una sessantina le persone identificate e denunciate dalla Digos per 'manifestazione non preavvisata' in relazione alle iniziative attuate dai promotori della protesta studentesca il 14 dicembre scorso. Altre 8 persone sono state identificate in quanto ritenute responsabili del lancio di oggetti nei confronti dei contingenti e dei veicoli delle forze di sicurezza impiegate nei servizi di ordine pubblico. Sono i dati di un primo bilancio della 'serrata' attività di indagine della Digos di Roma che sta procedendo all'esame di tutti i filmati ripresi durante gli scontri del 14 dicembre. Quanto alle annunciate proteste studentesche di piazza di domani, in una nota la Questura ribadisce che "procederà alla denuncia degli autori di manifestazioni in luogo pubblico non preavvisate". A tal proposito per domani a Roma sarebbero previsti due cortei: gli studenti medi partiranno da Piramide e gli universitari da piazzale Aldo Moro, attraverseranno la città evitando il centro storico blindato e punteranno sul ministero dell'Istruzione, al di là del Tevere. Ma il percorso non è ancora svelato.
    È probabile un "assedio" iniziale al palazzo dell'Economia in via XX Settembre, è possibile si passi poi per via delle Botteghe Oscure. Al momento non è stata inoltrata nessuna richiesta di autorizzazione per cortei e percorsi autorizzati alla Prefettura di Roma: “non abbiamo ancora comunicato il percorso alla questura e pensiamo di chiedere le autorizzazioni nel corso del corteo. Sarà questo il nostro modo di creare disagio alla città", annunciano gli studenti. "Non cercheremo lo scontro contro polizia e carabinieri, non cadremo nella trappola del governo. È il capo della polizia a sostenere che il conflitto sociale non si può ridurre a ordine pubblico", dice Luca Cafagna, Scienze politiche, "e noi non vogliamo farci inscatolare dal governo". "Non ci troverete dove ci cercate", l'ultimo slogan immaginato, sta già lasciando spazio a "Voi chiusi nei palazzi, noi liberi per la città". Regali di Natale al ministro Gelmini ricorderanno "lo scempio della riforma". Riforma che, nel giorno del corteo, potrebbe essere già stata approvata.

    Continua nel frattempo lo sciopero della fame di alcuni studenti del Collettivo di Studi Orientali dell'Università la Sapienza di Roma. Lo slogan: "Con la cultura non si mangia, per la cultura non mangiamo". E a dare sostegno agli scioperanti, altri studenti dell'Istituto italiano di studi orientali,i quali saranno riuniti questa mattina nella facoltà di lettere della Sapienza in un sit-in di solidarietà: due di loro infatti hanno già manifestato problemi di salute. E nel pomeriggio sarà di nuovo la Camera a far da sfondo alle proteste: gli studenti medi, infatti, saranno in piazza Montecitorio: "alle 16 in punto per un flash mob veloce e divertente - assicurano gli organizzatori - vogliamo così ridicolizzare questo clima di terrore alimentato da chi vorrebbe fermarci".Oggi ci saranno assemblee in università e in un paio di licei romani, cui faranno seguito volantinaggi in città per spiegare la protesta, lezioni a Campo dei Fiori e presidi con i ricercatori al Pantheon.

    Giornata di mobilitazione oggi anche per i lavoratori dell'Università. Ad organizzarla sono Adi, Adu, And, Andu, Auri, Cisl universit, Cnu, Conpass, Cisal Universit, Flc Cgil, Rete 29 aprile, Snals docenti, Sun, Udu, Ugl università e ricerca, Uilpa-Ur e Usb pubblico impiego. Le organizzazioni sindacali "inascoltate, hanno espresso da tempo precise critiche e precise proposte e hanno chiesto al Governo e al Parlamento di aprire finalmente un vero confronto con il mondo universitario - spiegano in una nota - I contenuti del ddl e il metodo con il quale lo si vuole imporre ci inducono a chiedere, ancora una volta, a tutte le componenti universitarie di intensificare la protesta e di partecipare il 21 dicembre ad una giornata nazionale di mobilitazione in tutti gli atenei".

    Tante le mobilitazioni anche nel resto d’Italia: a Torino, Palazzo Campana, storica sede delle facoltà scientifiche della città, è stato nuovamente occupato ieri da centinaia di studenti della facoltà di Matematica. A Genova oggi pomeriggio ci saranno dibattiti nei diversi poli e un corteo funebre per l’università pubblica. A Milano oggi si terrà un’intera giornata di assemblee in vista di domani, quando ci sarà un presidio di fronte alla sede dell’Università Statale, da cui muoverà un corteo. Assemblee e presidi si terranno anche a Bologna, a Firenze, dove i collettivi annunciano per domani un corteo e blocchi del traffico, e poi a Napoli, dove un gruppo di universitari ieri ha occupato la sede del Cepu. A Palermo domani ci sarà il quarto “Blocchiamo tutto day”, organizzato da universitari e studenti delle superiori.

    Klara Kice/Mila Pernice, Radio Città Aperta

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