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Roma: la sala stampa del Campidoglio intitolata a Cynthia D’Ulizia, ex direttrice di Radio Città Aperta

(23 Dicembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it


Redazione Radio Città Aperta

23-12-2010/17:21
--- Oggi, dopo più di quattro anni dalla sua prematura scomparsa, finalmente la sala stampa del Comune di Roma è stata intitolata alla direttrice di Radio Città Aperta Cynthia D’Ulizia, venuta a mancare il 16 gennaio del 2006. Questa mattina il Sindaco di Roma Gianni Alemanno, insieme al presidente dell’Assemblea Capitolina Marco Pomarici e alla presenza dell’assessore regionale Luca Malcotti, ha inaugurato la nuova sala stampa capitolina frutto di ben 5 mesi di lavori, dedicata anche alla controversa giornalista e scrittrice Oriana Fallaci, anche lei scomparsa nel 2006. A tagliare il nastro è stata la sorella di Cynthia, presente alla cerimonia insieme ad altri familiari e compagni della battagliera direttrice di Rca.
"Volevamo parlare a tutti gli orientamenti e a tutte le culture la sala stampa deve essere il tempio del pluralismo e della dialettica delle idee. Questi richiami a due giornaliste di valore, seppure con storie molto diverse, significa parlare a tutti. Il messaggio é che noi all'informazione ci crediamo" ha affermato il sindaco Alemanno davanti ad una discreta platea di giornalisti dopo aver scoperto le due targhe. In realtà l’intitolazione a Cynthia D’Ulizia della saletta dedicata alle interviste adiacente alla sala stampa vera e propria è il frutto del voto unanime del Consiglio Comunale di Roma a poche settimane dalla scomparsa della nota giornalista proprio nel 2006, su proposta di alcuni consiglieri, del sindacato dei giornalisti e di molti colleghi che ne avevano potuto apprezzare professionalità e combattività.
Direttrice di Radio Città Aperta per molti anni, era stata decisiva nel dare vita all' Associazione delle radio comunitarie per tutelare ed affermare l’importanza di emittenti di informazione e indipendenti dentro un settore dominato allora come oggi dai grandi network. Cynthia aveva imposto la sua battaglia per la democratizzazione e l’apertura della professione giornalistica fin dentro la Federazione Nazionale della Stampa, della quale era diventata consigliera nazionale, e l’Associazione Stampa Romana. Era stata proprio Cynthia, dopo un lungo braccio di ferro ai tempi della giunta Signorello, a ottenere che le sedute del Consiglio fossero ritrasmesse in diretta sugli 88.9 dell’emittente romana svolgendo così un indispensabile e interessante servizio pubblico nei confronti della collettività e dei movimenti sociali, ambientali e territoriali della capitale. Per la sua esperienza all’interno dell’Aula Giulio Cesare era divenuta presto un punto di riferimento importante sia per i colleghi delle altre testate che per molti consiglieri ed esponenti politici. A lei ed a Radio Città Aperta tutte le forze politiche hanno sempre riconosciuto la capacità di svolgere, con le dirette del Consiglio e gli aggiornamenti periodici sulle attività istituzionali, un servizio di pubblica utilità sempre professionale e imparziale, pur trattandosi di un’emittente politicamente schierata e intransigente rispetto alla difesa di certi valori e temi.
Scrivevano nel 2006 i redattori e i compagni di «Radio Città Aperta»: «Le parole si comprano soltanto se qualcuno è disposto a venderle. Contro questa logica Cynthia ha fatto dell' indipendenza politica ed economica di Radio Città Aperta il punto di forza dei ragionamenti e dei progetti che hanno reso possibile la vita di questa radio. Non mancherà solo a noi».
In epoca di tagli come quella attuale, seppure ‘a mezzi’ con la Fallaci, la intitolazione della Sala Stampa del Campidoglio a Cynthia D’Ulizia costituisce un riconoscimento importante per chi continua a battersi per una informazione libera ed indipendente dai condizionamenti partitici ed affaristici.

Radio Città Aperta - Roma

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