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Grecia, comunisti: "Guerra di popolo contro la crisi"

(28 Dicembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it

Grecia, comunisti: "Guerra di popolo contro la crisi"

foto: www.comunistiuniti.it

Negli ultimi tempi molti compagni si sono affrettati a proclamare: "Facciamo come la Grecia!" di fronte all'avanzata dei comunisti in quel paese.
Pochi però si soffermano sull'analizzare "come" i comunisti greci hanno fatto e stanno facendo.
Ad esempio, i comunisti greci sembrano non essere proprio d'accordo sul fatto che servano degli accordi elettorali governisti con la sinistra liberista per difendere i lavoratori e la democrazia di fronte ad una crisi strutturale (e non congiunturale) del capitalismo gestita con politiche antioperaie concertate tra governi di ogni colore, UE e FMI.
Dopo 13 scioperi generali dal dicembre 2009 fino ad oggi (e in Italia aspettiamo ancora il primo), decine di occupazioni di ministeri e altri edifici governativi, numerose azioni di settore e lotte con la partecipazione di centinaia di migliaia di lavoratori, studenti e disoccupati...la posizione dei comunisti greci (che non hanno appoggiato il centrosinistra del PASOK nemmeno ai ballottaggi alle ultime regionali) è stata ampiamente premiata nelle piazze e nelle urne. Mentre la sinistra "radicale" di SYN/SYRIZA, membro della Sinistra Europea che sostiene l'alleanza col centrosinistra "contro la Destra", ha conosciuto solo battute d'arresto e raggranella ormai poco più di un terzo dei voti del KKE.
Certo la Grecia non è l'Italia, ma se è per questo l'Italia non è nemmeno il Brasile. Ed è ora che i comunisti, come fecero nelle esperienze più avanzate del '900, analizzino seriamente la natura e le conseguenze dell'agire politico in un contesto di crisi generale di sovrapproduzione di capitale come questa. Distinguendo nettamente dalle tattiche utlizzate durante crisi cicliche e di espansione del capitalismo dove, con le lotte e con determinati rapporti di forza, si poteva sperare di strappare conquiste e diritti alle classi dominanti.
Senza fretta o avventurismi, dobbiamo cominciare a gettare le basi per un'alternativa di sistema e non per sostenere alternanze di governo mirando alla mera sopravvivenza dell'oggi. Cosa che poi non si è nemmeno in grado di garantire perchè, come movimento comunista, si rischia solo di perdere l'ultimo briciolo di credibilità residua.

Comunisti Uniti

Grecia, comunisti: "Guerra di popolo contro la crisi"

"I lavoratori debbono rendersi contro delle cause della crisi e prepararsi per una vera guerra: consapevole, pianificata e organizzata che conduca al rovesciamento del potere".

Il parlamento greco ha approvato giovedì notte - con i soli voti della maggioranza socialista la Finanziaria 2011(1), che include nuovi tagli per 14,4 miliardi di euro. Durissima e sorprendente la reazione del Partito comunista greco (Kke)(2), che ha invitato i lavoratori a "una vera guerra di popolo" per "rovesciare il potere" e instaurare "un governo popolare" che conduca il paese fuori dalla crisi(3)"rifiutandosi di ripagare il debito"(4) a Ue e Fmi.

Aleka Papariga, leader del Kke, che attualmente sta guidando la protesta popolare contro l'austerity, ha detto che "i lavoratori debbono rendersi contro delle cause della crisi e prepararsi per una vera guerra: consapevole, pianificata e organizzata che conduca al rovesciamento del potere".
Secondo la sua leader, l'unica soluzione per la Grecia è "il rifiuto di ripagare il debito", cosa che può fare solo "un governo del popolo e del lavoro".
Il Kke è il terzo partito greco e alle recenti elezioni amministrative è passato dal 7,5 al 10,5 per cento dei consensi. Il parlamentoha unicamerale di Atene, dove i comunisti greci hanno 21 seggi, ha approvato il bilancio con i soli voti del Pasok del premier George Papandreou. Tutte le opposizioni hanno votato contro. "Stiamo per votare il primo bilancio a sovranità limitata", ha dichiarato il leader dell'opposizione di centrodestra (Nd), Antoni Samaras, alludendo al prestito e alle condizioni Ue-Fmi.
Poche ore prima del voto, migliaia di persone erano scese in piazza a manifestare durante uno sciopero generale di 3 ore che si è esteso a 24 per i trasporti pubblici.

Il Partito comunista greco, fondato nel 1918, durante la Seconda guerra mondiale guidò la resistenza al fascismo e al nazismo, liberando e governando diverse regioni del paese. Dal '46 al '49, il Kke diresse i partigiani greci nella sanguinosa guerra civile contro il governo monarchico sostenuto da Gran Bretagna e Stati Uniti. Dopo la sconfitta, il partito fu messo fuorilegge dal nuovo governo filo-occidentale e i comunisti furono costretti all'esilio per fuggire alla repressione. Costretto alla clandestinità sotto la dittatura dei colonnelli, il Kke tornò a partecipare alla vita politica greca solo nel '74.

(1) http://it.peacereporter.net/articolo/25958/Grecia%3A+sciopera+il+sistema+di+trasporto+pubblico%2C+ma+la+finanziaria+di+tagli+non+cambia
(2) http://www.kke.gr/
(3) http://it.peacereporter.net/articolo/20388/Grecia,+il+conto+della+crisi
(4) http://it.peacereporter.net/articolo/25831/Grecia%2C+ritorno+al+passato

Comunisti Uniti

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