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Cesena: Occorre schierarsi

Assemblea pubblica a sostegno della resistenza irachena

(8 Dicembre 2003)

Definire terroristica la resistenza irachena significa bollare come terroristiche tutte le lotte di liberazione nazionale, anti-coloniali e la stessa resistenza italiana.

La morte dei militari italiani e spagnoli , ai quali qualcuno forse s'era dimenticato di spiegare che era una missione di occupazione, non cambia la legittimità dei partigiani iracheni.

Le forze USA e occidentali hanno seminato in Iraq, per 12 anni, morte, distruzione, miseria, radioattività e malattie in nome della "democrazia" e della "libertà", violando il diritto internazionale e con l'infame complicità dell'ONU.

Al popolo iracheno è toccato, suo malgrado, di combattere una cruenta battaglia per difendere la propria sovranità e dignità e, parallelamente, gli interessi della maggioranza dell'umanità contro il folle disegno di egemonia mondiale di Bush e tutta l'accolita di pazzi che lo circonda. La resistenza irachena non ha nulla a che vedere con "complotti terroristici" internazionali e con Bin Laden. I suoi combattenti sono contadini, operai, pescatori, studenti, sunniti, sciiti, curdi, ex-soldati, socialisti, nasseriani, comunisti; essa gode dell'appoggio della maggioranza della popolazione; la sua forza sono l'odio e il disprezzo per chi ha bombardato e occupato l'Iraq.

In tanti abbiamo marciato in tutto il mondo per fermare la guerra: non ci siamo riusciti e non abbiamo salvato un solo bambino dalle bombe. Questo "grandioso" movimento si è quasi dissolto con l'annuncio di Bush della "fine delle ostilità".

Se il partito della guerra infinita passa in Iraq saranno guai per tutti: noi compresi. Se la resistenza riuscirà a cacciare gli occupanti (e non è escluso che ci riesca) le prospettive di pace saranno possibili. I progetti di guerra contro Iran, Siria,Corea,Cuba.. saranno più difficili da attuare.

La resistenza irachena dunque è la nostra resistenza e per questo dobbiamo sostenerla ritornando a bloccare le basi politiche-militari degli aggressori in Italia/Europa.

Fuori tutti dall'Iraq !
Senza resistenza non ci sarà pace.


"Sputerò in faccia ai tirapiedi
Sputerò sulle loro liste
Dichiarerò che siamo il popolo dell'Iraq
Siamo il popolo ancestrale di questa terra"


Saadi Yousse (poeta iracheno, coscienza della resistenza, perseguitato da Saddam e oggi in esilio)


Cesena: Mercoledì 17/12 H.21.00
presso "spazio politico-culturale" Vicolo della stazione 52

Assemblea pubblica a sostegno della resistenza irachena
Interverrà : Roberto Massari (editore)
Promuove : Assemblea cittadina contro la guerra

Assemblea cittadina contro la guerra (Cesena)

Fonte

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