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(31 Gennaio 2012) Enzo Apicella

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(Il saccheggio del territorio)

La politica che dichiara guerra all'ambiente

(12 Gennaio 2011)

Nell’era in cui non solo alcuni politici, ma anche e soprattutto una buona parte dei cittadini hanno capito che tutti noi contribuiamo a distruggere l’ambiente, la provincia di Vibo Valentia capitanata da De Nisi ha deciso di dare il suo prezioso contributo a distruggere non solo l’ecosistema, ma anche la salute dei cittadini.

L’idea di qualcuno è quella che vedrà l’uso di combustibile derivato dai rifiuti, negli stabilimenti del cementificio sito nella frazione Marina del capoluogo di provincia. Ebbene si, la grande idea rivoluzionaria innovativa ed ecosostenibile, che i nostri grandi amministratori stanno portando avanti per superare l’annoso problema dello smaltimento dei rifiuti, è “bruciare” la spazzatura negli altiforni della cementeria!! Loro lo chiamano più semplicemente combustibile CDR, ma è senza dubbio un modo per nasconderne il significato, per non spaventare i cittadini. Avrebbero potuto portare avanti, e potenziare, la raccolta differenziata intrapresa, negli ultimi mesi di vita dall’amministrazione Sammarco, dall’unico assessore all’ambiente che ha avuto qualche idea lungimirante, Enzo Insardà. Ma loro no! Se devono distruggere qualcosa lo fanno nel modo migliore. E quale modo migliore se non quello di creare praticamente un inceneritore, perché alla fine di questo si tratta, per bruciare tutti i rifiuti fregandosene altamente dell’ecologia? Così come la costruzione dell’enorme discarica a San Calogero, più volte contestata dal nostro partito, che fa venire un atroce dubbio: a cosa ed a chi serve questa mega discarica se la differenziata in alcuni paesi della nostra provincia e già bene avviata e con alte percentuali? È vero anche che negli ultimi mesi dell’amministrazione Sammarco il comune di Vibo Valentia, ha perso i finanziamenti previsti dal Por Calabria Fesr 2007-2013, ma abbandonare totalmente il progetto della raccolta differenziata, come ha fatto la nuova amministrazione D’Agostino, è stato un vero disastro. La spazzatura ormai invade le strade, e nessuno sembra essere in grado o avere il coraggio di assumersene la responsabilità. il comune ormai può solo stare a guardare, non ha infatti mezzi propri da poter utilizzare per sgombrare il territorio dai rifiuti. Per questo ci sentiamo di dover ringraziare il nostro caro ex sindaco Alfredo D’Agostino, che ai suoi tempi pensò bene di regalare gli automezzi e le attrezzature del comune all’allora “Proserpina”.

Se si continua quindi, con questa idea scellerata di usare il CDR come combustibile per l’Italcementi di Vibo Marina, si capisce bene che a subire i danni maggiori non sarà solo l’ecosistema , per altro già traumatizzato con le acque del nostro mare inquinato, ma anche e in misura nettamente maggiore la salute dei cittadini. Ed in questo vien anche da dire che magari se le marinate fossero state meglio rappresentate nella giunta D’Agostino (con qualche assessore, magari anche l’undicesimo…) il problema sarebbe stato affrontato in maniera diversa e con più attenzione verso quel territorio.

Detto in parole povere e di linguaggio “popolare”, questo “inceneritore”, quando sarà in funzione andrà a bruciare soprattutto plastiche in maggior parte derivate da petrolio, che sono quelle con più alto potere calorifico. Alle plastiche si aggiungono (per una quantità inferiore al 50% in peso dell’intera ecoballa) gomme sintetiche, pneumatici (tritati finemente e con cura!) e resine. Avendo cura naturalmente di ridurre la presenza di piombo, mercurio, vetri, inerti, materiale putrescibile e cloro (che è vietato per legge perché bruciarlo produce diossina)

Il risultato che possiamo prevedere quindi è una miriade di particelle cancerogene letali per l’organismo umano che troveranno, nelle vie respiratorie dei cittadini di Vibo Marina e dintorni, l’habitat dove far danni. Come tutti ben sanno infatti, il cementificio è situato se non nel centro abitato poco al di fuori di esso.

Ma la cosa che ci mette ansia è il dubbio che qualcosa di questo genere stia già avvenendo. Siamo sicuri che all’interno si bruci solo pet-coke? Nel caso in cui l’Italcementi tiri fuori una minaccia del tipo “o facciamo così o chiudo” cosa deciderà la nostra classe politica?

La coerenza , quella che in politica è quasi in via d’estinzione, lascia spazio all’incoerenza ed è sollevata dal fatto che pochi mesi fa il comune di Vibo Valentia tramite l’Eurocoop s.r.l. consegnava a domicilio , almeno nella frazione Marina, i contenitori per la raccolta differenziata ed oggi invece parliamo di “inceneritori”. Ora, tralasciando che in molti casi i rifiuti una volta divisi con cura dai cittadini che hanno a cuore l’ambiente vengono gettati tutti nelle stesse discariche, che destino avranno questi contenitori per i quali gli enti locali hanno speso fondi pubblici? I fondi pubblici spesi, e non si tratta certo di pochi spiccioli, erano soprattutto per il nostro bene e per il nostro futuro.

Sembrerà strano ma dalla spazzatura si ricava ricchezza. Dall’ambiente si ricava ricchezza. Distruggendo l’ambiente distruggiamo noi stessi e il nostro futuro.

Ora aspettiamo la disponibilità di questa classe politica per la costruzione di una centrale nucleare, di centrali a carbone, di depositi di scorie tossiche e l’abolizione dei controlli ambientali. Vediamo cosa si riesce a fare per distruggere la nostra salute e la nostra sicurezza.

Partito dei Comunisti Italiani - Vibo Valentia

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