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Addio compagne

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(23 Febbraio 2010) Enzo Apicella
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Il documento di Progetto Comunista di Salerno

nota di Valerio Torre (Progetto Comunista - Fed. di Salerno)

(11 Dicembre 2003)

Cari compagni, care compagne,
la vicenda del commissariamento della federazione di Salerno ha evidenziato ai compagni del Prc salernitano come solo i compagni di Progetto comunista, sia a livello nazionale che locale, sono stati l'unica componente che ha difeso il partito e la sua autonomia decisionale: questo è il senso comune che emerge da numerose assemblee di circolo autoconvocatesi spontaneamente subito dopo la notizia del provvedimento.

Di qui la nostra decisione di uscire pubblicamente con un manifesto - si tratta del testo che potete leggere qui sotto - per far maturare la coscienza che, dietro il puro e semplice atto burocratico, si nasconde in realtà la vera volontà del gruppo dirigente di maggioranza di arrivare all'accordo nazionale con l'Ulivo senza i traumi della messa in discussione degli accordi locali.

Ovviamente, il riferimento che in questo testo facciamo alla verifica programmatica con il sindaco è per noi - che abbiamo presentato in Cpf un ordine del giorno che bandiva ogni verifica e determinava di ricollocare il partito immediatamente all'opposizione del governo borghese della città- assolutamente pleonastico: vogliamo far comprendere ai compagni, iscritti e simpatizzanti, che il confronto programmatico che Bertinotti a livello nazionale dice di voler tenere con l'Ulivo costituisce una foglia di fico, visto che impedisce con un atto amministrativo un confronto programmatico in periferia (che peraltro avrebbe condotto certamente all'uscita dalla coalizione).

I militanti della base hanno deciso spontaneamente di occupare la sede della federazione impedendo simbolicamente l'insediamento iniziale del commissario Giulio Riccio (tant'è che è stato coniato uno slogan riportato da uno striscione all'ingresso: "Federazione chiusa ... a Riccio"!) ed è stato naturale per noi affiancarli in questa battaglia, ovviamente con le nostre parole d'ordine.

In ogni caso, ritengo utile che in ogni federazione si discuta del caso Salerno che, del tutto involontariamente nei piani di Bertinotti, diventa l'emblema nazionale di come sull'altare dell'accordo con Prodi si sacrifichi ogni cosa, persino il partito stesso!

Pensiamo, nei prossimi giorni, di far circolare fra i compagni una lettera aperta che dia conto ancor meglio delle posizioni della sinistra rivoluzionaria del partito in questa vicenda.

Fraterni saluti comunisti

Valerio Torre

Fonte

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