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Negli standard urbanistici, quanti m2 sono destinati alla partecipazione?

(13 Gennaio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.caunapoli.org

Negli standard urbanistici, quanti m2 sono destinati alla partecipazione?

foto: www.caunapoli.org

GIOVEDI' 13 GENNAIO - ORE 13
ASSEMBLA PUBBLICA
CORTILE FORNO VECCHIO (ARCHITETTURA)

L'Università che viviamo ci impone una conoscenza nozionistica dell'architettura, un'università dove lo studente subisce passivamente i contenuti di una didattica che non sin preoccupa della realtà economica, politica e sociale ed ambianetale in cui viaviamo. In risposta a questa situazione gli studenti in mobilitazione hanno occupato un'aula della Facoltà per proporre una didattica alternativa, per aprire uno spazio dove poter incontrarsi, discutere, trattare e parlare di tematiche che non trovano voce nella didattica istituzionale.

Quest'aula per gli studenti rappresenta un luogo alternativo ai ritmi e ai compromessi che siamo costratti a vivere quotidianamente, trasformandosi in spazio di libertà e aggregazione dove qualsiasi studente può portare avanti progetti volti alla crescita culturale collettiva all'interno della Facoltà.

Rispetto alle nostre possibilità e forze, abbiamo avviato grazie allo spazio autogetito, una serie di progetti come l'allestimento di una biblioteca collettiva con un servizio prestito duraturo, uno spazio plastici attrezzato, corsi gratuiti di programmi informatici (3dstudio, photoshop...), appuntamenti periodici di discussione su varie tematiche, organizzando cineforum e incontri pubblici con esperti del settore.

Di tutta risposta la Presidenza della Facoletà di Architettura di Napoli ha privato gli studenti di questo spazio, opponendosi in maniera repressiva ad ogni forma di autorganizzazione:

- lunedì il Preside è venuto in aula rivendicandola per restituirla ai corsi, quindi abbiamo lavorato per trovare una soluzione alternativa alla collocazione dei corsi che si tenevano precedentamente nella SL1.1 dimostrando che non vi è un reale problema di aule. I criteri distributivi sono stati trovati in arapporto al numero di frequentanti, e alle capacità dell'aula.

- martedì abbiamo presentato la nostra soluzione alla consulta della sede

- mercoledì, senza nessun preavviso, hanno cambiato la serratura della porta dell'aula rendendola inaccessibile e hanno affisso un documento in cui non è stato fatto nessun riferimento alle nostre proposte. Sottolineando che tale occupazione determina grandissimo nocumento del diritto allo studio.

Noi invece vogliamo rendere concreta l'idea che il diritto allo studio non sia esclusivamente avere un'aula con una sedia (quando la trovi...) ed un banco, ma sia soprattutto disporre di una serie di servizi che per diritto dovrebbero essere offerti allo studente: stampa e plottaggio, mensa, ristoro, un vero laboratorio plastici (aperto a TUTTI gli studenti), un vero servizio di consultazione e prestito di testi e dispense, una vera aula informatica, un'aula magna, alloggi, ecc...

In sintesi, pensiamo che l'Università debba favorire la formazione di individui critici e di architetti, urbanisti che ahnno dirette responsabilità rispetto alla società contemporanea.

Non cambia serratura, cambia mentalità!

ARCHITETTURA PREOCCUPATA (on facebook)

Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli

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