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(21 Settembre 2012) Enzo Apicella

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(Il saccheggio del territorio)

Vibo piange mentre le frazioni hanno ormai finito le lacrime

(14 Gennaio 2011)

Acqua non potabile, dissesto idrogeologico, gestione dei rifiuti e problemi economici nella gestione delle spese ordinarie. Sono questi i risultati ottenuti in quasi un anno di amministrazione guidata dal sindaco Nicola D’Agostino. In questi mesi di disastrosa amministrazione, molto peggiore (e non era facile) della precedente. I giornali (ed anche noi) hanno trovato nella nuova giunta ed in tutto il suo entourage una fonte inesauribile di argomenti di cui parlare. Tanto che ormai sembra quasi di sparare contro la croce rossa. Tranne qualche tv locale, per la quale sembra che questa giunta sia la migliore mai avuta a Vibo Valentia, una vera manna per la città.
Ma se almeno i problemi della città di Vibo Valentia trovano voce nei giornalisti che non mancano di evidenziarli, quelli delle frazioni invece rimangono per la maggior parte inascoltati. Nessuno che si preoccupa della loro esistenza o quantomeno di trovarvi soluzione. Eppure anche le frazioni fanno parte del territorio del comune di Vibo Valentia. Anche qui vivono cittadini “Vibonesi”.
È il caso di Vena inferiore ad esempio, dove le strade sono ormai “letteralmente” invase dalla spazzatura. Da un sopralluogo effettuato nel paese, e dalle foto realizzate, sembra quasi di trovarsi nei quartieri napoletani invasi dai rifiuti che si vedono in tv, se non peggio. Ma qui invece siamo in Calabria, in un piccolo ma non per questo meno importante e non degno di rispetto, paesino ai piedi della città di Vibo, che potremmo definire un “quartiere periferico” della città stessa. Qui vive gente tranquilla e dedita al lavoro, che dovrebbe essere premiata anziché ignorata!
Anno nuovo vita nuova si dice, e invece no! La situazione non ha subito mutamenti, i due sopralluoghi fatti, uno il 27 dicembre ed uno il 12 gennaio, hanno rivelato che lo stato delle cose sta andando a peggiorare. Nella foto si vede un cassonetto ribaltato ed i rifiuti per terra. Questa è spazzatura che non viene raccolta “perché fuori dal cassonetto”! Rimane quindi a “disposizione” degli animali randagi che qui si ritrovano a rovistare nell’immondizia in cerca di qualcosa da mangiare, sparpagliando ogni sorta di porcheria nella strada. Un self-service per animali senza però gli inservienti che passano a sparecchiare!
Tutto questo succede a due passi da un ex edificio scolastico, dove c’è un piccolo parco giochi che i bambini di Vena inferiore frequentano. È così dunque che vengono trattati i bambini di Vena, mandati a giocare in mezzo ai rifiuti, è questo il destino che spetta a chi nasce e cresce nelle frazioni del comune di Vibo Valentia. Vivere nel degrado, abbandonati a se stessi. Eppure le frazioni ed i piccoli paesini dovrebbero essere intesi come vere e proprie risorse, dove spesso vengono fuori grandi menti e grandi lavoratori, nonostante le difficoltà e le discriminazioni.
Lavoratori che sono impossibilitati anche a raggiungere i loro terreni, dato che la strada comunale che collega Vena Inferiore con Triparni e Cessaniti è interrotta da molto tempo, da un grave cedimento, a seguito delle piogge avvenute tempo fa.
Ma il male che sta investendo ormai il nostro comune, dovuto ad una cattiva classe politica che tarda ad ammettere il suo fallimento ed a far posto a giovani più ispirati e con la voglia di cambiare le cose, è un male che tende a peggiorare via via nel tempo. L’atmosfera che si respira nei nostri territori è di quelle più nefaste. Lo sconforto e la resa si legge nello sguardo dei cittadini che sembrano essere impotenti di fronte alle amministrazioni, che sentono un distacco forte tra politica e popolo. Quella politica che dovrebbe guardare alla gente ed agli interessi dei molti, anziché quelli dei pochi “potenti” che hanno in mano le sorti della città.
Ma noi dei comunisti italiani crediamo ancora nell’uomo e nella sua capacità e voglia di rivalsa. Vogliamo che piccoli paesi come Vena Inferiore, e tutte le altre frazioni siano trattati come tutti gli altri, sempre che il sindaco ed i suoi collaboratori conoscano quali siano tutte le frazioni del comune e sappiamo come arrivarci. Che la gente torni a “vivere” e respirare l’aria dei loro paesi. Che i bambini possano crescere e giocare con i loro compaesani, che gli anziani possano ritornare a ripopolare le piazze e trasmettere ai più giovani il loro concetto di sacrificio, famiglia, lavoro e legalità. Cose che hanno sempre contraddistinto soprattutto i piccoli paesi.
Forse ci vogliono esasperare, vogliono portarci a dire che è meglio se i nostri rifiuti, pur di toglierceli dalle strade, li bruciamo negli altiforni del cementificio. Ma noi sappiamo invece che questa è una soluzione ancora peggiore. Che ci porterà a respirare aria inquinata. I rifiuti sono una risorsa, non devono essere intesi come un qualcosa di ingombrante da bruciare per eliminarli anche a costo della salute.
Ci aspettiamo programmi seri ed interventi che aiutino a migliorare la vita anche nelle frazioni, non inutili proclami ed affermazioni propagandistiche degli amministratori, che mirano a gettare fumo negli occhi della gente.

Partito dei Comunisti Italiani - Vibo Valentia
Federazione Giovanile Comunisti Italiani - Vibo Valentia

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