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(Di lavoro si muore)

Fs. Operaio muore sui binari. Dal 2007 ad oggi 31 incidenti mortali sul lavoro in ambito ferroviario

(17 Gennaio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Di Alessandra Valentini - Ancora un incidente sui binari dove ha perso la vita Antonio Micali, un operaio Rfi della linea elettrica delle ferrovie, morto questa mattina a Messina dopo essere stato investito da un treno mentre lavorava. Secondo una prima ricostruzione, l'operaio stava lavorando sulla linea ferrata, all'altezza della zona di San Cosimo, e sarebbe scivolato proprio mentre arrivava un treno in corsa che lo ha travolto. Ancora in primo piano la sicurezza di chi lavora sulla strada ferrata, dove troppi operai hanno perso la vita negli ultimi quattro anni. Che si tratti di un problema grave e preoccupante non lo dicono solo le denunce di Rls e sindacati, ma la stessa Agenzia Nazionale per la Sicurezza ferroviaria, che sta mettendo mano ad un nuovo regolamento per la sicurezza nei cantieri ferroviari.
Gli incidenti sul lavoro che si ripetono, i morti a causa del malfunzionamento delle porte dei treni e, contemporaneamente le notizie di delegati alla sicurezza sanzionati, sono elementi che richiedono di approfondire la discussione sulla sicurezza ferroviaria. Dopo questo ennesimo incidente non possiamo non ricordare le dichiarazioni di Federico Fabretti, direttore centrale relazioni con i media Fs, che qualche tempo fa intervenne a mezzo stampa per rettificare alcune dichiarazioni del delegato alla sicurezza Dante De Angelis, il quale aveva parlato di 21 morti negli ultimi sei anni per il mal funzionamento porte e 23 morti negli ultimi quattro anni per incidenti sul lavoro in ambito ferroviario. Fabretti, cioè le Ferrovie, definì quei dati «dati ancora non veritieri e assolutamente discordanti da quelli reali». Giudicava quei numeri troppo alti.
In realtà per quanto riguarda gli infortuni mortali sul lavoro in ambito ferroviario i dati da noi raccolti (reperibili da chiunque su cronache cittadine, agenzie, dati Ansf) parlano di 31 morti da aprile 2007 ad oggi, l’ultimo questa mattina, preceduto da un altro il 22 ottobre ed un altro lo scorso 1° settembre, a seguito del quale ci fu una forte presa di posizione dei sindacati, che dichiarano: «questo nuovo incidente porta a 33 il numero di lavoratori della manutenzione infrastrutture di RFI e delle Ditte appaltatrici morti nei 48 incidenti occorsi sui binari negli ultimi 6 anni. Una cifra agghiacciante che non è tollerabile per un’azienda che si vanta di livelli di sicurezza elevati».
Dopo aver approfondito il tema ed incrociato dati di facile accesso, mi chiedo quali siano i dati cui fanno riferimento il signor Fabretti e le Fs. Lo chiedo anche per dare corretta informazione nel rispetto del dovere e diritto di cronaca; per capire il criterio con cui le Fs classificano i morti sul lavoro in ambito ferroviario, i morti (23 dal 2003 ad oggi) ed i gravissimi infortuni (tanti casi di amputazione degli arti) causati dal mal funzionamento delle porte. A fronte di tanti morti sul lavoro, di tanti incidenti mortali e gravi a causa delle “porte killer”, documentati da dati ufficiali e agenzie stampa, non ci può bastare la “rassicurazione” fatta da Fabretti che un Rls dice cose non vere. Proprio oggi Mariano Massaro, segretario generale dell'Orsa, commentando l’ultimo mortale incidente ha affermato che «il problema della sicurezza nelle ferrovie esiste, noi da tempo sottolineiamo che i tagli del personale hanno reso meno sicura la linea ferroviaria e che gli incidenti sono sempre più frequenti. Noi – ha spiegato Massaro - non abbiamo più firmato accordi da quando i dirigenti delle ferrovie hanno voluto il macchinista unico e altre norme di questo tipo, perchè riteniamo che ledano i diritti dei lavoratori e rendano meno sicuro il loro lavoro».

ELENCO INCIDENTI 2007-2011 (scarica il pdf)

Alessandra Valentini DirittiDistorti

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