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    Roma capitale degli sfratti. I Movimenti per la casa ottengono i primi risultati e rilanciano: moratoria generalizzata

    (21 Gennaio 2011)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

    Roma capitale degli sfratti. I Movimenti per la casa ottengono i primi risultati e rilanciano: moratoria generalizzata

    foto: www.radiocittaperta.it

    21-01-2011/15:47 --- Roma è la città italiana nella quale si registra il maggior numero di sfratti: negli ultimi due anni sono aumentati del 15,2% e i provvedimenti esecutivi sono stati 8.729. Nel complesso a Roma le famiglie in affitto occupano il 25% delle abitazioni della città e l’83% delle abitazioni in affitto della regione. Ma il fenomeno è destinato a crescere ulteriormente mentre i canoni da pagare sono altissimi. Ma anche negli affitti più bassi le offerte del mercato sono incompatibili con le condizioni di reddito delle famiglie. Gli affitti possono essere pagati agevolmente solo nel caso di redditi superiori a 40.000 euro annui mentre nei grandi centri urbani un quarto delle famiglie in affitto percepisce meno di 10.000 euro e il 77% non arriva a 20.000 euro. La difficile situazione romana è stata aggravata anche dall’enorme ritardo dell’erogazione del fondo sociale per gli affitti: le risorse del 2008 destinate a 12.000 famiglie sono state stanziate a fine dicembre 2010 per il ritardo del trasferimento del denaro dalla Regione al Comune e potrà coprire solo il 60% del fabbisogno. Per il 2009 il Comune deve ancora emettere la graduatoria provvisoria e per il futuro si prospetta una situazione ancora peggiore visto che il fondo è stato tagliato del 77% rispetto alle disponibilità del 2010. Nel frattempo intere famigli rischiano di finire per strada da un giorno all’altro dopo la scadenza, il 31 dicembre, della sospensione degli sfratti.

    Questi i motivi per cui questa mattina si è tenuto un presidio davanti al Ministero delle Infrastrutture in Piazza Porta Pia, per “notificare al ministro Matteoli un’ordinanza di sgombero per manifesta inadempienza nella tutela del diritto alla casa”, presidio organizzato dall’Asia-USB, i Movimenti per il diritto all’abitare e l’inquilinato organizzato, che chiedono una moratoria di tutti gli sfratti, degli aumenti degli affitti e delle vendite speculative, ritenendo che sia il Comune sia la Regione, insieme alla Prefettura di Roma, possano emanare un provvedimento tale da consentire l’avvio dei piani necessari ad affrontare immediatamente l’emergenza abitativa e programmare politiche alloggiative adeguate. Il presidio è stato preceduto da un picchetto antisfratto “che ha portato tantissime persone - ha raccontato ai microfoni di Radio Città Aperta Luca Fagiano, dei Movimenti per il diritto all’abitare - a difendere una signora di più di 75 anni che abita da una vita in via Nomentana 175 e che rischiava questa mattina di finire in mezzo alla strada. Lo sfratto è stato rinviato al 18 febbraio. Siamo contenti perché abbiamo ulteriore tempo per affrontare questa vicenda e anche perché si stavano determinando momenti di tensione molto forte”. All’arrivo dei blindati della polizia insieme all'ufficiale giudiziario, infatti, solo la presenza di centinaia di persone ha consentito il rinvio dello sfratto. “Ancora una volta - recita il comunicato dei Movimenti per il diritto all'abitare - la difesa dei diritti è stata garantita dalla capacità di autorganizzazione dei movimenti”.
    Lo conferma anche il risultato positivo ottenuto grazie alla manifestazione di fronte al Ministero delle Infrastrutture, perché “questa mattina – racconta ancora Luca Fagiano - il ministro Matteoli ha presentato in Consiglio dei Ministri un provvedimento, poi approvato, che proroga la possibilità che alcune categorie protette possano essere salvaguardate rispetto all’esecuzione dello sfratto fino al 31 dicembre 2011. Con il ministro Matteoli c’è stato un breve colloquio al suo ritorno nella sede ministeriale, durante il quale abbiamo ribadito il fatto che di questi risultati, importanti ma comunque molto parziali, non ci accontentiamo perché oggi difendere con una proroga soltanto il 5% degli sfratti complessivi è poco. Il 95% degli sfratti avviene per morosità e colpisce le vittime della crisi, che non ce la fanno più ad arrivare alla fine del mese. Soprattutto, a questo, si aggiunge un ulteriore processo di svendita del patrimonio degli enti previdenziali, mentre ci sono tantissime persone che non ce la fanno più a pagare le rate del mutuo e per questo si vedono pignorate le case. E’ un’emergenza che cresce, che va congelata con una moratoria generalizzata, più estesa possibile. Qualsiasi intervento serio di congelamento deve far cambiare idea a questo governo e noi continueremo a fare pressioni con le nostre mobilitazioni perché la fiducia ovviamente è scarsa. Occorre mettere in campo misure serie, strutturali, e soprattutto un piano di edilizia residenziale pubblica all’altezza della situazione. E’ un pezzo dentro una battaglia più generale sul reddito - ha concluso Luca Fagiano - sul quale credo che dobbiamo continuare a mobilitarci”.
    I Movimenti per il diritto all’abitare, dunque, rilanciano la battaglia per una moratoria generalizzata degli sfratti e degli sgomberi a fronte di una crisi alloggiativa che in Italia coinvolge attualmente più di 2 milioni di persone. Il prossimo appuntamento è per il 26 gennaio alle ore 10.30, giorno in cui si terrà l’incontro dei Movimenti con il ministro Matteoli.

    Mila Pernice, Radio Città Aperta

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