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Marchio Marchionne

Marchio Marchionne

(26 Ottobre 2010) Enzo Apicella
Esternazione di Marchionne contro la scarsa produttività degli operai italiani

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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    Ieri Pomigliano, oggi Mirafiori, domani…

    (24 Gennaio 2011)

    Non dobbiamo dimenticare che, di fronte all’Accordo separato su Pomigliano, che già costringeva ognuno ad una scelta, perlomeno sul “da che parte schierarsi”, erano spuntate “anime belle” del PD, pronte a giurare che si trattasse “di un caso isolato”, anche nell’ottica padronale.

    Ma, siccome la realtà ha la testa dura, ecco arrivare un altro “Accordo separato”, quello di Mirafiori, festosamente firmato alla vigilia di Natale da Marchionne e dai “suoi” sindacati (FIM, UILM, FISMIC ed UGL Metalmeccanica). Nasce “Fabbrica Italia”, che, straccionando lo stesso Codice Civile, rappresenta l’alternativa contrattuale che piace a molti padroni, grandi e piccoli, che, superando la stessa “complicità”, già abbracciata da CISL e UIL, richiede ai firmatari di un tale “Accordo” la pratica abiura del proprio ruolo sindacale, scegliendo apertamente di “trovare soluzioni coerenti con gli obiettivi condivisi”, cioè quelli aziendali. C’è di più: oltre alle inaccettabili misure contro i lavoratori (il mancato riconoscimento della malattia, lo straordinario obbligatorio, il taglio delle pause, lo spostamento della pausa-mensa a fine turno, l’abolizione di intere voci retributive, lo spostamento unilaterale del lavoratore a diversi regimi orari, e via di questo passo…), il diktat di Marchionne, appoggiato dal centro-destra ed avallato dai sindacati-sudditi, prevede di non applicare più il contratto collettivo nazionale di lavoro, introducendo sanzioni, in caso di rifiuto di questo sopruso continuato, solo verso lavoratori e sindacati; mai niente è previsto contro le aziende, e vengono riconosciuti solo i sindacati firmatari di questo pseudo-accordo!!!

    Questo aperto attacco alla FIOM lo è proprio in quanto non ha accettato il ruolo di zerbino come, invece, hanno fatto gli altri “confederali”; in questo senso, e senza nemmeno preoccuparsi delle forme, grazie ai rapporti di forze attuali, l’attacco è rivolto contro tutti i lavoratori! Il cosiddetto “referendum”, indetto dalla FIAT, prevedeva,infatti, la soluzione, cioè l’investimento, solo in caso di vittoria dei sì (peraltro verificatasi, ma con un significativo 46% di NO, nonostante tutto)… NON E’ SOLO UNA TRUFFA, E’ L’ARROGANZA DI CHI SA DI AVERE IL POTERE E NE APPROFITTA PER TORNARE A FORME SCHIAVISTICHE !

    Dopo tutti i finanziamenti, a fondo perduto, che la FIAT ha percepito nei decenni passati dallo Stato Italiano, ora, in piena crisi, si scopre “multinazionale” e mostra di “rilanciarsi” anche negli USA con la Chrysler; in realtà, è proprio presso la Chrysler, sostenuta da finanziamenti federali USA, che vengono spostati gli investimenti strategici del gruppo, mentre negli stabilimenti italiani si vocifera soltanto di nuovi modelli da vendere in mercati saturi. L’UNICA COSA VERAMENTE CERTA E’ IL NUOVO MODELLO AUTORITARIO DI RAPPORTO DI LAVORO CHE SI STA INTRODUCENDO !!!

    E’ questo il difficile contesto in cui la FIOM ha indetto lo sciopero del 28 Gennaio, in continuità con la grande manifestazione di Roma del 16 Ottobre. Si tratta di una risposta che non può mancare, ma che anzi va estesa a tutte le categorie con un vero SCIOPERO GENERALE. In questo senso è importante e positivo lo sciopero generale indetto, sempre per Venerdì 28, dalla Confederazione COBAS, che si dimostra, così, fra i sindacati di base, l’unico in grado di permettere a tutte le categorie, ai movimenti di lotta, agli studenti, di scendere in piazza il 28 contro Marchionne, il padronato ed il Governo, raccogliendo l’appello della FIOM.

    Ma non basta. Bisogna che ovunque cresca la coscienza di quanto sta avvenendo, di quanto sia necessario il rilancio, diffuso e collegato, della lotta sociale, per rifiutarsi di pagare i costi della loro crisi, per difendere i nostri redditi, contro la continua erosione degli spazi di democrazia e di lotta !

    Circolo ALTERNATIVA DI CLASSE

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