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Primo Maggio

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(1 Maggio 2009) Enzo Apicella

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Slai cobas a.s.p. golgi-redaelli: hanno vinto i no!!

(27 Gennaio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.slaicobas.it

Le assemblee per far digerire l’accordo ai lavoratori sul passaggio di fascia, hanno dato un esito diverso da quello che si aspettava la direzione e la maggioranza dei delegati.
Se leggete questo scritto riuscirete a comprendere un po’ meglio quello che è successo e vi rendete conto dei cambiamenti di linea dei delegati e dei metodi usati per cercare il consenso, che è l’aspetto più grave della questione.

Se ci ricordiamo, tutti i delegati RSU avevano sottoposto ai lavoratori una piattaforma rivendicativa che fra le altre cosa prevedeva un passaggio di fascia per tutti nel giro di 2 anni. Quasi tutti i delegati maggiormente quelli del sindacalismo di base, quelli della CGIL e della CISL da sempre sono i più accomodanti e si disciplinano ai CCNL, il loro motto : “accettiamo quello che passa il convento perché ci può capitare di peggio”, ci battevamo perché il passaggio avvenisse senza pagelline o misurazione, volevamo un aumento di fatto uguale per tutti, pagato dall’azienda.
Nonostante i lavoratori avessero votato a favore di questi obiettivi, e ci fossimo tutti impegnati a rispondere alla direzione con forza, se avesse risposto no, gli stessi delegati sottoscrivono un accordo che non solo non rispecchia gli impegni presi nelle assemblee ma cambia completamente le carte in tavola.
L’accordo, nonostante ciò che hanno detto molti delegati, viene imposto come coda contrattuale e non deve essere votato, nelle assemblee bisognava votare lo spostamento dei soldi del fondo incentivante per far risparmiare soldi all’azienda e avete fatto bene a votare NO!
Nell’accordo sottoscritto vi è una disparità di trattamento fra i colleghi che hanno raggiunto l’ultima progressione, i quali avranno un aumento di due euro al giorno, legati alla presenza,, mentre per gli altri l’aumento va sulla paga base; è previsto nell’accordo che l’aumento potrà posticiparsi di un anno se non rispondiamo a requisiti legati alla presenza, ai provvedimenti disciplinari e altro. Quattro anni per il passaggio invece che due.
Questo impianto secondo la direzione può mantenersi in piedi se vengono spostati soldi dal fondo del premio incentivante. L’obiettivo è abbastanza chiaro premiare coloro che prendono subito il passaggio di fascia, perché lo spostamento delle risorse dal premio avviene dal 2011 in poi, e le figure apicali che sono state individuate nel “documento di modifica della struttura Aziendale”.
Vogliono utilizzare soldi già nostri per ottenere risparmi di gestione da distribuire a dirigenti di varia natura.
Come più volte è stato ricordato la nostra direzione ed inizio anno 2010, aveva a disposizione da mettere nel fondo per il passaggio di fascia 250 mila euro, poi per miracolo trasformati in soli 70 mila, se consideriamo che a regime dovrebbero essere 250 mila euro a spostarsi dal premio incentivante ci accorgiamo che qualcosa non ha funzionato.
Dopo il risultato delle assemblee la pressione sarà forte su chi a votato No e su tutti gli altri, lo strumento della minaccia e della paura è stato gia usato e sicuramente molti delegati si organizzeranno per portare i lavoratori a più miti consigli, chi ha avuto modo di partecipare nelle assemblee ha notato la difficoltà a sostenere la tesi cara all’azienda : tutti prendono il passaggio di fascia, i soldi che spostiamo dal fondo del premio sono pochi, gli aumenti in paga base sono sicuri il premio no, l’azienda non ha soldi e dobbiamo accontentarci, infine se non votate Si magari dobbiamo scioperare, qualcuno si è diverto anche a sparare contro il premio, se vi ricordate chiedevamo che divenisse una 14° mensilità, adesso quanta strada all’indietro hanno fatta questi delegati e questi colleghi.
Dal canto nostro ricordiamo a tutti che è la direzione che deve finanziare i passaggi orizzontali rimpinguando il fondo, i risparmi di gestione ci sono ed è facile capirlo, la riduzione degli organici è un dato di fatto anche se non è più un cavallo di battaglia delle RSU, il 20% degli operatori sono soci lavoratori che costano il 40% in meno all’azienda, senza contare gli sgravi fiscali che la finanziaria, abolendo IRAP qualche anno fa, ha aumentato il capitale disponibile per le finanze di via Olmetto.
Oggi l’azienda può applicare l’accordo firmato dalla CGIL, dalla CISL e dalle RSU, senza prendere soldi dal premio, è evidente che rimettere in discussione tutto significa tornare fra i lavoratori e stabilire i criteri del passaggio in
Orizzontale, MOBILITIAMOCI :
• Per un passaggio di fascia per tutti i lavoratori, senza valutazione in due volte; gennaio 2011 il 50%, gennaio 2012 altro 50%, con gli stessi criteri dell’accordo del 2008.
• Far finanziare il fondo per il passaggio in orizzontale con i risparmi operati con l’introduzione massiccia delle cooperative, e il risparmi ottenuti con gli sgravi fiscali (IRAP)
• No all’aumento dei dirigenti e dei consulenti pagati risparmiando sul personale e sugli organici.
• Per l’assunzione in ruolo di tutti i precari e interinali, liberi professionisti di tutte le qualifiche, basta cooperative concorsi per assunzione in ruolo !!!

In risposta al collega che sulla bacheca di Milano chiede a Dell’Orfano, che si è battuto per il no all’accordo truffa, di dargli i soldi del passaggio, (sicuramente un capetto che pensa svanisca il suo compenso) ricordo che l’unico sciopero indetto della RSU che ha portato il passaggio di fascia per tutti senza valutazione individuale è stato indetto proprio da lui allora coordinatore delle RSU,ribaltando completamente le posizioni

SE LA PAURA FA 90 PERCHE’ LA SQUADRA DELEGATA, TUTTA QUANTA, HA SPOSATO IL RIGORE, DIFENDIAMO CON FERMEZZA I NOSTRI SOLDI E IL NOSTRO ONORE !!!

SLAI COBAS A.S.P. Golgi-Redaelli

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