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(Lotte operaie nella crisi)

APPELLO: Sciopero generale e generalizzato contro Governo e Confindustria

(27 Gennaio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it

APPELLO: Sciopero generale e generalizzato contro Governo e Confindustria

foto: www.comunistiuniti.it

APPELLO
oltre il 28 gennaio...
Sciopero generale e generalizzato contro Governo e Confindustria
incontriamoci a Roma il 26 febbraio

La pesante crisi economica internazionale sta provocando massicce ristrutturazioni, chiusure aziendali, licenziamenti di precari, cassa integrazioni, abbattimento di salari e pensioni, povertà crescente.Nessuno può sentirsi escluso o garantito. Chi non è colpito oggi,rischia seriamente di esserlo già domani.

In questo clima la prova di dignità e di consapevolezza di classe offerta a tutte/i noi dalle/i 2300 operaie/i di Mirafiori nel referendum ricatto del 14 gennaio costituisce un decisivo incoraggiamento nel far fronte alla guerra totale che Marchionne (conla complicità del governo Berlusconi-Sacconi-Brunetta, della Confindustria e di Cisl-Uil-Ugl, ma anche con il sostegno di gran parte del ceto politico istituzionale) ha sferrato contro i diritti e le condizioni di lavoro e di vita delle lavoratrici e dei lavoratori del nostro paese. Anche tutti i padroni, pubblici e privati sono avvisati: il modello Marchionne, incentrato sulla volontà di mettere la parola fine alle conquiste e alle tutele imposte con le lotte dal dopoguerra ad oggi, a partire dai contratti nazionali, dal diritto ad ammalarsi e dal diritto di sciopero fino alla cancellazione dei diritti sanciti dalla stessa Costituzione, non passerà senza incontrare dure resistenze.

Buona parte delle lavoratrici e dei lavoratori, indicano i risultati del voto di Mirafiori, non sono disposti ad accettare con rassegnazione e con passività un modello reazionario di relazioni sindacali, il divieto per loro di decidere sugli accordi che li riguardano e di scegliersi la propria legittima rappresentanza, in poche parole, dunque, vogliono difendere la possibilità di avere un sindacato dei lavoratori, di classe, democratico e conflittuale.

Alla Confindustria e al Governo interessa solo imporre un sistema a “Diritti Zero” per garantire i profitti per padroni, amministratori e speculatori vari anche in regime di crisi. Un modello che per la

libertà di pochi di arricchirsi, calpesta i diritti e nega un futuro alla stragrande maggioranza della popolazione lavoratrice.

Il risultato del voto di Torino ci dice che la partita è ancora aperta e che il suo esito, dunque, dipende da tutte e tutti. La vittoria padronale di questa battaglia potrebbe rappresentare un ennesimo

spartiacque nella regressione sociale e culturale del paese ancora più grave di quello che fu la sconfitta ai cancelli della FIAT del 1980.

Bene ha fatto la Fiom a proclamare per il 28 gennaio lo sciopero generale di 8 ore di tutti i lavoratori e le lavoratrici metalmeccanici. Vogliamo che quella giornata diventi una giornata di sciopero e di lotta generale, indipendentemente dal comparto e dal sindacato di appartenenza, di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori del nostro paese che soffrono come e, in qualche caso, di più dei metalmeccanici, la brutalità dell'attacco padronale.

Mentre in tutta Europa si sta scioperando contro i governi, il padronato ed i tagli imposti dalla UE, solo in Italia l’idea di un grande sciopero generale unitario che ricomponga nella mobilitazione le mille vertenze di resistenza alla crisi sembra un tabù.

Le sottoscritte e i sottoscritti delegati RSA o RSU e lavoratori iscritte/i o non iscritte/i a varie sigle sindacali salutano come positiva la scelta della Confederazione Cobas e di varie altre organizzazioni di categoria del sindacalismo base di associarsi nella proclamazione di sciopero alla data indicata dalla Fiom e chiedono con forza a tutte le altre sigle sindacali che a livello categoriale o confederale non hanno sottoscritto l'accordo-capestro di Mirafiori di proclamare per la medesima data del 28 gennaio una giornata di sciopero generale di tutte le categorie, dando così a tutti i lavoratori, agli studenti, ai precari, agli immigrati e ai movimenti di lotta la possibilità di scendere in piazza e di dare un primo grande segnale unitario di resistenza alla crisi dal punto di vista autonomo dei lavoratori.

Per questo facciamo appello a tutti i lavoratori e lavoratrici che lottano contro crisi e licenziamenti, indipendentemente dalla loro collocazione sindacale, per costruire un collegamento che unisca le forze su alcuni obiettivi comuni.

Dopo la giornata del 28 - che deve essere e sarà una grande occasione di lotta - occorre lavorare da subito per dare continuità alla mobilitazione e per costruire un nuovo appuntamento ancor più unitario e generale. Per discutere e lavorare per questo e per condividere piattaforme di lotta comuni, proponiamo un incontro nazionale di delegate e delegati autoconvocate/i di tutte le categorie pubbliche e private da tenersi a Roma nella giornata del 26 di febbraio.

IL 28 GENNAIO TUTTI IN PIAZZA

PER GENERALIZZARE LO SCIOPERO DEI METALMECCANICI

E RILANCIARE LA MOBILITAZIONE CONTRO GOVERNO E CONFINDUSTRIA.

GIU’ LE MANI DAI DIRITTI!

NO AL PATTO SOCIALE – SCIOPERO GENERALE!

Pasquale Loiacono, rsu Fiom Fiat Mirafiori; Raffaele Argenta, operaio Fiom Fiat Mirafiori; Ciro D’Alessio, rsu Fiom Fiat Pomigliano; Mimmo Loffredo, rsu Fiom Fiat Pomigliano; Stefano Birotti, rsu Fiom Fiat Pomigliano; Raffaele Manzo, rsu Fiom Fiat Pomigliano; Luigi Sorge, rsu Usb Fiat Cassino; Diego D’Agostino, Usb Fiat Cassino; Arduino Fraveto, Usb Fiat Cassino; Adriano Alessandria, rsu Fiom Lear Torino; Carmen Sanfilippo, rsa Filcams Cogetech Gaming (To); Alberto Pantaloni, rsu Slc Comdata Torino; Massimiliano Murgo, Flmu Cub Marcegaglia Buildtech Milano; Carlo Carelli, rsu Cgil Unilever Lodi; Massimo Ferrari, rsu Vigili del Fuoco Lodi; Angelo Pozzi, rsa DB Milano; Rosario Salzano, rsa DB Milano; Michele Salvi, rsu Usb Regione Lombardia; Nando Simeone, rsa Filcams Farmacap Roma; Riccardo De Angelis, rsu Flmu Cub Telecom Italia, Roma; Leonardo De Angelis, rsu Filcams Sistemi Informativi Roma; Daniela Cortese, rsu Snater Telecom Sparkle Roma;Ettore Pasetto, rsu Fiom ElsagDatamat Roma; Flavia Fornari, rsu Slc Cinema Moderno The Space Roma; Andrea Fioretti, rsa Flmu Cub appalti Sirti Roma; Francesco Cori, Coordinamento Precari Scuola Roma;Francesco Locantore, Coordinamento Precari Scuola Roma; Federico Sciarpelletti, rsu Slc Vodafone Roma; Antonio Lovascio, Usb Livorno; Giuseppe Violante, rsu Fiom Maserati; Matteo Parlati, rsu FiomFerrari; Francesco Doro, rsu Fiom Officine Meccaniche Padova; Enrico Pellegrini, rsa Musei Civici Venezia; Maurizio Patelli, rsu Fiom KPL Packaging; Mauro Nanni, rsu Fiom KPL Packaging; Marco Odirici, rsu KPL Packaging; Massimo Graziosi, rsu Fiom KPL Packaging; Andrea Bonasoni, rsu Fiom KPL Packaging; Luciano Momari, rsu Fiom KPL Packaging; Davide Bacchelli, rsu Fiom IMA Bologna; Stefano Brunelli, rsu Filctem Cgil Irem Torino; Massimo Braschi, rsu Filctem Cgil Terna; Aljossa Stramazzo, rsa Fisac Cgil Torino; Alessandro Perrone, coord. cassintegrati Eaton Monfalcone; Francesco Santoro, rsu Terim Modena; Roberto Firenze, rsu Usb Comune di Milano; Stefano Fontana, Fiom Fincantieri; Susanna Sedusi, rsu Comune di Padova; Alessandro Busetto, rsu Cub Università Venezia; Antonino Marceca, Coordinamento Cgil Medici Aulss Veneziana; Stefano Castigliego, rsu Fiom Fincantieri; Silvestrino Turicelli, rsu Fiom Fincantieri; Davide Saccoman, rsu Fincantieri; Paolo Martellotti, disoccupato Fillea Padova; Leonardo Favaro, rsu Filcams SME spa Treviso; Pino Angione, Direttivo SDC Cgil Treviso; Fabio Braido, rsu Flaia Treviso; Francesca Roncacci, rsu Slc Vodafone Roma; Fabio Binetti, rsu Slc Vodafone Roma; Alessandro Fico,operaio Fiom IRINOX Treviso; Sergio Padovan, operaio Fiom Elettrolux Treviso; Ezio Rubert, rsu Filtcem; Stefano D’Intinosante, rsu Fiom;Riccardo Filesi, coord. cassintegrati Alitalia Cub Trasporti Roma; Luca Climati, rsu Usb Inpdap Roma; Roberto Villani, Cobas Scuola Roma.

Per adesioni: scioperogenerale@gmail.com

Comunisti Uniti

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