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Meglio di Dio, Carlotto

(27 Gennaio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cattolicesimo-reale.it

Meglio di Dio, Carlotto

foto: www.cattolicesimo-reale.it

L'assessora regionale all'istruzione del Veneto, la pidiellina Elena Donazzan, ha proposto che siano tolti dalle scuole e dalle biblioteche di tutta la regione le opere degli scrittori che “hanno firmato per l’assassino”, ossia che sottoscrissero nel 2004 una petizione per la liberazione di Cesare Battisti. E' la stessa assessora che nel dicembre scorso ha fatto una proposta di segno opposto, indirizzata a tutti i dirigenti scolastici delle primarie venete: regalare a ogni studente un libro, cioè la Bibbia.

Entrambe le proposte sono state condivise dal governatore Luca Zaia che, da buon leghista, si suppone non abbia letto né le opere censurate né la Bibbia, dato che nessuna di esse è scritta in veneto. Diverso è però il caso della assessora Donazzan, cattolica di stretta osservanza, che si presume abbia almeno leggiucchiato la Bibbia qua e là. E non si capisce allora con quale coerenza abbia vietato i libri di chi ha “firmato per l'assassino” pur senza aver commesso nessun omicidio e abbia consigliato un libro dove il suo stesso autore, Jahvè, si vanta di essere il mandante di migliaia di omicidi eseguiti da angeli, generali, profeti o di averne commessi lui stesso in gran quantità.

Per spiegare questa contraddizione si possono avanzare due ipotesi: o anche la Donazzan è convinta che la Bibbia sia una raccolta di fiabe e Jahvè sia un vecchietto un po’ svampito, che le spara grosse in fatto di delitti, come Berlusconi in fatto di “conquiste”; o pensa che Jahvè sia, sempre come il suo omologo Berlusconi, uno che si ritiene sopra la legge, cui tutto è permesso. In ogni caso questo Dio pare un modello ben poco educativo e raccomandabile. Forse è meglio che la Donazzan ci ripensi, metta all’indice la Bibbia (come la Chiesa ha fatto per molti secoli) e consigli agli studenti un buon giallo di Massimo Carlotto…

cattolicesimoreale.it

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