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CANI MORTI DI LAVORO!

(4 Febbraio 2011)

uomini che finiscono come cani
cani che finiscono come uomini.

CANI MORTI SUL LAVORO.


A volte, i lavoratori sono trattati come cani, ed a volte, i cani sono trattati come lavoratori.
A volte, i lavoratori muoiono come cani, ed a volte, i cani muoiono come lavoratori.
Questa volta, un lavoratore ha ammazzato 100 cani husky “per motivi economici”.
Non erano piu’ produttivi, gli husky.

I turisti sulle slitte tirate dagli husky erano diminuiti, e i cani erano diventati superflui, un peso non piu’ sopportabile, disoccupati.
Per questo sono stati abbattuti e gettati in una fossa comune.
Veri e propri morti sul lavoro, di lavoro!

Il pogrom canadese ha fatto scalpore perche’ il massacro e’ avvenuto con ritmi da catena di montaggio, ha bucato la notizia e viene utilizzato addirittura per qualche campagnetta ecologico-ambiental-elettoral di casa nostra, ma sulla quotidiana strage di animali regna il silenzio.

Che vengano schiavizzati nei circhi, o torturati nelle corride, o carcerati nelle gabbie degli zoo, o utilizzati come giocattoli per qualche famigliola, o schiacciati sotto i tacchi di qualche mistress per le manie di qualche ometto, il minimo comun denominatore e’ solo e sempre lo stasso: anche gli animali, come il resto dell’umanita’ viene sfruttata, spremuta come un limone, e poi, quando non serve piu’, gettata via.

Anche gli animali sono merce per il profitto.

Come l’operaio, che quando tira l’economia e’ uno schiavo in catene e quando c’e’ la crisi diventa precario o disoccupato, cosi’ il cane quando serve, lucra o “diverte” ha la sua pappa, quando no viene abbandonato, o ucciso.
Strana storia questa dell’operaio e del cane.

Vuoi vedere che al cane non bastera’ la nostra rivoluzione, se noi continueremo ad essere i suoi padroni?

C O M B A T
( commissione lavoro )