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Da Senza Soste: Un Resoconto dell’Assemblea nazionale di Livorno del 29/01/2010

(12 Febbraio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it

Da Senza Soste: Un Resoconto dell’Assemblea nazionale di Livorno del 29/01/2010

foto: www.comunistiuniti.it

C’è vita –e passione e preparazione politica- nella “base critica” e nella diaspora ventennale del Pci/Prc. Un canale di comunicazione nazionale si è ormai aperto e procede autonomo. In esso, non pare esserci traccia di “opportunismo” (la deriva compromissoria con la borghesia in nome del “riformismo”, secondo Lenin) ma anzi la volontà di preservare la presenza in Italia di un partito Comunista autonomo ed organizzato, erede in qualche modo della tradizione di “rottura con l’opportunismo (ndr, il riformismo)” consumatasi nel 1921 a Livorno con la nascita del PCd’I. Sulle ragioni della scissione del 1921, segnaliamo un’utile cronistoria: http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o24226:e1

L’assemblea

Si è svolta a Livorno il 29 gennaio u. s., dalle 10 del mattino alle 18, presso l’aula “Montecitorio” del palazzo del portuale, l’assemblea nazionale della rete nazionale dei Comunisti Uniti (www.comunistiuniti.it) . Questo il link al documento di convocazione: http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o24370:e1

L’assemblea ha riunito le voci piu’ significative ed attive dei circoli critici del Prc e della diaspora comunista in italia. Un appuntamento non rituale, vissuto come tappa di un “conto alla rovescia” verso la “ricostruzione del partito comunista in Italia” ( out –comprensibilmente- la parola “rifondazione”), processo la cui velocità ed il cui esito non sono ancora delineati, dipendendo anche dalla piega ulteriore della vicenda interna al Prc e da quella della società italiana nel suo complesso. Dunque un processo aperto e vero, aperto ad ulteriori innesti anche – sperabilmente- locali.

Almeno 100 le presenze effettive contate con indice imparziale nell’emiciclo verticale dei portuali, in rappresentanza di una variegata realtà (circoli territoriali toscani “critici” del Prc –pisani e fiorentini in primis-, gruppi ed individualità della diaspora ormai ventennale di quel partito) in grado di connettere –almeno- Firenze, Pisa, Roma, Parma, Torino e la Val Susa, insomma una prima “dorsale” nazionale. La presidenza vedeva affiancati rappresentanti dei Circoli critici del Prc pisani, fiorentini, della rete dei Comunisti di pisa, del gruppo romano della base Prc fuoriuscito al congresso costituente della Fed del novembre 2010 (http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o23069 ) . Trasversale e robusta la presenza, a titolo rigorosamente individuale, di militanti della Confederazione Cobas.

“Is parlan” – si parlano

L’assemblea è apparsa non preordinata e dunque vera e viva nella varietà e qualità degli interventi, degli accenti, delle sensibilità. Si è chiaramente percepita la preparazione politica –e la vitalità, seppur a ranghi ridotti- di una base di mezz’età che ha resistito a lungo in apnea politica ed adesso giunge ad emersione, nella conclusione in sfascio del lungo ciclo governista (1991-2011) del Prc, peraltro coinciso con la sua sin qui ventennale esistenza.

Dunque, un incontrarsi per annusarsi, per misurarsi, in previsione di un congresso della Fed (convocato per novembre 2011), che potrebbe segnare un punto di non ritorno per molti militanti e –contemporaneamente- uno start formale per la navicella di Comunisti uniti.

Comunisti uniti pare infatti un gruppo elettrogeno di continuità, il progetto preventivo di messa in sicurezza di una base –quella tradizionale del Pci, ceto operaio e medio- che sente giunto il momento di una presa di parola in prima persona per garantire la continuità della presenza organizzata dei comunisti in Italia.

La critica al governismo, alla doppiezza, al ceto politico separato.

“Guardare le facce bastava solo”, recita la canzone. In effetti, bastava il colpo d’occhio a capire la sin qui felice anomalia di una costituente comunista priva della classica componente di apparato attorno a cui sono ruotate tutte le scissioni del Prc.

Vari interventi hanno interpretato la fatica dello stare in un partito il cui faro è da troppo tempo l’alleanza organica con il Pd finalizzata, ad ogni livello, alla garanzia di una quota –dentro le varie leggi elettorali- di “eletti/amministratori”, a prescindere dai –declinanti- risultati elettorali e forse motivata proprio da questi. Esemplare il caso della Val Susa, dove il Prc avrebbe mantenuto ferrea l’alleanza locale con un Pd strenuo sostenitore del progetto del treno ad alta velocità.

Il documento finale dovrebbe sciogliere solo in parte la questione, riproponendo comunque la nozione di “partito di quadri con radicamento di massa”, contro un accorato intervento affinché la politica non divenga mai professionale, attraverso la transizione infinita di una minoranza di quadri da un’incarico all’altro (politico, istituzionale, sindacale), pratica alla base dell’esistenza di ceto politico separato da elettori e base militante e dedito al rapporto privilegiato con quello degli altri partiti.

La questione sindacale:

Gli interventi hanno ovviamente toccato il nodo Cgil/Fiom per sottolineare come la Fiom, anch’essa riformista in radice (basti il suo essere in prima linea nella promozione di propri fondi pensione privati, che negano in principio il valore della copertura pubblica universalistica), abbia svolto -con la proclamazione dello sciopero categoriale di 8 ore del 28 gennaio 2011- tutto o quasi il suo potenziale di conflitto, peraltro declinando la richiesta del sindacalismo di base di cortei e palchi comuni, concambio ragionevole della estensione intercategoriale dello sciopero, resa possibile proprio dai sindacati di base.

Tav, inceneritori, Basi Nato: 3 no e l’impegno dentro al conflitto sociale

Vari interventi hanno sottolineato come gli aderenti a Comunisti Uniti siano tra i copromotori di importanti vertenze locali per la salute e ambientali (o meglio, eco-resistenti nel riferimento alla resistenza italiana 1943-1945) ed antimperialiste: dal comitato –vittorioso al Tar- contro l’inceneritore di Albano (lazio) a quello contro l’autostrada tirrenica Roma - Rosignano (Li) al comitato contro la crescente militarizzazione del territorio pisano attraverso il progettato collegamento logistico ed il continuum territoriale tra la base Usa di Livorno, il porto di Livorno, il canale dei navicelli (che sarebbe gestito da un pool di amministrazioni pubbliche) e l’aeroporto militare di Pisa che sarà trasformato nel perno –“hub” - della logistica Nato da e per i quadranti mondiali di intervento militare con una capacità di gestire la logistica equivalente a 32.000 truppe/mese. Il documento finale dovrebbe inglobare anche il documento prodotto da Voci dal silenzio, un gruppo pisano di documentazione e denuncia sulla situazione delle carceri italiane ed i rischi connessi al permanere nel codice penale di una legislazione penale d’eccezione, tesa a restringere in modo inaccettabile l’ambito delle garanzie individuali e collettive, introdotta in italia negli anni 70 e mai abrogata nonostante la fine dell’emergenza terrorista.

I riferimenti internazionali adottati:

Il documento finale dovrebbe mettere Comunisti Uniti in scia al posizionamento internazionale del blocco Pcp-Kke (partito comunista portoghese e partito comunista di Grecia), il nocciolo duro di quei Pco (partiti comunisti operai) che hanno rifiutato l’”opportunismo del Partito della Sinistra Europea”. Dunque, ribadita la richiesta di uscita dell’Italia dalla Nato ed il contrasto alle politiche “imperialiste e capitalistiche promosse dalla UE” .

Il Prc livornese:

E’ stato presente almeno attraverso alcuni dei suoi dirigenti locali, anche se non è chiaro a chi scrive –nonostante un intervento in cui si è chiesta la pubblicazione di una lista dei referenti territoriali su scala nazionale- in quale veste: se a titolo individuale o ufficiale, se in qualità di aderente al progetto o in quella di parte controinteressata.

Il documento politico finale dovrebbe essere pubblicato a breve sul sito www.comunistiuniti.it

Egon Bondy

http://www.senzasoste.it/la-vostra-voce/comunisti-uniti-a-livorno-l-incontro-nazionale-della-base-critica-e-della-diaspora-comunista-del-pci-prc

Senza Soste

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