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(18 Novembre 2009) Enzo Apicella
Il senato approva la privatizzazione dell'acqua.

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I Berlinesi votano contro la privatizzazione dell'acqua. Uno schiaffo per la sinistra che remava contro il referendum

(14 Febbraio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

I Berlinesi votano contro la privatizzazione dell'acqua. Uno schiaffo per la sinistra che remava contro il referendum

foto: www.radiocittaperta.it

14-02-2011/13:03 --- Una buona notizia per chi si batte in tutto il mondo contro la svendita ai privati dei beni comuni arriva dlla Germania. Il referendum che voleva contrastare la privatizzazione della società di gestione dei servizi idrici di Berlino si è concluso ieri con un trionfo dei sì: ne servivano almeno 616.571, ma ne sono arrivati 665.713. Un risultato straordinario che ha sorpreso gli stessi promotori della consultazione popolare. «È un segnale anche per voi in Italia» ha commentato Dorothea Härlin del comitato contro la privatizzazione dell’acqua. Il referendum chiedeva di pubblicare integralmente il contratto con cui nel 1999 il Land di Berlino cedette alle società RWE e Veolia il 49,9% dell’azienda dei servizi idrici comunali (Berliner Wasserbetriebe). Dal 2001 le tariffe dell’acqua sono salite del 35% e oggi sono tra le più alte in Germania. A Berlino un metro cubo d’acqua costa 5,12 euro mentre a Colonia dove la gestione è rimasta pubblica, solo 3,26. Il comitato referendario ha duramente criticato il governo della città, retto da un’alleanza tra Socialdemocratici ed ex comunisti della PDS, per aver cercato di boicottare il referendum. Sabato, proprio alla vigilia del voto, il sindaco di Berlino aveva dichiarato inutile la consultazione nel tentativo di disincentivare gli elettori e di non far raggiungere il quorum che, invece, è stato ampiamente superato.
Su pressione dei promotori, a novembre il Comune avevo dovuto pubblicare circa 700 pagine del contratto di parziale privatizzazione: dal documento emerge che la città ha garantito alti margini di guadagno ai privati RWE e Veolia. Non solo, ma dal 1999 al 2009 le imprese hanno incassato più utili della città di Berlino (1,3 miliardi contro 696 milioni) nonostante che la città-Stato detenga il 50,1% della Berliner Wasserbetriebe. Secondo indiscrezioni stampa, nel 1999 vennero firmate altre cinque intese i cui contenuti sono ancora oggi segreti. Ora il parlamento del Land dovrà votare una legge sulla pubblicazione integrale del contratto di privatizzazione. In caso di rifiuto il comitato referendario è pronto a fare ricorso. Il suo obiettivo ultimo resta però quello di riportare interamente la BerlinerWasserbetriebe nelle mani pubbliche; obiettivo che si scontra con le normative vigenti in Germania che rendono quasi impossibile ripubblicizzare le aziende privatizzate.

Marco Santopadre, Radio Città Aperta

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