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KKE: Il rovesciamento del capitalismo è una necessità storica

Il gruppo euro-parlamentare del KKE condanna l'intensificazione dell'isteria anticomunista della UE

(22 Febbraio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it

KKE: Il rovesciamento del capitalismo è una necessità storica

foto: www.comunistiuniti.it

In una sua recente dichiarazione il gruppo euro-parlamentare del KKE condanna l'intensificazione dell'isteria anticomunista, guidata dal Consiglio dell'Unione europea, dalla Commissione europea e dai rappresentanti politici della classe borghese all'interno del Parlamento europeo. Il rapporto della Commissione riguardante La Memoria dei crimini commessi dai regimi totalitari in Europa - COM (2010) 783 - legittima il gruppo reazionario e anticomunista che si è formato in seno al Parlamento europeo per la "riconciliazione delle Storie europee". Tale gruppo ha organizzato il 2 febbraio un nuovo incontro anticomunista con i funzionari dell' "Istituto per lo studio dei regimi totalitari". La Commissione, con questo rapporto sferra un piano per l'assalto anticomunista, coerente con la decisione del Consiglio dell'Unione europea per gli Affari Generali del 16 giugno 2009, in cui si proclamava l'anticomunismo come ideologia ufficiale e "valore" dell'UE.

Elogia e sostiene apertamente l'arsenale giuridico che una serie di stati membri dell'UE hanno emanato, tra cui Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria, Lituania e Lettonia. Questi paesi hanno vietato anche i simboli comunisti e criminalizzato l'ideologia comunista, la libera espressione e la diffusione delle idee.

Si rallegra di tutte le iniziative anticomuniste adottate dalle classi borghesi degli Stati membri dell'UE: "La Dichiarazione di Praga", il convegno sui "Crimini del Comunismo", etc… Sta predisponendo uno stanziamento di svariatati milioni di euro volti a sostenere programmi per infamare il socialismo e falsificare la verità storica con ogni mezzo disponibile, mediante il finanziamento di organizzazioni anticomuniste, università e istituti di ricerca per lo studio dei "Crimini del Comunismo", il finanziamento di film, libri e altri prodotti audio-visivi, e incorpora l'anticomunismo nei "curriculum", nei programmi di "formazione permanente per gli adulti", nelle competenze "di cittadinanza degli studenti".

La UE sollecita gli stati membri, che non l'hanno già fatto, a proclamare il 23 agosto "Giornata europea di commemorazione delle vittime dello stalinismo e del nazismo", ha fondato e finanzia la "Piattaforma della memoria e della coscienza europee" che riunisce "corpi accademici, ricercatori indipendenti e specialisti" per lo scambio di "buone prassi" in materia di anticomunismo e per promuovere la diffamazione degli ideali comunisti e del socialismo attraverso "programmi educativi" negli Stati membri dell'UE.

Contemporaneamente la Commissione minaccia tutt'ora di istituire una legge da inserire nella legislazione penale, a livello comunitario, che persegua apertamente l'ideologia comunista e istituisca il reato di apologia di socialismo.

Questa campagna anticomunista mira sopratutto alla coscienza dei giovani e muove di pari passo all'attacco barbaro della plutocrazia alla vita e ai diritti della classe lavoratrice in tutta l'UE. Questo attacco contro i Comunisti e i Partiti Comunisti marxisti-leninisti colpisce l'avanguardia del movimento sindacale di classe e tenta di impedire il contrattacco dello schieramento popolare. La memoria storica che i borghesi pretendono di voler preservare, appare molto limitata. Questo volgare anticomunismo, i crimini e le persecuzioni della classe borghese contro i comunisti non sono stati in grado di reprimere la lotta di classe in passato, e non raggiungeranno questo obiettivo adesso, o in futuro.

La virulenza dell'assalto anticomunista da parte dell'Unione europea non è casuale. La classe operaia e gli strati popolari hanno accumulato molta esperienza dalla crisi capitalista: la plutocrazia, in tutta l'Unione europea, è preoccupata per l'intensità e la profondità della crisi capitalista e per le reazioni dei popoli negli stati membri, così come per le rivolte popolari in Egitto, Tunisia e Algeria… Il carattere odioso della UE e dei suoi alleati si fa sempre più palese per le forze della classe operaia e popolari, come sempre più palese è la barbarie del sistema di sfruttamento capitalista e la sua decadenza. Mentre si fa largo, sempre più, la consapevolezza della necessità storica del suo rovesciamento e il conseguente passaggio dell'umanità dalla barbarie dello sfruttamento al regno della libertà, al socialismo-comunismo.

da www.resistenze.org

Comunisti Uniti

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