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Tricom-galvanica PM: partecipiamo alla lotta per la difesa del diritto alla salute nei luoghi di lavoro e nel territorio

(28 Febbraio 2011)

Noi partiamo dal presupposto che ogni essere umano ha diritti inalienabili e, tra essi, il diritto alla salute e all’assistenza hanno particolare importanza.

La battaglia per la tutela dei diritti dei lavoratori, in primis il diritto alla salute, si scontra con la volontà padronale di non cedere assolutamente nulla, meno che mai un soldo di profitto.
Le istituzioni sono piegate a questa volontà politica, i tribunali si adeguano.

Così le responsabilità imprenditoriali e politiche che stanno alla base di tante tragedie sul e di lavoro difficilmente riescono ad emergere, anche se le nude statistiche dimostrano una crescita preoccupante degli infortuni e delle morti sul e di lavoro.

Dove è finito lo sdegno successivo alla tragedia Thyssen Krupp?
Sta lentamente annegando in tribunale, a Torino.

Quanto alla causa che pende in tribunale a Bassano contro dirigenti e titolari della Tricom-Galvanica PM, per quelle morti da lavoro (che ancora non si riesce a quantificare), se veramente si fosse voluto fare giustizia, altri sarebbero stati i tempi e i modi.

Le scelte “tecniche” di procura e tribunale sono, a dir poco, a senso unico. Abbiamo assistito ad una reiterata richiesta di archiviazione avanzata dal Pubblico Ministero Parolin (che sembra aver dimenticato che il suo ruolo è quello di pubblico accusatore e non di “difensore aggiunto” degli imputati), alla malafede dei periti incaricati dal tribunale (dr. Clonfero), al ricorso al rito abbreviato, al rigetto della costituzione di parte civile di alcuni familiari e di comitati come il nostro, comuni e associazioni.

Solo la pressione costante della popolazione e dei suoi comitati e l’interesse della stampa locale, unite alle ben documentate perizie dei consulenti di parte civile hanno permesso di superare una situazione molto difficile. Così il PM Parolin ha dovuto dare le proprie dimissioni, mentre il giudice ha chiesto nuove e più approfondite perizie, vista l’inconsistenza di quella precedentemente ordinata. Eppure la situazione, fin dall’inizio del procedimento, non consentiva dubbi circa la relazione causale tra esposizione lavorativa e l’insorgenza di patologie cancerose.

Ora, in attesa di conoscere i risultati di queste nuove perizie, vogliamo rilanciare con forza la lotta perché i lavoratori deceduti, quelli ammalatisi ed i loro familiari abbiano finalmente giustizia. E per:
- bonificare totalmente il territorio dal cromo VI, il nikel e le altre sostanze nocive, smaltirle correttamente e procedere al censimento delle zone a rischio e della relativa popolazione;
- sottoporre a sorveglianza sanitaria i lavoratori già esposti alle sostanze cancerogene, procedere alla riduzione del rischio per la popolazione, mettere al bando tutte le sostanze cancerogene;
- risarcire tutte le vittime e procedere alla condanna dei responsabili.

PRESIDIO DI LOTTA DI FRONTE AL TRIBUNALE DI BASSANO MARTEDI’ 1 MARZO 2011 DALLE ORE 10.30

COMITATO PER LA DIFESA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO E NEL TERRITORIO DI TEZZE SUL BRENTA E BASSANO DEL GRAPPA

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