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25 Aprile

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(23 Aprile 2009) Enzo Apicella
Il libro di Domenico Losurdo "Stalin.. storia e critica di una leggenda nera" scatena la polemica all'interno del Prc

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    Iniziati a Trieste i lavori per il monumento che equipara SS e partigiani

    Il monumento è intitolato "alle vittime dei regimi totalitari"

    (13 Gennaio 2004)

    Il 12 gennaio sono iniziati i lavori per la riqualificazione di piazza Goldoni, che prevede anche l'erezione (è il termine giusto, visto la forma del monumento) di un monumento dedicato alle »vittime dei regimi totalitari«.

    Un monumento che intende ricordare assieme i c.d. »infoibati« e le vittime del fascismo (forse) e del nazismo.

    L'ennesima speculazione sui morti che porterà di fatto ad avere in centro città un monumento dedicato anche a persone come Ottocaro Crisa, Santo Camminiti e Arrigo Chebat. Tre nostri concittadini.

    Il primo faceva parte delle SS, nelle quali si arruolò all'arrivo dei nazisti a Trieste.
    Il secondo era un membro della banda Collotti, l'organismo di repressione messo in piedi nel 1942 dal fascismo e distintosi per le torture, le sevizie e le atrocità commesse sulle persone che cadevano nelle sue mani (Camminiti lo trovate in Questura sulla grande targa posta a ricordo dei poliziotti caduti in servizio!).
    Il terzo era invece uno squadrista, uno di quelli che a partire dagli anni venti aveva bastonato, distribuito olio di ricino e ucciso prima »privatamente« e poi, diventato il fascismo regime, anche per conto dello stato.

    Quello che li accomuna è che sono tutti e tre dei c.d. »infoibati«.
    Non si tratta di tre casi particolari ed eccezionali, ma di tre casi rappresentativi della gran parte di coloro che vennero uccisi nella resa dei conti alla fine della guerra e che si usa designare (a scopo eminentemente propagandistico) con il termine di »infoibati«.

    Né si tratta di un qualcosa di nuovo, ma semplicemente dell'ultimo atto di una campagna che tenta di riabilitare personaggi del genere usando strumentalmente i casi (pochi) di coloro che furono vittime di vendette personali e dell'inasprirsi dello scontro politico che avrebbe portato alla guerra fredda.

    In questo modo si tenta di far passare fascisti, nazisti e loro collaboratori per persone uccise solo per le opinioni che esprimevano o perchè italiane, mentre sono state uccise solo ed esclusivamente per le azioni che avevano commesso.

    Il Comune di Trieste ha deciso di aggregarsi a questa campagna – peraltro per merito dell'allora sindaco Illy – facendo costruire – con soldi pubblici, quindi di noi tutti - in piazza Goldoni il monumento in questione. Un monumento che, al di là della sua ambigua intitolazione, dovrebbe ricordare assieme – e quindi equiparare - coloro che furono uccisi perché combattevano fascismo e nazismo o perché appartenenti a »razze inferiori« ed i Chebat, Crisa e Camminiti uccisi alla fine della guerra.

    L’Associazione Promemoria, nata su iniziativa di alcuni discendenti di persone cadute nella lotta contro fascismo e nazismo, si propone di impedire questo ennesimo tentativo di strumentalizzare e infangare la memoria dei caduti per la libertà per operazioni di bassa politica.

    Vi invitiamo a firmare la petizione al Sindaco di Trieste perché muti l’intitolazione del monumento e a darci una mano affinché a Trieste sia risparmiata la vergogna di avere un monumento a SS, Camicie Nere e simili.

    Sandi (3495015941)

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