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(14 Maggio 2012) Enzo Apicella

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Fallimento della socialdemocrazia europea

(3 Marzo 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in medioevosociale-pietro.blogspot.com

Willy Brandt

Willy Brandt - foto: medioevosociale-pietro.blogspot.com

I Governi della Unione Europea sono tutti di centro-destra ad eccezione di Spagna, Grecia e Portogallo che sono socialisti di centro sinistra. Questi governi ed il Parlamento Europeo con una maggioranza di centro-destra fanno tutte politiche rigorosamente liberiste e colonialiste. Il liberismo è una ideologia talmente forte da condizionare i provvedimenti di ogni singolo paese. Le misure prese in Inghilterra sulle tasse universitarie non sono diverse da quelle assunte da tremonti-Gelmini in Italia nello stesso settore e nella scuola. C'è dappertutto una riduzione delle prestazioni gratuite dei servizi sanitari ed un accentuato processo di privatizzazione di molti settori della medicina attraverso i convenzionamenti e gli appalti. In Italia mentre il servizio sanitario del Lazio ha debiti per dieci miliardi di euro e rischia il fallimento il suo principale partner Angelucci proprietario di un impero di cliniche risulta ricchissimo e proprietario di due giornali con i quali influenza "destra" e "sinistra" (Libero e Riformista). Sulle politiche del lavoro dell'UE si ha l'aberrazione di un progetto di settimana lavorativa di 63 ore. Di fatto è stata abolita la giornata lavorativa di otto ore con la legge delle 11 ore e 23 di riposo.Le legislazioni del lavoro sono improntate tutte alla demolizione dei diritti ed alla loro sostituzione con misure che danno alle aziende poteri assoluti i quasi incontestabili sulla precarietà e sui salari. Non c'è una legge Biagi europea ma il lavoro quasi dappertutto con esclusione di molte aziende tedesche è stato precarizzato e l'operaio è diventato "usa e getta". Le privatizzazioni dei grandi servizi pubblici ed il sistema degli appalti e dei sub appalti hanno distrutto gloriose categorie di lavoratori che hanno fatto la storia dell'Europa come i ferrovieri e trasformato le ferrovie in un luogo di sofferenza per i passaggeri poveri e di arricchimento per le compagnie che gestiscono i trasporti "pregiati". Non c'è dubbio che esiste una internazionale liberista con i suoi numerosi centri di elaborazione e di discussione politica.

Tra questi Bilderberg ed il suo programma di liquidazione tramite impoverimento di grande parte dei laureati e dei tecnici, degli ingegneri, dei professori, dei funzionari dello Stato. L'espulsione di cinquecentomila impiegati dello Stato in Inghilterra e di altrettanti in Italia si iscrivono a questa linea di pauperizzazione e di riduzione del peso dello Stato.

L'obiettivo è fare dell'Europa finora civile e con un certo grado di democrazia economica che ha consentito ai ceti popolari di accedere alla democrazia politica una realtà americanizzata. I soldi servono soltanto per arricchire i ricchi e per finanziare gli apparati di repressione e militari. Il futuro dell'umanità non è nell'eguaglianza e nello Stato che la favorisce ma nella sperequazione abissale tra ricchi ricchissimi e poveri poverissimi. Anche le città assumeranno le caratteristiche americane di luoghi per gente benestante circondate da milioni di case-viaggianti roulottes e caravans.

Di fronte a tutto ciò la socialdemocrazia europea appare inerte ed incapace di progettare una sua linea. I suoi governi in Spagna Grecia e Portogallo si adeguano ai durissimi programmi liberisti di spoliazione delle masse lavoratrici. Se non lo fanno sono minacciati del fallimento dello Stato che è facile da fare dal momento che c'è la libera negoziazione dei titoli di Stato e Wall Street non ha problemi a manovrare e fare affondare chi vuole. Se questo non basta ci sono i titoli tossici per migliaia di miliardi di dollari fatti pagare ai contribuenti con il ricatto del fallimento delle banche. Anche i sindacati europei sono in difficoltà. Alcuni sono collaborazionisti come quelli italiani. In generale si tende ad isolarli ed a non farli contare più niente nei posti di lavoro e nelle scelte dei Parlamenti.

Ora l'Europa partecipa da complice subalterna al grande progetto del Capo Mafia USA Obama di sconvolgimento di tutti gli stati che hanno colture diverse da quella ufficiale dell'imperialismo. Irak, Pakistan, Afghanistan, Somalia sono sconvolti da anni da azioni organizzate e realizzate dagli USA che hanno fatto seguito alla disgregazione della Jugoslavia ed alla nascita del narcostato di mafiosi del Kossovo. Ora sono nel mirino Libia, Iran, Venezuela..... Altro sangue scorrerà L'Italia per essendo da quaranta anni impegnata felicemente in Libia da cui parte il metanodotto che ci porta energia con tantissime imprese che occupano migliaia e migliaia di persone e ci danno un interscambio di venti miliardi di euro l'anno è costretta ad abbozzare, a fare finta di credere che Gheddafi è uno spregevole tiranno, ad assecondare il disegno criminale di guerra degli USA. A pardere tutto per irritare gli USA che ci considerano ancora nazione perdente della seconda guerra mondiale e ci hanno riempito di loro basi militari che ci controllano.

Ebbene la socialdemocrazia europea condivide il giudizio dei governi di destra su Gheddafi e fa finta di credere alla missione di liberazione del popolo libico che invece è di rapina dei pozzi petroliferi. Alla fine credo che il problema vero più importante della stessa rapina della industria petrolifera sia quello di tenere in stato di emergenza bellica e guerra civile la Libia. Non è forse quello che gli USA hanno fatto in Irak ed in Afghanistan? Quando la popolazione irakena ha un momento di pace interviene uno squadrone della morte di contractors texani a fare uno strage di sciiti o sunniti e ricomincia il carosello diabolico dell'odio e delle vendette.

Pietro Ancona

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