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Roma: scoppia la polemica nel prc

dopo la "dissociazione" dalla manifestazione per la Palestina del prossimo 25 aprile

(22 Aprile 2002)

Dopo la pubblicazione su Liberazione di domenica 21 aprile di un articolo che dava conto della "dissociazione" della federazione romana del PRC dalla manifestazione indetta per il 25 aprile dal Forum Palestina, dal Coordinamento di Solidarietà con l'Intifada, dalla Confederazione Cobas, dalle Rappresentanze di Base e da altre associazioni, nel PRC romano scoppia la polemica.

Alcuni dirigenti hanno preso carta e penna ed hanno contestato il metodo e il merito del comunicato con cui la federazione romana ha attaccato la manifestazione del 25 aprile.

Per Bianca Bracci Torsi e Bruno Steri, non si sa chi sia "la Federazione romana", visto che la sola funzione dirigente regolarmente eletta a Roma è il Comitato politico federale, che della questione non ha mai discusso; nel merito, si smentisce che il volantino di convocazione effettui analogie esplicite tra l'occupazione nazista dell'Europa e l'occupazione militare e coloniale israeliana, come sostenuto nel comunicato della Federazione romana, e si rivendica la giustezza della coniugazione fra antifascismo e lotte di liberazione dei popoli, compreso quello palestinese, concludendo che sarebbe stato più giusto invitare - come sempre ha fatto il PRC in occasione di questa ricorrenza - a partecipare a tutte le iniziative antifasciste e per la libertà dei popoli promosse a Roma, città medaglia d'oro della Resistenza.

Anche Germano Monti - membro del Forum Palestina - si chiede chi sia l'autore del comunicato della "federazione romana", respingendo nel merito l'accusa infamante di aver operato una "analogia esplicita (...) tra l'operato degli autori della Shoah e quello del popolo che più di altri ne ha subito la ferocia" e ribadendo che il popolo ebraico e il governo israeliano dei criminali di guerra Sharon e Peres sono realtà ben diverse che nessuno (a parte l'autore del delirante comunicato) ha mai inteso assimilare.

Altri militanti e dirigenti del PRC romano stanno prendendo posizione contro un comunicato che non solo appare frutto di iniziative personali, ma è anche viziato da menzogne gravissime e accuse false e strumentali, respinte con sdegno dai promotori della manifestazione, che confermano l'appuntamento per le 10.00 di giovedì 25 aprile a Porta San Paolo, ormai da anni luogo simbolo non solo dell'antifascismo ma anche delle lotte contro il razzismo e per la liberazione dei popoli.

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