">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

E ora, avanti!!!

E ora, avanti!!!

(15 Gennaio 2011) Enzo Apicella
Mirafiori. Vince il sì, anche se per pochi voti

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Fiat: quando la crisi è affare !

comunicato dello Slai Cobas di Pomigliano

(17 Maggio 2002)

La "crisi" della Fiat viene da lontano, da quando Agnelli scelse di costruire automobili a "costo zero". Se - di fronte ad un mercato dell'auto ormai saturo e stabilizzato - i margini di tenuta delle aziende automobilistiche di Europa, USA, Giappone e sud est asiatico si giocano sulla esasperata competitività, la Fiat ha invece scelto da tempo e strutturalmente di scaricare sulle casse dello Stato gli oneri di una "ristrutturazione infinita" che ha dimezzato i livelli occupazionali, precarizzato il lavoro, costretto gli operai a ritmi olimpionici sulle catene di montaggio.

CHIUDONO LE FABBRICHE E CI FANNO BUSINESS

Dal regalo di Stato dell'Alfa Romeo alla costruzione degli stabilimenti di Melfi (capacità produttiva 450.000 vetture all'anno) e Pratola Serra (capacità produttiva 750.000 motori all'anno), la Fiat è stata foraggiata ed assistita con decine di migliaia di miliardi di lire erogatigli "al buio" da tutti i governi che in questi anni si sono succeduti e con il complice consenso dei sindacati confederali. E così da un lato sono nati, speculando sulla "fame" della gente del sud, stabilimenti "nuovi di zecca" con turni e ritmi massacranti per i lavoratori dall'altro si chiudono e/o si svendono via via tutti gli impianti "vecchi": dalla Lancia di Chivasso all'Autobianchi di Desio, dall'Alfa di Arese alla Sevel di Pomigliano, dall'Arna di Avellino alla Spica di Livorno, dalle Meccaniche di Pomigliano allo smantellamento di Rivalta al dimezzamento di Mirafiori, nonché si esternalizzano (fino al lavoro negli scantinati) tutte le lavorazioni in sottogruppi ed i servizi. A loro volta tutte le "terziarizzate" hanno attivato generalizzate procedure di licenziamenti e messa in mobilità dei lavoratori ammalati ed anziani.

Un dato per tutti: ancora nel 1994 gli stabilimenti Alfa Romeo di Pomigliano ed Arese contavano 34.000 addetti. Oggi a Pomigliano gli addetti sono 4842 e Arese è in chiusura. La Fiat rilevò nel 1987 l'Alfa Romeo pagandola 1.072 miliardi di lire rateizzati in 5 anni e senza interessi, col primo pagamento dal 1993 (praticamente 400 miliardi in valore reale dell'epoca). Una vicenda oscura: la Fiat "soffiò" l'Alfa alla Ford nonostante la Ford offrì 3000 miliardi di lire "pronta cassa".

Ed oggi la Fiat inizia il "dimagrimento totale" per presentarsi "in forma" alla G.M., da un lato per alzare il prezzo di vendita dall'altro per rastrellare ancora multimiliardari "giri" di finanziamenti pubblici. Non a caso a Pomigliano la Fiat ha costruito ad hoc veri e propri reparti fantasma (vedi ad es. l'Handling) in cui sono stati ghettizzati i lavoratori invalidi ed ammalati pronti per essere "rottamati".


PREPARIAMOCI ALLA LOTTA !

Slai Cobas Fiat Auto e terziarizzate
Pomigliano d"Arco

4116