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    Roma Bene Comune occupa ex ostello abbandonato

    (9 Marzo 2011)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

    Roma Bene Comune occupa ex ostello abbandonato

    foto: www.radiocittaperta.it

    09-03-2011/13:00 --- E' in corso un'iniziativa di Roma Bene Comune, che interessa l'ex ostello della gioventù e l'adiacente ponte della Musica progettato da Calatrava nei pressi dello stadio Olimpico. Gli attivisti sono entrati nel cantiere del ponte in costruzione e hanno calato lo striscione: “Precarietà, crisi e cemento: è ora di cambiare musica”, mentre in centinaia hanno occupato simbolicamente lo stabile di proprietà del Coni.

    Dopo anni di tira e molla, allarmi lanciati e poi rientrati, annunci di sfratto e difese d'ufficio, poco più di un mese fa ha chiuso i battenti l'unico ostello della gioventù della Capitale. Proprio a pochi giorni dall'introduzione della tassa di soggiorno, Roma decide di privarsi di una struttura di accoglienza low cost, così diffusa invece nel resto d'Europa e del mondo. Non certo una struttura di serie A, ma comunque l'unico ostello di Roma, situato nella Foresteria Sud, progettata dall'architetto Enrico del Debbio al Foro Italico e vincolata dal ministero del Beni Culturali. È una sconfitta per la città, vergognosa per chi ha scelto la via della chiusura e dolorosa per i dipendenti dell'Ostello che hanno perso il posto di lavoro.

    Ora quale sarà il destino di questa struttura? Le amministrazioni pubbliche non hanno voluto salvare questa attività a favore dei giovani, forse perché quei locali sono in un luogo che fa gola a molti. Non sappiamo chi e come godrà di questa struttura. Sicuramente non saranno più le migliaia di giovani ospitati per anni a Roma. Il Coni mandante dello sfratto che ha causato la perdita di questi 300 posti letto destinati al turismo giovanile è parte in causa nei progetti-vetrina verso il 2020 del sogno olimpico. I progetti su questo stabile non sono definiti e rischiano di non avere nessuna funzione sociale, come tanti altri spazi pubblici vuoti e non utilizzati.

    I progetti faraonici di Alemanno, come il ponte della Musica ci raccontano una città artificiosamente attraente ma lontana dalle necessità di casa, reddito, accoglienza di coloro che Roma provano ad abitarla. Una città dove già sono inesistenti i servizi per i tanti giovani precari, i fuori sede e i lavoratori in nero.
    L’iniziativa di oggi prosegue l’opera di censimento dal basso degli stabili vuoti, da destinare secondo noi ad uso pubblico e con finalità sociali, mentre gli scandali, da parentopoli ad affittopoli ci narrano di una classe politica che continua a mettere le mani sulla città, per favorire la rendita e rafforzare la stabilità di una governance fondata sulla precarietà di molti/e e gli interessi di pochi.

    Roma Bene Comune proseguirà il percorso intrapreso con l’assedio degli Stati Generali, sia attraverso iniziative di denuncia come quella di questa mattina, sia iniziando una pressione sul prossimo bilancio comunale in difesa dei beni comuni, a partire dal diritto all’acqua pubblica e in sostegno alla campagna referendaria in corso.

    Roma Bene Comune

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