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Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

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(10 Marzo 2011)

Dopo la gestione fallimentare dell’Asl 12 Veneziana, venuta alla luce per effetto dell’implosione dei costi del project financing dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre, incuranti delle recenti raccomandazioni della Corte dei Conti di rivedere contratti con i privati sempre più insostenibili che incidono in maniera pesantemente negativa sugli equilibri finanziari della Regione Veneto, tutte le forze politiche vanno in direzione esattamente opposta e non ci pensano nemmeno a porre la parola fine all’esperienza dei project nella sanità.

Qualche settimana fa è stato, infatti, avviato l'iter operativo del mega progetto - in project financing - per la nuova Cittadella Sanitaria nell’Asl 9 di Treviso ed inoltre, martedì scorso 1 marzo, tutti i consiglieri del Comune di Venezia all’unanimità, hanno approvato un Ordine del Giorno per la costruzione del Centro Protonico a Mestre in project financing …

Continua l’operazione «strutture vetrina» per privatizzare la sanità veneta !

Mentre, nel frattempo, nel territorio ci ritroviamo con una drastica contrazione e dequalificazione dei servizi sanitari e delle prestazioni erogate, con un faraonico Ospedale-Sanguisuga a Mestre pieno di magagne, con un Pronto Soccorso privo anche dei più elementari spazi dignitosi per un malato e rispettosi di un minimo di privacy, con liste di attesa sempre più lunghe, con un personale sanitario del tutto insufficiente, e via elencando.

Questa Direzione dell’Asl 12 è la principale responsabile dell'impoverimento dei servizi sanitari, come pure è l’artefice della privatizzazione e delle S.r.l. della Asl Veneziana, sin dall’acquisto dell’intero l’intero pacchetto azionario - avvenuto con SOLDI PUBBLICI - della prima S.r.l. “Venezia Sanità”, di cui l’Asl 12 risulta essere oggi azionario unico.

Ricordiamo, inoltre, come per tale acquisto sia stata utilizzata anche la quota di finanziamento regionale allora destinata alla realizzazione di una nuova centrale operativa SUEM 118, mentre, con gli attuali costi crescenti del project financing di Mestre, apprendiamo che alla “Venezia Sanità S.r.l.” andranno invece una valanga di soldi.

In relazione a tutto ciò, COBAS Sanità chiede alla Regione Veneto:

- quale tipo di controllo pubblico è stato esercitato sulla “Venezia Sanità Srl” sino ad oggi ?
- per quale motivo l’Asl 12 opera attraverso la “Venezia Sanità Srl ” ?
- Come si concilia una nuova onerosa rata che l’Asl dovrebbe corrispondere per il project del Centro Protonico (in aggiunta a quelle per l’Ospedale dell’Angelo e per il Civile di Venezia) con la necessità di un pareggio dei conti in rosso ?
- chi risponderà delle gravi carenze di progettazione e di realizzazione del nuovo Ospedale di Mestre emerse nel corso di questi anni ?

Quanto a Direttore Generale Padoan, egli non ha alcuna attenuante di responsabilità sulla situazione in cui si trovano a dover operare oggi i lavoratori dell’Asl 12:

• organici in asfissia che mettono a rischio la sicurezza dei pazienti e dei lavoratori;
• ritmi di lavoro individuali umanamente insostenibili e sovraccarichi lavorativi;
• continue sperimentazioni ed accorpamenti di reparti e di servizi;
• turni di lavoro che vanno in violazione delle normative sulle turnazioni di riposo;
• assegnazione di mansioni non conformi al proprio profilo professionale specifico.

Ci risulta che compito dei Direttori Generali delle Asl dovrebbe essere quello d’amministrare i servizi sanitari e d’assistenza pubblica garantendone funzionalità, efficienza e capacità di copertura dei bisogni dei cittadini al meglio.

Comprando quote di S.r.l. Padoan ha fatto altro, e di ciò deve rispondere, non solo alla Regione, ma anche ai cittadini che si aspettano la tutela della loro salute.

COBAS Sanità Venezia

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