">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale, ambiente e salute    (Visualizza la Mappa del sito )

Un messaggio per l'Europa

Un messaggio per l'Europa

(26 Marzo 2011) Enzo Apicella
La nube radioattiva fuoriuscita da Fukushima ha raggiunto l'Europa

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Nucleare? No grazie!)

Quanti punti deboli nelle centrali nucleari

(12 Marzo 2011)

L'ANALISI. Blocco dei reattori, incendi e sistemi informatici di controllo non perfetti. Ecco come, in caso di forte terremoto o inondazione, questi impianti diventano vulnerabili

L'acuirsi dei terremoti nel mondo, congiuntamente a quella che è definita una “guerra informatica”, getta un’ulteriore fosca ombra sul nucleare nel mondo e in Italia. Negli ultimi 2500 anni ci sono stati nel nostro Paese 2500 sismi di cui 560 tra l’ottavo e l’undicesimo grado della scala Mercalli. Anche nella tranquilla pianura padana, sismicamente parlando, Il Petrarca in una lettera del 1348 ricorda del terremoto che fu percepito nella sua casa dei Colli Euganei. Era il terremoto che devastò l’area tra Carinzia e Alto Veneto e classificato (successivamente) come di IX grado e che fece 40mila morti. Nel medioevo gravi terremoti hanno colpito Brescia, Verona e Vicenza. Il rischio nucleare dipende da due parametri: la probabilità che un evento accada e l’intensità degli effetti che produce. Ora la probabilità di un incidente cresce con il numero dei reattori nucleari installati ed è pari a 1 ogni 10mila anni di funzionamento (Massachusetts Institute Technology nello studio interdisciplinare The Future of Nuclear Power: an Interdisciplinary Study). La gravità degli effetti dipende dal grado di antropizzazione del territorio dove avviene. I primi 4 reattori italiani saranno del tipo EPR dove la “risposta” sismica è ottenuta con l’intera struttura nucleare collocata su di un’isola di calcestruzzo rinforzato. Il reattore, i componenti del circuito primario e i sistemi necessari per il corretto funzionamento sono tutti all’interno dell’edificio-reattore. Però un incidente grave a seguito di perdita di refrigerazione, con la conseguente fusione del combustibile nucleare con dispersione in acqua o atmosfera, è possibile. Perdita di raffreddamento che potrebbe essere causata dal refrigerante per problemi nel circuito elettrico di comando. Potrebbe essere messo fuori gioco da un terremoto, da un’inondazione, da un atto di sabotaggio, da un errore umano. Il 16 luglio 2007 un sisma di 6,7 Richter in Giappone coinvolse la più grande centrale del mondo la Kashiwazaki-Kariwa. Le autorità giapponesi hanno chiuso l’impianto a tempo indeterminato. Nell’ipotesi di un incidente nucleare grave dovuto a sismi o attentati che possono anche essere attuati “attaccando” i sistemi di monitoraggio e controllo, attraverso complessi malware (software nocivo). I sistemi informatici dei reattori nucleari iraniani s’ipotizzano siano stati attaccati da una serie di malware denominati “Stuxnet”. In un Paese antropizzato come l’Italia, un incidente nucleare grave e applicando il livello ritenuto di cautela per Chernobyl (20 millisievert) sarebbero costretti ad evacuazione milioni di cittadini. A Chernobyl furono trasferiti, per 15 mesi in un raggio di 30 km e per 5 mesi in un raggio di 70 km. La densità del territorio di Chernobyl è enormemente inferiore a quella media italiana e incomparabile con quella della pianura padana.

11 marzo 2011

Erasmo Venosi, fisico nucleare (Terra)

6856