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Protesta dei parlamentari francesi ed europei contro la nomina di álvaro uribe vélez in francia.

(12 Marzo 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nuovacolombia.net

Protesta dei parlamentari francesi ed europei contro la nomina di álvaro uribe vélez in francia.

foto: www.nuovacolombia.net

Traduzione a cura di Annalisa Melandri

Noi parlamentari francesi ed europei, vogliamo manifestare il nostro sdegno rispetto alla nomina dell’ ex presidente colombiano Álvaro Uribe Vélez come professore in Francia nella Ecole Nationale d’Ingénieurs de Metz (ENIM), concessa come contropartita di proficui contratti conclusi tra questa istituzione educativa e lo stato colombiano.

L’Unione Europea e la Francia promuovono la difesa dei diritti umani. Accettare tale nomina vorrebbe dire aggiungere una nuova incoerenza al raggiungimento di tali obiettivi politici, e sarebbe un cattivo esempio per l’educazione dei giovani europei.

Vorremmo ricordare il bilancio del mandato del Sig. Uribe rispetto alla difesa dei diritti umani:

- Il Sig. Uribe ha sviluppato una controversa politica chiamata di “Sicurezza Democratica” apparentemente per la lotta contro l’insicurezza e per rafforzare lo Stato di Diritto. In un contesto di conflitto armato in Colombia che va avanti da oltre 50 anni, questa politica prometteva ai soldati premi e vantaggi per ogni guerrigliero ucciso in combattimento. Questa “politica di cifre” catastrofica, ha avuto come effetto quello di spingere i militari ad assassinare oltre 3000 civili innocenti, provenienti dai quartieri poveri, per presentarli come “guerriglieri morti in combattimento”.

- Vari casi di corruzione, omicidi e rivelazioni come conseguenza della legge di “Giustizia e Pace” hanno permesso di evidenziare forti vincoli esistenti tra gli squadroni della morte (paramilitari) legati alla mafia e al gruppo politico del Sr. Uribe. Più di 120 politici vicini al suo governo sono stati incriminati e decine di loro sono stati già condannati. Perfino lo stesso cugino dell’ex-presidente e suo socio politico, Mario Uribe, è stato ultimamente condannato a sette anni e mezzo di carcere per essersi alleato e per aver utilizzato organizzazioni criminali per agevolare la sua elezione al parlamento nazionale e per appropriarsi illegalmente di grandi quantitativi di terra fertile.

- La Colombia oggi è il secondo paese (dopo il Sudan) con il più alto numero di sfollati interni nel mondo. Sebbene questo fenomeno sia iniziato prima dell’arrivo di Álvaro Uribe al potere, si stima che il numero di sfollati durante il suo mandato, sia stato di 2,4 milioni. Inoltre si contano in Colombia circa mille fosse comuni e un cimitero di N.N. con oltre 2000 corpi non identificati situato nel dipartimento del Meta, “alimentato” fin dal 2005 dai militari. In altre regioni, alcuni rapporti mostrano che forni crematori erano stati installati per far sparire i corpi delle vittime.

- Alcuni casi di corruzione in cui erano implicati il governo e il gruppo politico di Uribe sono stati rivelati durante il suo mandato. E’ il caso per esempio del suo ex ministro dell’agricoltura che è accusato di aver sottratto enormi quantità di denaro, che erano state destinate a beneficio dei piccoli contadini, per favorire i grandi latifondisti e per contribuire indirettamente al finanziamento della rielezione del Sig. Uribe.

- Sotto la presidenza del Sig. Uribe, i servizi segreti colombiani (DAS) sono stati utilizzati per spiare, perseguitare, minacciare, stigmatizzare e attaccare i difensori dei diritti umani, i sindacalisti, gli oppositori politici, i giornalisti e la Corte Suprema di Giustizia; la recente scoperta di documenti interni del DAS ha permesso di rivelare l’intenzione di controllare e screditare la Commissione dei Diritti Umani del Parlamento Europeo, l’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’ONU e le ONG dei diritti umani. Tra queste organizzazioni o persone, alcune sono state specificatamente segnalate dall’ex presidente come “vetrina intellettuale” delle FARC, mettendole così in pericolo.

La nomina del Sig. Uribe con l’incarico di “professore universitario” nell’ENIM non è casuale. Avviene dopo l’aggiudicazione da parte del governo colombiano dei contratti per la modernizzazione dei centri di formazione colombiani (SENA). In questa occasione il Sig. Uribe era già stato nominato “Ingegnere Honoris Causa” dall’ENIM. Il Sig. Uribe coinvolto in alcuni casi gravi nel suo paese, aveva già tentato di darsi una certa rispettabilità, facendosi nominare come professore dall’Università di Georgetown USA. Questo tentativo aveva scatenato un violento rifiuto da parte degli studenti e della società civile degli Stati Uniti.

Rivolgiamo un appello oggi a tutte le cittadine e i cittadini, sia francesi che europei a denunciare insieme a noi la nomina del Sig. Alvaro Uribe all’ ENIM ed esigiamo che questa istituzione educativa annulli rapidamente questo contratto vergognoso.

Consideriamo che il sistema educativo europeo non possa essere usato per ripulire le persone che hanno commesso violazioni dei diritti umani e che il Sig. Uribe debba rispondere delle accuse per le quali è responsabile di fronte alle autorità colombiane o in suo difetto, di fronte alla Corte Penale Internazionale.

FIRMANO:

Jürgen Klute, deputato europeo, Germania, Delegazione all’Assemblea ParlamentareEUROLAT.

Jean-Luc Mélenchon, deputato europeo, Francia, Vicepresidente della Commissione degli Affari Esteri.

Martine Billard, diputata europea, Francia, Vicepresidente del Gruppo di Amicizia Francia – Repubblica della Colombia.

Nikolaos Chountis, deputato europeo, Grecia, Commissione Affari Economici e Monetari.

Marie-Christine Vergiat, deputata europea, Francia, Commissione dei Diritti Umani.

Cornelia Ernst, deputata europea. Germania, Commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni.

Gabriele Zimmer, deputata europea, Germania, Commissione Sviluppo.

Eva-Britt Svensson, deputata europea, Svezia, Presidente della Commissione Diritti della Donna e Uguaglianza di Genere.

Georgios Toussas, deputato europeo, Grecia, Commissione Trasporti e Turismo.

Charalampos Angourakis, deputato europeo, Grecia, Commissione dello Sviluppo Regionale.

Bairbre de Brún, deputata europea, Regno Unito, Commissione dell’Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare.

Thomas Händel, deputato europeo, Germania, Commissione di Impiego e Affari Sociali.

Willy Meyer, deputato europeo, Spagna, Vicepresidente della Delegazione all’Assemblea Parlamentare EUROLAT.

Sabine Wils, deputata europea, Germania, Commissione dell’Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare.

Helmut Scholz, deputato europeo, Germania, Commissione del Commercio Estero.

Catherine Grèze, deputata europea, Delegazione all’Assemblea Parlamentare EUROLAT.

Sabine Losing, deputata europea, Germania, Commissione Affari Esteri.

Miguel Portas, deputato europeo, Portogallo, Commissione Crisi Finanziaria, Economica e Sociale.

Jacky Henin, deputato europeo, Francia, Commissione Industria, Ricerca ed Energia.

Raül Romeva i Rueda, deputato europeo, Spagna, Delegazione all’Assemblea Parlamentare EUROLAT.

Dominique Voynet, deputata europea, Francia, Segretaria della Commissione Affari esteri, difesa e forze armate.

Noël Mamère, deputato europeo, Francia, Segretaria della Commissione Leggi.

Francois de Rugy, deputato europeo, Francia, Segretaria della Commissione Assemblea Nazionale.

Jean Desessard, deputato europeo, Francia, Commissione di Affari Sociali.

Ivan Renar, deputato europeo, Francia, Vicepresidente della Commissione Cultura educazione e comunicazione.

Marie-Christine Blandin, deputato europeo, Francia, Segretaria della Commissione Cultura, educazione e comunicazione.

Michel Billout, deputato europeo, Francia, Vicepresidente della Commissione di Affari Europei.

Alima Boumediene-Thierry, deputato europeo, Francia, Commissione francese, Commissione di Affari Europei.

Anny Poursinoff, deputata europea, Francia, Commissione degli affari economici.

Pascal Canfin, deputato europeo, Francia, Commissione per gli Affari economici e monetari.

http://www.annalisamelandri.it/

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