">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Comunisti e organizzazione    (Visualizza la Mappa del sito )

Addio, compagno

Addio, compagno

(30 Novembre 2010) Enzo Apicella
E' morto Mario Monicelli

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

Memoria e progetto:: Altre notizie

I Comunisti e la politica: Lettera da dietro lo steccato (ideologico)

(14 Marzo 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comunistiuniti.it

I Comunisti e la politica: Lettera da dietro lo steccato (ideologico)

foto: www.comunistiuniti.it

Eravamo 4 amici al bar, che volevano cambiare il mondo....
Eravamo 4 compagni alla casa del popolo, una delle poche rimaste, che dietro un bicchiere di vino facevano delle considerazioni, da queste ne abbiamo ricavato una lettera da mandare a tutti: popolo, governo, giornali, lor signori.... Una lettera aperta insomma.

“Viviamo in una società, che lungi da essere quella che avevamo immaginato per il futuro, accentua sempre di più le disuguaglianze tra ricchi e poveri, senza scendere qui in particolari geografici e/o etnici ma, partendo da alcuni semplici fatti. I nostri governanti, del mondo intendiamo, legati a doppio filo alla logica del mercato, vogliono gestire gli stati come aziende, in sostanza non sono governi ma CDA intenti a favorire sempre di più la logica d'impresa, e a tagliare le spese sociali, logica d'impresa, che non è più quella che si intendeva sino ad alcuni decenni fa ma che molte volte è diventata pura speculazione finanziaria. In questo mondo, e l'Italia ne è un prototipo, assistiamo allo sfascio delle strutture pubbliche, artatamente deciso a tavolino, per favorire l'impresa privata e per creare un solco sempre più profondo, tra pochi sempre più ricchi e il resto della popolazione.
Assistiamo alla distruzione del territorio con la cementificazione selvaggia, ad uso dei grandi gruppi immobiliari o delle consorterie del politico di turno, con l'inquinamento sempre più grave di acqua, aria e terreno. Assistiamo alla privatizzazione della sanità con costi sempre crescenti per gli utenti, e l'impossibilità per i meno abbienti di curarsi. Assistiamo alla distruzione dell'istruzione pubblica, favorendo le scuole private con la scusa che i genitori devono poter scegliere tra un istruzione pubblica ed un istruzione buona, come sostenuto dall'ineffabile on. Lupi, alcuni giorni fa in una trasmissione televisiva, e a nessuno dei presenti è venuto in mente di rispondergli che è la scuola pubblica a dover essere potenziata e migliorata in modo che tutti possano avere un'istruzione di qualità. Assistiamo al continuo peggioramento delle condizioni di lavoro, dopo tutte le forme di lavoro atipiche, sottopagate e prive di tutele, fiorite negli ultimi vent'anni, ed ora anche i diritti acquisiti, con decenni di dure lotte dai lavoratori, vengono meno come dimostra la vicenda FIAT.
E l'elenco potrebbe continuare.
Se proviamo a denunciare questi fatti veniamo tacciati di pensare con “logiche di opposizione pregiudiziale”, di agire in nome di un ideologia vecchia, sbagliata, finita. Stiamo rinchiusi in rigidi steccati ideologici. Insomma il mondo è cambiato, non ci sono più nemici ma solo avversari.
Avversari? Ma, voi, voi tutti, popolo e governo, padroni e operai, ricchi e poveri, se un domani si presentassero delle persone, che avvelenano l'acqua che bevete, inquinano i terreni che coltivate, che ammorbano l'aria che respirate, che vi dimezzano i soldi che guadagnate aumentando i ritmi di lavoro, che tagliano i fondi per le energie alternative per costruire le velenifere centrali nucleari, che fanno la guerra per rubare le risorse naturali, o per poter guadagnare con la ricostruzione, che chiudono il vostro amico in un ghetto perché ebreo islamico nero slavo gay ecc, questi signori come li definireste? Avversari o nemici? Per noi, noi Comunisti, sono nemici ma, non nostri nemici, nemici dell'umanità intera.
La politica dei Comunisti, quindi, finchè esisterà la diseguaglianza, la sopraffazione, il razzismo, la ricchezza spudorata, la guerra, la fame e la povertà, non può essere sbagliata, né vecchia, né tantomeno finita.
L'appellarsi al fallimento dei regimi cosiddetti comunisti, per negare la validità della nostra ideologia non serve a dimostrare che è sbagliata. L'applicazione pratica dell'ideologia, ha dovuto fare i conti con situazioni globali impensabili, come in Russia dove nei primi anni del novecento esistevano ancora i servi della gleba; ha dovuto fare i conti con modelli di organizzazione della società radicati da secoli e non ultimo ha dovuto difendersi dagli attacchi de l'imperialismo capitalista.
La nostra sfida è e resta quella di creare una società, di pari diritti, ove la ricchezza sia equamente distribuita, senza distinzioni di razza e di sesso e di ceto sociale.”
Ed adesso andiamo a sfidare 4 compagni nostri avversari, in un bella partita a bocce.

Dario Gregorutti

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie dell'autore «Comunisti Uniti»

5348